Filippo Santini e Giorgia Rossi Monti sono una coppia, e sticazzi. Sono anche una band che risponde al nome di Manitoba, con cui hanno girato l'Italia nei club e pure per strada, con la chitarra a cantare tipo busker, con cui hanno pubblicato nel 2018 un album dal titolo Divorami, 10 pezzi personali e intimi di pop alternativo che sposa l'indipendente, doppia voce maschile e femminile, sofferta e graffiante. Un contratto con la Sugar che finisce prima del tempo, e poi un nuovo inizio: nuova musica, tanta voglia di suonare. Poi il covid.
I due, già da qualche anno sono stati contattati da X Factor ma hanno nicchiato fino al 2020, anno in cui la produzione rivela che in quell'edizione potranno suonare da subito i loro inediti. La cosa è di per sé golosa, perché il disco che hanno fatto, benché molto interessante, non ha avuto l'attenzione che si meritava e una vetrina per raggiungere un pubblico vasto non si butta mai via, se il programma è incentrato proprio sulla musica originale di ogni concorrente. In più, già nei primi mesi del 2020 si capisce che quonare, quest'anno sarà un bel casino per via del Covid, e allora ci provano.
Questo me lo raccontano loro, direttamente. Si sono conosciuti da piccoli e reincontrati che Filippo era già musicista (Cento e Blue Popsicle), Giorgia invece non aveva mai cantato prima. Stanno un anno a provare provare provare finché non si sentono pronti per uscire. Scrivono canzoni, le pubblicano, arrivano secondi al Rock Contest di Controradio del 2016, pubblicano il disco, entrano ed escono dalla Sugar (sembra che in quel tempo la casa discografica stesse cambiando un po' di personale), concerti da soli e di supporto a band di fascia più alta, poi X Factor, e lì le cose cambiano.
Entrano in squadra con Manuel Agnelli e il loro rapporto non è stato esattamente un colpo di fulmine. Sulle prime ci sono un po' di fraintendimenti, quando invece si iniziano a capire, finisce tutto troppo in fretta. Lui ritiene che il canto di Giorgia sia troppo impostato, lei gli spiega che è così che canta, che non è una posa. Fanno "pace", ma il pubblico ha decretato che sono antipatici. Questa cosa mi sembra molto strana, perché grazie anche ai video di commento a X Factor che hanno fatto per Rockit, ho scoperto due ragazzi che amano divertirsi e che non se la tirano per niente, ma questo al pubblico a casa evidentemente non è arrivato.
Filippo mi dice: "L'hanno presa soprattutto con Giorgia, secondo me perchè è bella. La colpa però è un po' anche nostra: abbiamo capito tardi che quando parli per 20 minuti durante le audizioni o i bootcamp, poi nel programma ne fanno vedere due, tagliati, quindi una risata o una smorfia decontestualizzata possono fare la differenza. Siamo stati un po' ingenui, ma abbiamo imparato. La tv ci piace, è stata un'esperienza altamente formativa per noi e anche con Manuel il rapporto si è evoluto, alla fine si è comportato da fratello maggiore e questo ci ha fatto un sacco di piacere".
A X Factor hanno suonato il loro inedito La domenica e Si ritorna a casa, tratto dall'album Divorami, che è un po' il loro pezzo preferito. Durante il programma, le canzoni hanno iniziato a volare anche su Spotify: un milione di ascolti per la prima, 500mila per la seconda, ma anche i ragazzi, esattamente come noi, non sono troppo convinti che la conta degli streaming su Spotify sia il miglior modo per giudicare una band, perché non tutte le proposte musicali hanno la stessa immediatezza, alcune cose hanno bisogno di più tempo per essere apprezzate.
In sostanza, con uno degli inediti più fighi di questa edizione del talent di Sky e con un ottimo potenziale, escono ben presto da X Factor e pubblicano un nuovo singolo il 4 dicembre, dal titolo Stare bene, che consolida la loro vena pop con uno stile riconoscibile, a metà tra l'indipendente contemporaneo e quello più '80s, con la voce graffiata di Giorgia e quella più posata di Filippo. "E balla, e fuma, e bevi, e ingoia, e ridi, ma voglio stare bene", un'esortazione che di questi tempi ci sta sempre.
Nel futuro dei Manitoba c'è un album, anzi, più probabilmente un ep perché, come mi spiega Giorgia: "C'è più concentrazione da parte nostra e anche da parte del pubblico, perché anche se non amiamo particolarmente le logiche di Spotify, è innegabile che per gli ascoltatori sia più facile arrivare alla sesta canzone che all'undicesima. In ogni caso, stiamo scrivendo insieme con una persona di cui non possiamo ancora rivelare il nome, e ci sta piacendo molto".
Filippo chiosa la news: "Dall'esperienza di X Factor abbiamo imparato ad aprirci alle collaborazioni e per l'ep ci stiamo pensando. Dopotutto, io sono un fan di Battiato e i suoi primi album pop erano molto corti, sotto la mezz'ora, di 7 pezzi, quindi lui potrebbe essere il padre nobile del moderno ep".
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L'articolo Manitoba, che fatica essere simpatici di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-12-15 09:12:00
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