L'errore è stato credere al Giovanni Lindo Ferretti politico

Il testo del nuovo pezzo del frontman dei CCCP, "L'imbrunire", è un pastrocchio sovranista imbarazzante. Ma, sin dai tempi dell'esaltazione dei Soviet, l'equivoco è stato dare credito e linearità alla sua visione del mondo, e non limitarsi a godere del suo uso magistrale delle parole d'amore

Giovanni Lindo Ferretti in una foto promozionale del tour "A cuor contento"
Giovanni Lindo Ferretti in una foto promozionale del tour "A cuor contento"

Sulla pagina Facebook di Giovanni Lindo Ferretti, storico ex cantante di CCCP e CSI, il 24 agosto è stato pubblicato il testo de L'imbrunire, la nuova canzone che uscirà il 31 agosto e che parla di questi tempi di Covid. Una sorta di nuovo "manifesto" per un artista che, come sapete, da mito della sinistra extraparlamentare (ma anche un po' parlamentare) negli anni '80 e '90, è diventato una strana icona di destra negli ultimi anni, dopo la svolta che l'ha portato ad abbracciare con forza cattolicesimo e posizioni conservatrici. In realtà la sua ascensione mistica non è una novità per chi l'ha sempre seguito: Madre è del 1989, Libera me Domine del 1987, e sono tutte preghiere.

 

L'imbrunire, il nuovo singolo di Giovanni Lindo Ferretti, in uscita il prossimo 31 agosto su tutte le piattaforme...

Pubblicato da Giovanni Lindo Ferretti su Lunedì 24 agosto 2020

Non c'è dubbio che il nuovo testo, che segue Ora, pubblicata in quarantena e di cui noi per primi abbiamo parlato un gran bene, abbia ambizioni politiche (qualcuno direbbe identitarie). Inizia con "Sogno ponti levatoi e mira a protezione, piccole patrie sempre sul chi vive", echi sovranisti a cui fanno da amplificatore frasi come "Spettri che camminano autocertificati, finestre e balconi di balletti e canzoni" o ancora "La scienza a convogliare il traffico, scusiamo il disagio, lavorano per noi".

Il rumore delle unghie sulla lavagna provocherebbe minor fastidio, ma siamo di fronte allo stesso artista che ha declamato con forza per tutti gli anni '90: "Non fare di me un idolo, mi brucerò - se divento un megafono m'incepperò - cosa fare non fare, non lo so - quando, dove e perché, riguarda solo me". Insomma, dopo essere diventato voce generazionale per tutto il decennio precedente e aver brandito più bandiere rosse sul palco che in un film di Warren Beatty – già nella prima canzone del primo album dei CSI (lo splendido Ko de mondo del 1994) – sembra essere diventato il celebre Cavaliere Nero della barzelletta di Gigi Proietti, al quale non devi cacare il cazzo. 

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Smarcatosi già da 25 anni dal dio dei Soviet per affrancarsi a quello che sta in cielo, dallo scioglimento dei CSI nel 2002 a oggi, ha continuato a vivere la sua vita piuttosto riservata e solitaria in un paesino dell'Appennino Tosco Emiliano, coi suoi cavalli e le sue preghiere, scrivendo libri e, molto saltuariamente, cantando. Ha continuato a fare concerti, quello sì, accompagnato da due ex Ustmamò, e in quelle serate canta  CCCP e CSI, ma poi si fa vedere abbracciato a Giorgia Meloni alla festa di Atreyu e parla bene di Salvini, lasciandoci soli in questo immenso vuoto che c'è. Dobbiamo pensare che quello che si voleva rifugiare sotto il Patto di Varsavia sia completamente impazzito? Ma figuriamoci. Più probabilmente, l'abbiamo preso troppo sul serio prima e continuiamo a dargli troppo credito quando parla di politica oggi.

Fondamentalmente GLF è un cantautore, e anche se questa definizione gli sta stretta come il cappio al collo, quella è la sua dimensione migliore. Ed è una persona: l'avrà spiegato un milione di volte quanto fosse profondamente legato alla tradizione e alla religione cattolica fin dai tempi in cui faceva il punk emiliano-berlinese, mentre oggi è uno scrittore e cantautore che va per i 70 anni, di certo conservatore, che racconta le proprie posizioni politiche esattamente come faceva quando veniva osannato dalla sinistra, provocando e arroccandosi su posizioni estreme col piglio di chi usa l'arte per rompere ancora i coglioni ai benpensanti. 

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Personalmente, non m'interessa quasi per niente il GLF che parla di politica. M'interessano le frasi di cui è sempre stato un valente artigiano: "Saremo post tutto - Anti - Pronti per il Niente". E forse le sue canzoni non dovrebbero diventare bandiere da sventolare. Probabilmente siamo caduti vittime di un equivoco grosso come una casa, quello che vede GLF voce autorevole per un qualche programma politico estremo e alternativo. Non lo era prima con la sua fascinazione nei confronti dell'Unione Sovietica, non lo è oggi col suo pensiero destrorso.

