Parlare con I Le Lucertole significa avere costantemente a che fare con un dubbio: sono seri o ti stanno perculando? Questo è l’approccio: "Cinque giovini che non sapendo come impiegare meglio il loro tempo hanno deciso di trovarsi a bere assieme. Ah, sì, anche la musica, fanno anche musica", dicono per presentarsi. "Ci siamo conosciuti nel 1964 tra le fornaci delle fonderie Falc, e siamo diventati amici nel periodo in cui Fraddy, l'attuale chitarrista, era caporeparto".
Nonché "il pilota" di tutta la banda formata da lui, all'anagrafre Francesco Radaelli (nato a Milano, "oste del più importante ristorante della Valmarecchia") e Filippo Sammaritani, studente di pesci e carpe da laghetto; Mattia Bizzo, lavora in fabbrica, ma farà i soldi con la musica; Matteo Girometti, studente di psicologia e meccatronica perché è stronzo; Zaccaria Nadifi, nato nello spazio, vive respirando, fa saltare i ponti e vuole scrivere un romanzo d’amore.
Tutti riminesi, 20 anni e poco più, scrivono e producono i loro pezzi dal 2016, quando i cinque danno vita al progetto tra i banchi di scuola: "Troppo scarsi per il liscio, ci siamo buttati sulgrunge/emo pop", dicono, prima di spiegarmi che il nome I Le Lucertole nasce per creare scompensi grammaticali e infastidire chiunque debba chiamarli per nome: "Poi, una volta a Giro è cresciuta una specie di coda all'altezza del coccige e abbiamo scoperto che forse ha origini rettiliane".
"Prima de I Le Lucertole eravamo, in ordine di importanza: un avvocato, un'infermiera, un vilipendio alla patria, Dora l'esploratrice e Teo Mammucari", scherzano (o sono seri). Ora, sono cinque amici che da Rimini raccontano cosa si nasconde dietro l'apparente felicità della loro generazione. Il dietro le quinte di quella che è solo felicità: è questo il significato complessivo del loro primo EP Sette Negroni (postumi) uscito nel 2019 (che tiene fuori il singolo Orbo, "andato a prendere le sigarette, ma a breve ne risentirete parlare").
Da quel momento, la pandemia, l’ingresso in Costello’s e l'inizio di un nuovo percorso, inaugurato dalla partecipazione all’ultimo disco dei concittadini Cucineremo Ciambelle, Le ferite del gelo (nel pezzo Respirava).
La prima di una serie di collaborazioni future: "Volevamo fare una canzone insieme da tanto tempo, dato che è anche grazie alla loro spinta emotiva e ispirazionale se abbiamo iniziato a fare musica – spiegano – ci conosciamo da una vita e abbiamo collaborato per diversi progetti secondari con alcuni di loro. Respirava è nata in maniera spontanea, non appena ci hanno chiesto di farla assieme. Il tema principale delle lyrics èl'attacco di panico, vissuto sia in prima persona sia dall'esterno".
La band ha suonato live soprattutto nelle sue zone, ma la scorsa estate hanno portato un po' di riviera romagnola e il cartonato di Pato anche a Milano, a Mare Culturale Urbano: "Esperienza un po' così. Non c'era neanche un bagnino, forse era per via dell'ingresso libero", sorridono. E a proposito di Rimini, i ragazzi ne parlano come di "una vecchia donna poggiata in riva al mare, che spesso ti fa scordare della sua anzianità e ti fa vivere momenti di euforia, per farti svegliare la mattina dopo con i postumi di una nottata ormai finita".
In futuro I Le Lucertole usciranno con nuovi brani, primo fra tutti Spazzolino, uno dei primi pezzi del loro nuovo percorso: "Rappresenta l'anello di congiunzione tra ciò che eravamo e ciò che siamo ora a livello personale e musicale, la sua funzione è quella di accompagnare l'ascoltatore attraverso il nostro nuovo viaggio musicale", anticipano.
Alla domanda: "Desideri?", Giro risponde: "Sì spesso". Samma: "Sempre". Bizzo: "Un paio di volte ho desiderato, ma poi rimango deluso". Fraddy: "Ah, quindi era un verbo?". Zacca: "No, sono umile". E fino alle fine aleggia una particolare ironia. Per il resto, tanti progetti: Giro vuole di laurearsi; Samma dare almeno la metà degli esami; Bizzo diventare Imperatore del suo posto di lavoro; Fraddy un oste e Zacca vuole a tutti i costi riallacciare i rapporti con Drake. Insieme, soprattutto, stanno escogitando il modo per "salvare il pop italiano" con la loro attitude emo, a partire da testi e strumentali più complessi: come dimostra Respirava e dimostrerà il nuovo singolo in uscita nel 2022, I Le Lucertole stanno crescendo. Staremo ad ascoltare.
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L'articolo I Le Lucertole sotto un sole emo di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2021-12-24 13:15:00
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