Dentro ai tuoi occhi è la rubrica di Rockit che propone uno scatto dei maggiori fotografi della musica italiana, raccontato dalla prospettiva dell'autore. Oggi è il turno di Matteo Bosonetto, che ha scelto di riportarci in una fredda notte a Praga, in attesa fuori dal locale dove si sono appena esibiti i The Libertines.
Praga, 5 novembre 2022
Miserianera siamo io e Luca Maledet, scattiamo insieme le fotografie ai concerti dal 2011: ci diciamo sempre che è la nostra relazione più lunga, ed è vero. A novembre 2022 partiamo per Praga, con la scusa di vedere e fotografare i The Libertines al Lucerna. Luca non era mai stato a Praga e questa mi sembrava l'occasione giusta per fargliela vedere. Il Lucerna è un posto bellissimo e a Praga la vodka costa pochissimo. Non avevamo aspettative, ma i ragazzi suonano davvero bene. Scattiamo qualche fotografia tra il pubblico e a fine concerto decidiamo di aspettarli fuori dal locale per provare a fare qualche ritratto, io, Luca e la vodka.
Dopo qualche mezz'ora di attesa Pete Doherty, Carl (Barât, ndr) e il cagnolone bianco di Pete escono a salutare quei quattro fans rimasti al freddo dell'est in attesa di una firma, una fotografia e un saluto. Il nostro primo pensiero è stato: ma davvero questo si scopava Kate Moss? Sì. Tocca a noi e alla nostra vodka, che subito viene avvistata da Pete. Gliela porgiamo come un'ostia alla prima comunione.
Alla terza fotografia però decido che va bene così: Pete, la vodka è nostra, devi ridarcela. Pete ce la ridà e questa fotografia arriva proprio da lì, da quell'attesa che ci portiamo dietro da sempre e da quella vodka che, ormai da anni, è diventata la nostra amante preferita.
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L'articolo Matteo Bosonetto meets The Libertines di Giulia Callino è apparso su Rockit.it il 2024-06-10 11:49:00
COMMENTI (3)
@alessandrobruzzi Ciao Alessandro. Come puoi vedere nei molti racconti raccolti dal 2015 ad oggi, Dentro ai tuoi occhi è una rubrica in cui chiedo a fotografi e fotografe di musica di condividere la storia dietro a un singolo scatto, realizzato nel corso del proprio percorso: una sola foto, importante e significativa per chi racconta. Non è una rubrica di approfondimento sull'artista fotografato – e, in fondo, non è nemmeno una rubrica strettamente musicale: è uno spazio che prova ad indagare l'intersezione soprattutto umana tra musica e fotografia e soprattutto tra fotografo e artista fotografato, inevitabilmente con diversi stili sia fotografici che di racconto. Alcuni fotografi hanno restituito ricordi molto intimi e personali, altri hanno preferito condividere dettagli più tecnici circa lo scatto realizzato, altri ancora curiosità dietro alla foto scelta: tutti, credo, hanno restituito ricordi profondi e per loro importanti – talvolta con un tono più leggero, che credo vada compreso e ancor prima colto. Ti ringrazio per aver condiviso la tua opinione e, se non l'hai ancora fatto, spero avrai voglia di approfondire anche tutti gli altri racconti. Un saluto.
@GiuliaCallino Che brutto. non viene citata la lirica, la poesia, la storia dei Lib, la storia di Peter (da un po' di anni non si fa più chiamare Pete). Nulla. Che spreco soffermarsi solo sull' aspetto fisico e non citare nulla riguardo il cambiamento di Albione o la strada per arrivare ad Arcadia.
Solo un "questo si scopava Kete Moss"? è una cosa veramente da bulli del bar.
Si ragazzi, è fisicamente irriconoscibile ( dopo anni di eroina e metadone non diventi un fotomodello) ma è importante arrivati fin qui?
Non andate ai loro concerti
@GiuliaCallino cisa