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Nonostante la sua voce da papa laico, il suo portamento da martire e insieme derviscio, le sue parole scelte con cura, penetranti e potenti come poche, forse Giovanni Lindo Ferretti non è un Grandissimo Pensatore del Nostro Tempo come ama definirlo qualcuno, ma non è neanche diventato la fotocopia di Povia, come lo definisce qualche altro. È un artista che trova ancora il suo modo per dire le cose, e riesce a fare scalpore con un solo testo pubblicato su un social, che deflagra in un panorama musicale statale non pervenuto, di cantanti che mentre il mondo muore preferiscono parlare di quanto stanno male perché sono stati lasciati dalla ragazza.

Pochi si prendono rischi e questi sono essenziali per fare arte. Poi, se propri si vuole parlare di sentimenti, proprio lì il GLF ha scritto i versi più belli: "Lasciami qui, lasciami stare, lasciami così -  Non dire una parola che non sia d'amore - Per me, per la mia vita che è tutto quello che ho - È tutto quello che io ho e non è ancora finita". Ad ognuno il suo Giovanni Lindo Ferretti. 

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L'articolo L'errore è stato credere al Giovanni Lindo Ferretti politico di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-08-27 10:59:00

Tag: singolo

COMMENTI (23)

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  • massimocasali 13 mesi fa Rispondi

    Evidentemente crescendo si è reso conto del lavaggio del cervello subito da un ambiente di decerebrati criminali sinistri, del resto sono anche io di reggio emilia ed il tentativo di lavaggio del cervello da parte di questa gentaccia lo ho sempre riscontrato sin dalle elementari ed in svariati ambienti. Io me ne sono accorto subito che raccontavano delle gran balle lui ci ha messo qualche anno in più... ma ben venuto.

  • russi.luca 4 anni fa Rispondi

    Recensione penosa.
    Pronta per il Niente, come chi l'ha scritta.

  • Marco0408 4 anni fa Rispondi

    Soltanto una infinita povertà culturale può giustificare questa ostinazione nell'appiattire anche l'arte su categorie "politiche" desuete, superate dalla realtà, incapaci di spiegare alcunché... Non vi accorgete che "sinistra" e "destra" sono ormai naufragate nella palude del pensiero unico globalizzante, neo-liberista, nemico di tutte le identità, per il semplice motivo che le identità non possono essere ridotte a MERCE? La ricomposizione degli schieramenti politici farà giustizia di tanta approssimazione, così come farà giustizia di TUTTI i diversi personaggi della politica attuale, decadente e vigliacca, serva dei poteri forti, saltellante agli ordini del puparo... Ci sono uomini, artisti (prima UOMINI), che da tempo, o da sempre, hanno saputo porsi BEN OLTRE rispetto alla pochezza di
    schemi inariditi e sterili, per curare i germogli dell'interiorità, della ricchezza spirituale, della profonda continuità comunitaria.... tutta roba, anche questa, che NON SI VENDE, che non sarà mai MERCE... semi trasportati dal vento delle steppe, per radicarsi ovunque il terreno sia fertile, ovunque l'anima dei popoli e delle persone non si siano trasformate in sterili lande desolate...

  • dddd 4 anni fa Rispondi

    condivido

  • lulekaine 4 anni fa Rispondi

    se sapessi scrivere un articolo avrei scritto le stesse cose. condivido tutto.
    Luigi

  • sardobat 4 anni fa Rispondi

    fose/sicuramente lo abbiamo sopravvalutato prima come politico, ma non è più assolutamente la stessa persona, inutile girarci attorno, è stato sul punto di morire, si è cag**o addosso e ora è diventato un ultracredente fondamentalista devoto al papa tedesco.

  • venituccicataldo 4 anni fa Rispondi

    A parte salvini e la melona, davvero disgustosi, glf non ha poi cosi torto.
    Ditemi, cosa e' diventato il mondo? Certo, mi spiazza glf.
    Ma lo accetto ( certo poteva evitare l, abbraccio a melona e Salvini, porco zio!)

  • adria66na 4 anni fa Rispondi

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  • utente164229 4 anni fa Rispondi

    Bellissimo articolo!!Ho seguito fin da giovanissima il gruppo...e veramente non capisco la scelta di ritirarsi in montagna ma poi aderire alle cose più convenzionali e istitutalizzata .Condivido che uno possa essere religioso o aderire ha un certo pensiero politico ma tutto il resto non mi convince!!

  • gabricasteddu 4 anni fa Rispondi

    Climatici