Nell’aprile del 2003, viene pubblicato Mi Fist, il primo album in studio dei Club Dogo: Guè Pequeno, oggi solo Guè, Jake la Furia e Don Joe, che produce gran parte del disco. Per titolo e copertina si ispirano al film Tokyo Fist, ma invece che a Tokyo siamo Milano, città che per forza di cose sarà una costante in tutta la loro discografia. Da questo momento il rap italiano non sarà più lo stesso: Mi Fist apre e spiana ufficialmente la strada a tutto quello che è venuto dopo, il rap multiculturale, lo street rap, la trap; i Dogo (e la Dogo Gang) hanno scritto una pagina importantissima per questa musica e hanno ridato gas e vita alla cultura hip hop.
Mi Fist è un disco talmente importante e significativo per i Dogo stessi, oltre che per lo zoccolo duro della loro fanbase (Renato Zero ha i Sorcini, i Club Dogo hanno i Dogofieri), che undici anni dopo uscirà il disco Non siamo più quelli di Mi Fist, una sorta di album-spiegazione in cui i Club Dogo sono quasi costretti a giustificare i cambiamenti avvenuti nella loro vita e nella loro musica e che li hanno portati lontani da quel disco. Intanto sono passati vent’anni e Mi Fist è diventato uno dei classici dell’hip hop italiano, un disco raro e molto prezioso se cerchi di comprarlo oggi; con l’occasione ho ripercorso vent’anni di canzoni per stilare una lista di brani dei Club Dogo, imprescindibili, per conoscerli, capirli e amarli.
Rap Soprano
Si presentano così: "il suono cartella come Marciano, rime punte di diamanti, lirici divi, troppo pesanti per la radio e per la tivi".
Sangue e filigrana con Vincenzo da Via Anfossi
I soldi come il male, come una delle tante droghe citate e raccontate dai Club Dogo, potenti le rime su una base che è quasi malinconica.
Note Killer
L’amore dei Dogo per il reggae e la Jamaica, la canzone preferita di moltissimi dogofieri.
Vida Loca
Raccontano la strada, la vita matta, che è quella vera che i Dogo vedono e vivono, iniziando così a dare voce a una generazione.
La stanza dei fantasmi
Oggi lo chiamerebbero un pezzo rap conscious, introspettivo, dove anche i Club Dogo esprimono paure, angosce, ansie e dolore, il beat è trapanante.
Una volta sola
Forse è il brano dei brani, la punta di diamante della loro discografia, il pezzo perfetto: ti prende, ti commuove e ti spinge sempre ad andare avanti.
Cani sciolti 2006
Già era un capolavoro il brano dei Sangue Misto, Don Joe la reinterpreta alla perfezione e Guè e Jake danno il meglio del meglio.
La testa gira
Spiegazione sincera e non ipocrita dell’utilizzo di ogni tipo di droga da parte di ogni tipo di persona. Beat martellante e rime argute.
Briatori con Marracash
I Dogo nomi e cognomi per raccontare uno stile di vita esagerato che anche loro stanno vivendo o vedendo. Rime dirette, senza filtri e senza censure.
Puro Bogotà con Vincenzo da Via Anfossi e Marracash
Ora è una pietra miliare, barre crude e tanta rabbia, è la canzone della Dogo Gang.
Tornerò da re (e Tornerò da re - Parte II)
Era il momento più dolce e romantico ai concerti, l'amore secondo i Dogo, meravigliosa in tutte e due le versioni, differenti in piccolissimi ma significativi dettagli.
All'inferno
Uno dei brani più potenti di Dogocrazia, intimo, autoreferenziale e nostalgico, la base picchia forte e le rime sono memorabili.
Brucia ancora con J-AX
Un vero inno, partecipa tutta la scena rap e urban di quel tempo, c’è la banda, e le sbandieratrici sventolano il dogo argentino a tre teste nel video girato allo stadio di Busto Arsizio. Brucia e brucerà sempre.
Amore infame
La canzone che può far innamorare dei Dogo anche le femministe più estremiste.
Ciao proprio con Marracash
Per mesi è stata quasi un tormentone, autoreferenziale al massimo, tutto è basato su questo modo di dire, una vera doccia di flow e di beat.
All'ultimo respiro
Le parole e le immagini sono sempre vere e crude, ma quando i Dogo si aprono e si addolciscono ti spaccano il cuore.
D.D.D.
Dance Dance Dance, piccolo sfogo sulla fatica di essere rapper e l’invidia verso il lavoro del DJ, tanti soldi, paesi esotici, tante donne e poca fatica.
Cocaina con Noyz Narcos
Il pezzo scomodo, che dà fastidio per quanto è sincero, e il video impressiona; una denuncia fin troppo esplicita
PES con Giuliano Palma
Il product placement più riuscito nella storia della musica, vero tormentone e inno generazionale dei giocatori della Play Station.
Minchia boh!
Perché i Club Dogo sono anche questo, fotografi di uno spaccato della Milano che vivono; il pezzo è divertente, ma anche sorprendente per le verità che racconta.
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L'articolo Le 20 migliori canzoni dei Club Dogo di Carlotta Fiandaca è apparso su Rockit.it il 2023-05-01 11:19:00
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