Entro in punta di piedi sulla puntata di X e Hot Factor, perché mi sembra abbiano già fatto tutto i protagonisti: giudici, concorrenti, pubblico. Nel caos tremendissimo del quinto live devo lodare Emma, che ha fatto un passo indietro rispetto ai suoi momenti più melodrammatici e non ha anteposto se stessa ai concorrenti nei commenti. È stata autoironica sui tormentoni "Sono sincera e coerente", brava.
Inizia la puntata. È dedicata a tutte le donne e ai loro diritti, che vanno ribaditi ogni giorno, anche se dovrebbero essere impliciti, quindi applausi. Prima manche con l'orchestra, seconda manche libera, se ne vanno via due concorrenti e ormai lo sappiamo che quando il meccanismo è così crudele, lo psicodramma danese è dietro l'angolo. Però anche lì: amici giudici, più che incazzarvi col pubblico, coi giornalisti, con gli altri giudici e tutto il resto, dovreste incazzarvi con la produzione che prima dice "una stagione rivoluzionaria in cui conta solo la musica" e poi crea una gara basata sugli ascolti di Spotify, quindi monopolizzata dai teenager (Blind primo fisso inamovibile) e sulle eliminazioni tattiche a inizio o a metà puntata, bombe atomiche sull'umore dei giudici interessati.
Mai come in questa edizione, più che aiutare la musica sembra la racchiuda in una cornice Black Mirror con mille applausometri e regolamenti. È un programma televisivo, occorre tenerlo presente, perché nella vita reale la musica non è una gara, non c'è niente da vincere, c'è solo da farla bene e lavorare giornalmente affinché possa diventare un lavoro.
La manche orchestrale la iniziano piuttosto bene i Little Pieces of Marmelade con la cover di I am the walrus dei Beatles, ma al tavolo si sentono già i primi attriti tra Manuel e Manuelito, che poi tracimeranno in seguito. Cmqmartina canta La prima cosa bella, senza troppa ingerenza dell'elettronica e anche lei fa il suo lavoro senza troppe sbavature. Altre provocazioni al tavolo tra i due giudici nemici giurati. Blind canta qualche barra sua su In the end dei Linkin Park, a me sembra di ascoltare sempre la stessa canzone ma ci sta sia una cosa mia. Naip va dritto con Storia d'amore di Celentano, riarrangiata con gli intarsi elettronici e con un movimento d'anca invidiabile, poi arriva Mydrama, da qualche puntata non esattamente a fuoco. Canta Piccola anima di Ermal Meta con un arrangiamento stile scena madre del Re Leone, e boh, non riesco a capire l'assegnazione. Agnelli ci sente l'autotune che non c'era, la tensione monta.
I Melancholia cantano Hunter di Bjork, pezzo super ostico di suo, che vive di continue dinamiche vocali che mettono a dura prova l'interpretazione di Benedetta. Le stecche in tv si sentono di più, forse per equalizzazione mediosa, in ogni caso ci sono. Non la loro migliore prova, ci torneremo dopo. Ultima ad esibirsi, Casadilego con Tones and I di Dance Monkey, che detesto in originale ma cantata da lei risplende di nuova luce. Al ballottaggio vanno il meno ascoltato della settimana, Naip, con i meno votati della manche. Rullo di tamburi: i Melancholia. Apriti cielo. La band data per vincitrice da un sacco di persone, non è piaciuta al pubblico votante, non è riuscita nelle molte esibizioni a mostrare nuovi lati che non fossero tutti rabbiosi o disperati, non ha mai rischiato la canzone in italiano e, alla lunga, si vede che ha stancato. Sono molto bravi, Benedetta ha un'intensità rara quando canta, dà tutto, ma la dinamica emotiva non è il suo forte.
