"Il pezzo si intitola Oro Rosso e paragono il sangue a un vero tesoro", spiega Rossana De Pace, cantautrice pugliese classe ’96. Vince lei il primo premio di LegamiAnonimi Song Contest di ADSINT, storica associazione di volontariato impegnata da oltre 50 anni nella raccolta di sangue da donatori volontari a supporto dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Incrocio Rossana nel backstage dello Zelig di viale Monza, dove si è svolta la finale del contest, al termine di una bella serata dove la musica e l’arte hanno amplificato l’importanza e il valore della donazione del sangue: "Un regalo che fai a qualcuno, e che nella canzone diventa: 'Un collier di oro rosso, che mi hai donato anche se non ti conosco'", accenna un sorriso.
Poi, imbraccia la chitarra e mi fa ascoltare, di nuovo, il ritornello. Con una voce e un’intensità emotiva che già mi avevano colpita sul palco, durante la performance. Con Alessandro Nitti alla batteria, Alberto Antoniucci al basso e Giulio Milanesi alla chitarra elettrica. La band con cui la cantautrice ha arrangiato il pezzo per il live: "Io l'avevo pensato a più voci e chitarre, così com'era nel provino che ho mandato per la candidatura. Con loro l’abbiamo reso completo aggiungendoci gli altri strumenti. Nel mentre io continuavo a giocare con il mio processore vocale e strimpellavo la chitarra acustica".
Partecipare a LegamiAnonimi e scrivere il brano per lei è stata l’occasione per farsi delle domande in più rispetto al tema della donazione del sangue: "Sono già donatrice da un po'. Iniziai cinque anni fa per sfida personale, perché il sangue mi impressiona tutt'ora – racconta – però il mio gruppo sanguigno è 0 positivo e mi sentivo una stupida ad avere il dono di un sangue quasi universalmente condivisibile e non metterlo a disposizione. Sentivo una responsabilità".
"Questo contest mi ha fatto riflettere molto su un concetto: quanto il sangue sia 'In questo corpo la cura', come dico nella canzone. Ma anche quanto, alla fine, sia una nostra scelta condividerlo incondizionatamente, senza conoscere chi ne riceverà. Un atto d'amore all'umanità, non nei confronti della persona specifica", continua la cantautrice dal backstage del locale.
Ha iniziato a pensare a Oro Rosso in aereo verso Bari: "Ero tornata a casa per fare due giorni di residenza artistica in campagna e stimolare idee per un progetto collaterale freschissimo, Gea (con Isabel Rodriguez Ramos, una visual artist italo-cubana), per cui mi occupo dei paesaggi sonori e delle performance", anticipa.
Il brano per LegamiAnonimi è arrivato di getto in quei giorni di ricerca artistica: "Quando ti prendi del tempo per fare una full immersion nella creatività, lontano delle corse quotidiane, spesso il lavoro si velocizza e l'ispirazione è alle stelle. Sarà nato tutto in un giorno, con la melodia già in testa. Poi, ho definito la struttura in cameretta a Milano, e ho mandato la candidatura. Aver partecipato, prima che aver vinto, è un onore per me", dice Rossana De Pace.
Con lei in finale, altri sette cantautori e cantautrici: Marsali (che ha vinto il premio social e il secondo posto),NOLO (per loro il terzo premio), Cassandra Raffaele,Daniele De Gregori,Esposito,MaNiaeNicola Cioce.
Otto artisti e artiste che hanno saputo interpretare, attraverso uno stile personale, il concetto di unione, gratitudine, cura, umanità, altruismo, dono, impegno, bene comune, fratellanza, vita, rapporti umani, solidarietà, generosità e gentilezza. In brani inediti o editi portati live davanti a una giuria composta da Paolo Jannacci – che durante la serata è salito sul palco portando la sua musica, e una celebrazione di Tenco con Vedrai, Vedrai –, addetti ai lavori in ambito musicale, Rockit, Open Stage (partner dell’iniziativa assieme a Officine Buone) e ADSINT, di cui il presidente Rocco Federico Cocchia.
Uno spettacolo favorito anche dalla spassosa conduzione di Filippo Ferrari (Rolling Stone) e dagli interventi del comico Loris Fabiani, che hanno coinvolto e messo in contatto il pubblico tra un’esibizione e l’altra. Per far dialogare i presenti, in modo da rendere noti i LegamiAnonimi al centro dell’iniziativa. Un pretesto per condividere, conoscersi. Conoscere il talento di otto artisti, e riflettere, attraverso l’arte, sull’importanza di un gesto – la donazione del sangue – così semplice, ma in grado cambiare e salvare la vita di tante persone. Ci vediamo alla prossima edizione?
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L'articolo LegamiAnonimi: il racconto della finale allo Zelig di Milano di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2022-06-15 15:45:00
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