Tutti i gruppi indipendenti hanno qualcosa da raccontare? Assolutamente no: alcuni per scelta, altri per manifesta incapacità. Ma se si ha la pazienza di scavare tra le scartoffie e arrivare all'essenza di un testo, è facile capire chi appartiene al primo gruppo. Tipo i Mendoza, che escono oggi su V4V con il loro primo singolo. Di più, potrebbero candidarsi a diventare tra i narratori più interessanti di questo anno.
In Sara, questo il titolo del brano, in realtà, più che costruire una vera e propria storia, trasmettono un mood. Un cazzo di fottuto misto fritto di attesa, scazzo, slancio, speranza, volontà, timore e delusione: di una figlia che non nascerà o, in senso più lato, i cui sogni di gloria si sono all'improvviso trasformati in realtà, con il dubbio che un supposto lieto fine sia meno scontato e permanente di ciò che accade nelle favole.
Vi dico la mia e poi pensate la vostra, tra l'una e l'altra godetevi il video di Sara. Evitando di buttare in mezzo i soliti Skiantos, ancora prima degli Idles, sentendola ci sono due possibilità di lettura: la prima è quella di band come i Luminal, quindi testi non-sense votati (spesso) alla provocazione; la seconda è la ben nota via-dei-Verdena, ovvero non è tanto il senso della frase ma il valore musicale delle parole usate; la terza, i Mendoza sono tre esponenti anti-abortisti di Militia Christi, ma questa la vedo assai improbabile.
“I testi visti così potrebbero sembrare raw", dicono i diretti interessati. "In realtà nascondono un cuore tenero: dopotutto siamo bravi ragazzi in cerca di reggae sensation e non chiediamo altro, tanto meno provocare. Principalmente parliamo di relazioni traviate, attitude, cani, insomma, vita normale. Non siamo del tutto fuori di testa. Mettila così: un'insalata partenopea delle prime tue due opzioni”.
Tre
Così, Christian, Gianluca e Matteo o, come si descrivono, “tre ragazzi di Caserta che passano troppo tempo su YouTube a cui piacerebbe distruggere la vostra festa di compleanno, addio al nubilato o bar mitzvah”, preferiscono ancora non dare troppi indizi e quasi si imbarazzano a ipotizzare qualche talento (“Talentuosi sicuramente non lo siamo, e non pensiamo che diventarlo sia un nostro obiettivo!”) musicale.
Vivono placidamente la loro identità di slacker scissi tra divano e televisore, odiando le rockstars e amando la pizza. Identità che prima di loro è stata di gente come Fucked Up, Viagra Boys o, per dire, Nirvana. Le possibilità per creare qualcosa d'interessante ci sono. “Abbiamo un disco, con dieci pezzi velocissimi, fichissimi e muoriamo dalla voglia di farvelo sentire”. Chi sa che il futuro non ci riservi una bella sorpresa.
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L'articolo I Mendoza sono la vostra nuova "insalata di rinforzo" di giorgiomoltisanti è apparso su Rockit.it il 2022-06-17 12:56:00
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