C'è il tempo per urlare, quello per emozionare, non sempre vanno d'accordo. Al tavolo, Manuelito decreta il tilt che triggera Manuel in modo assoluto, e il pubblico, che vota pensando a quello che ha appena ascoltato, manda a casa i Melancholia. Sollevazione popolare che se la vede con quella dei funerali di Maradona a Napoli, ma io un po' capisco la cosa, pur facendo un enorme passo laterale: la band può darsi si sia adagiata su scenografie da notte degli Oscar, costumi fuori di testa, assegnazioni al limite dello sdubbio, sicura del fatto che avrebbe potuto provare qualsiasi cosa, tanto sarebbe arrivata in finale. Lo sfogo non esattamente in francese di Benedetta all'Hot Factor mostra esattamente quello, e troppa ambizione può far perdere il contatto con la canzone. Detto questo, una perdita immensa per il programma, ma abbiamo capito che nelle mani del pubblico vince Blind, quindi stiamo sereni: non salviamo la musica neanche quest'anno.
Ernia e Gué ospiti, ma ormai la puntata è diventata puro shock e la seconda manche un disastro: Cmqmartina canta non benissimo un remix della sua Lasciami andare, visibilmente commossa per l'eliminazione di 10 minuti prima, Mydrama mi annoia alla morte, Blind che ve lo dico a fare, Casadilego emozionatissima canta bene Yesterday dei Beatles, i Little Pieces of Marmelade fanno una versione di puro filth and fury di Digital Cramps e mi gasano a mille, ma mi gasa anche Manuel Agnelli che si invola in una presentazione al cianuro, con dardi infuocati contro Manuelito, che nelle dirette appare un po' spaesato.
Nel momento di sbrocco totale di Manuel, in cui ha dato il via a tutta la sua vena iconoclasta nel presentare i Little Pieces of Marmelade, ha buttato lì un "Non c'entrano nulla coi Dinosaur Jr., né coi White Stripes", e io, sul divano, tutto preso, ho pensato: "Ma che sta dicendo a me?", tipo risucchiato dalla tv come in Videodrome di Cronenberg. Eppure le combinazioni fuzz più wha aperto, le digitalizzazioni e il sound di chitarra, ovviamente aggiornate al 2020, richiamano proprio a quei due nomi lì: lo confermo a maggior ragione dopo le due esibizioni di ieri. Parlo del suono puro, non delle armonie o dei riffoni, e ribadisco che per quanto siano una roba mai vista a X Factor, sono una roba che esiste da almeno 30 anni. Ovvio, ognuno ha le proprie legittime opinioni in merito.
Questa però è la puntata di Naip, la sua Partecipo è la vera cosa mai sentita a X Factor. Ci mette tutta l'anima e fa emozionare, nonostante i commenti del pubblico votante lo vorrebbero a casa. È una roba di super nicchia quello che fa, e lo fa in un modo molto credibile anche in tv.
In ballottaggio vanno le meno votate della manche, Mydrama e Cmqmartina e avrei scommesso fossero due di Manuelito, che non ha ancora perso una concorrente. Tocca ai giudici esprimersi e sarebbe sua la prima scelta, ma decide arbitrariamente di essere l'ultimo. Cattelan non si fa rispettare granché, ma ormai è tutto un caos ansiogeno. Alla fine Hell Raton decide di salvare Mydrama ai danni di Cmqmartina e, benché la seconda mi piaccia immensamente più della prima, penso che stare troppo in un tritacarne del genere non le faccia bene e non vedo l'ora torni a fare la sua musica lontana da questo mondo parallelo. Martina la prende bene, saluta tutti col sorrisone commosso. Fine puntata, wow che saliscendi di emozioni, vediamo di andare a dormire. Non esiste.
È all'Hot Factor presentato da Daniela Collu che accade il finimondo: appaiono i Melancholia e Benedetta è incazzata come una biscia per l'eliminazione, non si tiene, la produzione lascia che cantino Alone, l'inedito che non ha potuto fare nella seconda manche, e lei lo sputa in faccia ai giudici, soprattutto a Manuelito, gridandoglielo a un centimetro dal suo viso, che a un certo punto pensi "ora o lo prende a sberle o le parte un porcoddue". Finisce l'esibizione singhiozzando sdraiata sul palco, poi prende il microfono e dice a tutti quanto sia assolutamente contrariata che la sua band sia stata eliminata. C'avevamo fatto caso, nun te preoccupà.
