L’anti classifica dei migliori dischi del 2022 (pagina 2)

E dopo aver eletto gli album che più ci hanno acceso quest’anno, ecco anche la nostra controclassifica, senza vincitori né vinti, che va dall’hardcore alla musica sperimentale, con tutto quello che sta nel mezzo. Per finire dicembre con una voglia matta di spaccare tutto

Contro!
Contro!

 

!housebroken - L'Altro Ieri: Distacco (Pioggiadanza Produzioni, 2022)

video frame placeholder

DOVE: Nel midwest di Torino
PERCHÈ: Il debutto della band/collettivo torinese unisce i crescendo del post rock, l’emotività del Midwest emo e una guizzante imprevedibilità math-rock. Non hanno un frontman fisso e i testi sanno essere spoken word in lingua inglese o disperate confessioni in italiano, in un flusso continuo nell'arco di sei tracce. Sono di Torino, ma anche di Milano, Cremona, e più avanti chissà. Il risultato è uno dei più brillanti dell'anno.

 

Lleroy – Nodi (Overdrive Records)

video frame placeholder

DOVE: Bologna isterica
PERCHÈ: “Ho visto i dags, ieri owen, i lleroy di cui sono totalmente innamorata da quando sono diventati rock e poi non ricordo niente”. Questo messaggio di una bassista a voi nota mi ha portato a Nodi, lo scorso aprile. I Lleroy hanno sfornato il disco più bello e “grungy” della loro ormai quasi ventennale carriera: poco meno di quaranta minuti di Jesus Lizard, Melvins e Nirvana  declinati in salsa Lleroy mudcore.

 

Amalia Bloom – Picturesque (Engineer Records)

video frame placeholder

DOVE: Vicenza in bicicletta
PERCHÈ: Un album intero trainato da un concept di una semplicità così disarmante da sfumare nel geniale. Una ragazza cade dalla bici a un incrocio: i dieci brani sono costruiti su altrettanti punti di vista su un fatto apparentemente di normale delicata quotidianità. Ne esce un debutto scisso tra emo e screamo che a nome Touché Amoré, La Dispute o Birds in Row avrebbe fatto struggere almeno mezza Italia per cotanto stile. 

 

Mondaze -  Late Bloom (Church Road, Through Love,Tafuzzy)

video frame placeholder

DOVE: Faenza spaziale
PERCHÈ: Uscito in CD nel marzo 2022 dopo una carrettata di LP policromatici venduti ai concerti, guarda ai Nothing attraverso i My Bloody Valentine. Il modo di impastare le voci e le tonnellate di riverberi, delay, chorus, overdrive, feedback, finisce per piacere in scioltezza (e lo abbiamo visto dal vivo) ai fan dei DIIV quanto a quelli dei Katatonia e Deftones, tanto a quelli dei Jesu che dei vecchi cari Smashing Pumpkins. 


OVO – Ignoto (Artofact)

video frame placeholder

DOVE: L'isola che non c'è
PERCHÈ: Un'ulteriore passo sulla linea della propria storia. Senza mollare la follia dei primi anni o il peso degli ultimi, si danno con sicurezza all'uso di suoni più in divenire ma non perciò rarefatti o meno opprimenti. Il cantato, comprensibile in parte per la prima volta, espande le emozioni in una calda lenta esplosione. E' come vedere davanti a loro una nuova strada da esplorare coi propri modi bui, orrorifici e terrificanti.

  

Nziria – XXYBRID (Never Sleep)

video frame placeholder

DOVE: Napoli psicomagica
PERCHÈ: Nell'anno in cui l'elettronica queer ha visto uscire i due esaltanti capitoli di RYF e Lady Maru (nei Brutal Casual) si deve almeno citare una volta il clamoroso debutto dell'alchemica artista partenopea Tullia Benedicta D'Aquino Canestraro, in arte 'nzira, ossia capriccio ma pure caparbietà o cocciutaggine - in dialetto. Vocalità piena e intensa, che sposa sia la tradizione neomelodica che l'avanguardia hardcore.

 

Moin – Paste (AD 93)

video frame placeholder

DOVE: Italo-Londra
PERCHÈ: Il gusto di Joe Andrews e Tom Halstead, noti per i Raime, ha scovato altri percorsi dopo il colpo di fulmine per il drumming della nostra Valentina Magaletti. Una che, come direbbe Carlo  Vedrone, suona con Jandek e Philip Selway, e non sa manco se ci suona. Paste è uno di quei dischi che potreste scovare tranquillamente sul catalogo Dischord, Touch & Go o Mute. Noi ve lo abbiamo detto, ora sta a voi sentirlo.


Quiet Confusion – Magella (Go Down)

video frame placeholder

DOVE: Rio Adige Mud
PERCHÈ: E' chiaro come lo stoner-rock sia diventato un genere che si gioca il tutto per tutto nelle sfumature. Quella di questo power trio dal tiro perfetto è di speziare col boogie dei tres hombres per eccellenza, gli ZZ Top, una prova discografica che, tra groove e spigolosità catchy, potrebbe uscire dalla comfort-zone del Josh Homme sound. Un ottimo quarto capitolo che ci da tutto e subito, e si fa apprezzare proprio per questo.


Clever Square – Secret Alliance (Bronson Recordings)

video frame placeholder

DOVE: Bolognina College
PERCHE': Il suono si muove morbido e lieve, richiamando quel rock americano che da sempre ha fatto scuola nei campus – quello storico di Pavement e Dinosaur Jr ma anche di Kurt Vile e degli Shins. Un'alleanza segreta fatta propria che si fa apprezzare soprattutto per gli spigoli smussati e i motivi che entrano in circolo con incredibile facilità, anche se a volte i testi parlano di frustrazione, disillusione e disagio.

 

Crisis Benoit - El Culto De La Muerte (Slaughterhouse)

video frame placeholder

DOVE: Bologna Pro Wrestling
PERCHÈ: Alla fine ce l'hanno fatta. Sulla lunga distanza, dopo le cassette e il passaparola dal 2016, il debutto dei death/grind/punk (e non solo) vince per tecnica e fantasia. Undici pezzi in salsa lucha libre che creano uno spassoso mash-up di generi in lotta. Ci si diverte, perché sotto la paraculaggine di scuola Darkthrone (o meglio, di scuola Fenriz...) i tre sono deliziosamente e genuinamente marci per davvero. Un ottimo match.

 

1 2

---
L'articolo L’anti classifica dei migliori dischi del 2022 di giorgiomoltisanti è apparso su Rockit.it il 2022-12-21 10:42:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • scarpato_pas 23 mesi fa Rispondi

    Sud Arkhè - Direzione Sud Vol.1 (Maracash)