"In 7 anni la discografia ha fatto dei cambiamenti che gli altri campi hanno subito in 70 anni". Questa frase è stata pronunciata più volte, con varie declinazioni, nella maggior parte degli eventi del Medimex, International Festival & Music Conference per analizzare la situazione dell’industria musicale con artisti e addetti ai lavori. Dal 15 al 19 Settembre una versione ibrida dell’evento ha proposto appuntamenti sia in streaming che in presenza in vari punti della splendida città di Taranto, cornice ormai consolidata per l’evento, con la musica a scorrere al centro tra i due mari. Molte presenze nelle sedi dell’evento e grandissimi numeri online, con 130 ore di dirette in streaming seguitissime anche all’estero.
Nell’incertezza di questi tempi, il Medimex è un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori ma anche di riflessione per guardare ai cambiamenti della discografia e dell’industria, come affrontarli, sia per i grandi che per piccoli promoter, organizzatori di eventi, artisti. L’evento di Puglia Sounds – il programma della regione Puglia per lo sviluppo del proprio sistema musicale –, è una creatura con molti cuori, che quest’anno ha dovuto fare a meno dei concerti (punto di forza storico della conference che in passato ha avuto esclusive come Cigarettes After Sex, Editors, Liam Gallagher e Patti Smith, Iggy Pop, Placebo, Kraftwerk e tantissimi altri), ma ha intensificato le occasioni di incontro e di dialogo, oltre che di formazione.
Gli incontri d’Autore al Teatro Comunale Fusco hanno portato gli spettatori dentro il mondo degli artisti, senza snobismi o limitazioni di genere, con Psicologi, Speranza, Willie Peyote e i Fast Animals & Slow Kids, Malika Ayane, Gaia, Aiello, Gemello, ma anche Coma_Cose e Ligabue in versione digital only.La dimensione intima del teatro ha permesso agli artisti di raccontare al proprio pubblico le tappe fondamentali della propria carriera, lunga o breve che fosse, talvolta anche regalando performance live esclusive, come Malika che improvvisa una Nel Blu Dipinto di Blu di rara intensità o gli Psicologi che abbandonano l’elettronica per due brani piano e voce.
L’Università Aldo Moro invece ha visto alternarsi le lezioni dei Musicarium, i corsi professionali con esponenti del mondo della produzione di eventi e dell’industria musicale nei campi più svariati, dall’Ingegneria del Suono alla Fotografia, dalla produzione discografica (con Populous) alla promozione (con, tra gli altri, Jessica Gaibotti ed Helio Di Nardo e il team di Spotify For Artists). Tra gli incontri formativi più apprezzati, quello dedicato alle etichette indipendenti con Emiliano Colasanti di 42 Records, così come il workshop dedicato alla scrittura di testi tenuto da Niccolò Agliardi.
Intanto, nelle sale del Conservatorio, la Medimex Music Factory ha messo insieme 18 talentuosi giovani autori per un songwriting camp con l’aiuto di produttori e topliner (tra cui Stabber, Federico Secondomè, Valeria Palmitessa, Gianni Pollex ed altri) alla ricerca di una nuova firma da aggiungere al roster di autori di Sugai Music Publishing. Un aiuto concreto, conversazioni per instradare anche i ragazzi più giovani che pensano di intraprendere un percorso nel music biz dietro le quinte o a lato del palco.
Il centro dell’attenzione del Medimex, già da quando il claim dell’evento era “La Musica È Lavoro”, è proprio vero il comparto dell’intrattenimento musicale, i lavoratori dello spettacolo di cui tanto si parla e per cui poco si agisce. In questa prospettiva, il panel sulla ripartenza della musica live con i maggiori promoter italiani ed europei ha cercato di discutere sulla difficile ripartenza che, si spera possa avvenire tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.
Nell’immediato, in mancanza degli amatissimi live alla Rotonda, il Medimex ha trovato altri modi per coinvolgere l’intera città, dagli showcase allo Spazioporto (con performance notevoli di Erica Mou, Carolina Bubbico, Stain e molti altri) regalandole anche l’enorme video mapping sul Castello Aragonese, con le fotografie della mostra fotografica Pictures Of You, dedicata ai concerti realizzati in Puglia nella esaltante stagione live degli anni ottanta, una delle tre fondamentali mostre che hanno caratterizzato la conference 2021 così come Musica di Carta, la collezione privata di Ernesto Assante della storia del giornalismo cartaceo italiano e internazionale, dal primo Sorrisi a Ciao2001, da Melody Maker fino a Rolling Stone.
Al MArTA, invece, una imperdibile mostra dedicata al lavoro fotografico di Kevin Cummins, fotografo icona del rock and roll britannico, che ha accompagnato l’attività in studio e live di Buzzcocks, Joy Division, New Order ma anche Stone Roses, Smiths e Oasis. Una settimana che ha diffuso su tutta la città la cultura della musica come arte ma anche come indotto, come categoria occupazionale, nell’accrescimento delle professionalità e alla ricerca delle chiavi di lettura migliori per rispondere alle sfide continue che la perpetua innovazione dell’ambito pone di fronte agli addetti ai lavori.
Interessante anche la Lezione di Rock dedicata a Franco Battiato tenuta da Gino Castaldo ed Ernesto Assante al Teatro Fusco: due ore di video d’epoca, ragionamenti sui testi e sull’approccio musicale sghembo e avanguardista del Maestro, conclusisi con palpabile commozione. Perché la musica, anche dopo anni di mestiere, è un lavoro, è una professione, è un’industria, ma soprattutto profonda passione.
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L'articolo Medimex 2021: la musica deve tornare a essere un lavoro di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2021-09-22 09:59:00
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