Ecco, torniamo al punto, Melancholia bravi per alcuni, bravissimi per altri, ma questo è il caso in cui il bagno d'umiltà che ti fa ripartire dai palchi senza scenografia e balletti, sia essenziale. Alcuni hanno battezzato l'esibizione disperata di Alone come la cosa più rivoluzionaria del programma. Per me a tratti ha rasentato Zequila che urla contro Pappalardo dalla Mara Venier. È televisione, è una gara, è uno show, amici giudici, spiegatelo bene ai concorrenti. Fateli rilassare, fateli cantare, fateli fottere di Spotify, del pubblico, delle vostre scaramucce, create in loro la consapevolezza di essere in una realtà che non è la verità. Create un clima diverso da quello di Cruciani alla Zanzara, state rappresentando uno dei pochi palchi in cui è possibile suonare in questo momento disgraziato.
Ciò che è di nicchia lo resterà, e se fate fare ai Melancholia Bjork e gli Idles, puntate a quella nicchia lì, non potete stupirvi se il pubblico di Blind non li vota, ma questa è solo televisione. Dedicate le vostre performance ad artisti e crew, maestranze e agenzie che non riescono più a lavorare, rappresentate l'ambiente con dignità, siate più forti delle provocazioni, coscienti che X Factor è una rappresentazione garguantesca di quello che può avvenire nella carriera di qualcuno. Spesso, si rimane nei piccoli club a suonare per stare bene, e quelli stanno sparendo davvero. Preparate i ragazzi a questo, non agli psicodrammi danesi, che tanto lo stesso pubblico televisivo che ora si straccia le vesti per i Melancholia, è quello che poi lo farà per un concorrente di Masterchef. Buona fortuna a tutti, speriamo che il 2021 sia più gentile con la musica di quanto lo sia stato il 2020.
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L'articolo X Factor, neanche quest'anno la tv ha salvato la musica di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-11-27 09:15:00
COMMENTI (6)
Gg per l'articolo.
Mi sembra in linea con il resto, no?
Resoconto come sempre interessante e rispondente al vero (forse solo perché i miei gusti, evidentemente , incontrano quelli dell’autore);tra l’altro, mi sembra sia l’unico articolo dove venga riportata l’infelice figura (per uno come lu) di Agnelli sul (finto) ’autotune di Mydrama (bravina la ragazza, vero?)
Bell’articolo. Un tentativo di “elevazione” su tutto e tutti . Peccato per i” francesismi” grammaticalmente scorretti. “Fateli fottere di Spotify” e “garguantesco” non si possono leggere...
Posso essere d'accordo sul fatto che ci sia troppa melodrammaticita' in alcuni casi,e,come dici,sia pur sempre un programma tv,a volte al limite della baracconata.Pero',ricordiamoci che stiamo parlando di una ragazzina di 20 anni,alla quale sicuramente puo' non aver fatto benissimo il carrozzone che ha messo lei e i suoi partners su un piedistallo,ma e' anche vero che il talento,la capacita' di stare su un palco e di inventarsi qualcosa,ce l'avevano gia' ed e' merce rara sia a X Factor che in generale.Credo sia stata un occasione mancata,perche' vedere finalmente un programma di questo tipo,non fare solo karaoke con aspiranti pop star dalla bella voce,ma avere al suo interno veri musicisti/artisti che si propongono da subito con gli inediti,poteva portare al punto di svolta qualitativo.Che i Melancholia siano fuori,al di la' del crederci troppo derivato dal contesto,e' una sconfitta.
"garguantesca"?
devo dire che il resoconto del venerdi "dell" x-factor è sempre un piacere da leggere; l ironia ci salverà e
l'autore lo sa bene, riportando con i piedi per terra quel "mondo parallelo" la cui porta è destinata a chiudersi a breve, per giudici (per cui è una parentesi piu o meno felice) e concorrenti( che rischiano di esserne risucchiati per non uscirne mai piu). In ogni caso la Musica, che non abita su spotify, sopravviverà al programma anche quest anno, e per il prossimo si vedrà.
Bravo Simone (stefanini) :-)