MI AMI 2023: come suona la domenica

Vasco Brondi riaccende Le luci della centrale elettrica, i chitarroni della Bud Spencer Blues Explosion, la grande festa di Cosmo, gli ospiti internazionali e molto altro: il direttore artistico Carlo Pastore racconta la terza giornata del MI AMI Festival, domenica 28 maggio

Contaminare, evolversi, guardarsi indietro e avanti assieme.

È sempre bello tornare, cantavamo (con quel bèllo pronunciato con la “e” chiusa, alla piemontese). Nella giornata in cui Cosmo torna laddove tutto è iniziato – debuttò live al MI AMI 2013, chiuderà il suo Blitz tour con una unica data estiva al MI AMI 2023 – e Vasco Brondi riaccende il progetto Le Luci della Centrale Elettrica dopo cinque anni di standby (performerà tutto Canzoni da spiaggia deturpata), è anche il giorno in cui i Bud Spencer Blues Explosion tornano a seminare il panico dal vivo, ma anche il giorno del primo concerto importante di Federico Dragogna come solista, a presentare il suo gioiello Dove nascere. Qua trovate tutti gli orari

 
 
 
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Esiste una Torino fatta di donne che sanno surfare l’elettronica come Ginevra, e metterci la propria faccia sopra ogni cosa come Levante. C’è un Abe che ha fatto un disco meraviglioso fra Bon Iver e 65 Days Of Static, c’è Alex Fernet che ha imparato la lezione dei Tame Impala e gli sguardi sinuosi di Tony Scorpioni (scopri qua tutti i nostri percorsi di giornata). C’è Arssalendo, uno degli artisti hyperpop più rilevanti d’Italia. Il suo show visuale sarà curato da Bianca Peruzzi, che si occupa anche di Nziria, artista che ha fatto del nomadismo digitale il fulcro della sua poetica. Perché ci sono i napoletani di Napoli, e poi coloro che evocano radici e guardano al mondo.

La domenica è un giorno di festa. La festa la vogliamo fare tutti assieme. È dal 2022 che questo giorno del MI AMI è diventato non più un modo di guardarsi dentro, ma di guardare fuori. Perché la musica non risponde alle regole delle ideologie e del sovranismo, ha un rapporto con l'identità che non passa per forza dalla nazionalità. I livelli raggiunti dalla musica italiana negli ultimi anni la pongono di diritto alla pari con ogni altro stato europeo. Non ci credi? Senti.

È il momento giusto di mischiare le carte, di allargare la prospettiva, di rilanciare la sfida. Dopo aver invitato L'impératrice e Yin Yin, il 2023 è l'anno di Jockstrap, Deki Alem e Ada Oda. Sono tre formazioni imparagonabili. I Jockstrap, inglesi, hanno fatto il miglior disco dell'anno passato (secondo Pitchfork) e sono un'esperienza unica che spazia dal country all'elettronica radicale; il loro live è eclettico, associano l'Italia allo champagne e questo ci fa molto sorridere. I Deki Alem sono invece la miglior nuova formazione europea, no cap. Sono stati votati al primo posto della classifica exchange dell'Eurosonic. Sono due gemelli svedesi di seconda generazione che uniscono il post punk alla drum'n'bass, l'electro al rock. Gli Ada Oda invece hanno un sound early thousand che li riporta a esperienze come CSS, a tutti gli effetti fanno post punk. La cosa bizzarra è che pur venendo dal Belgio cantano in italiano, in ossequio alle lontane origini siciliane della cantante.

E come possiamo definire se non world music le esperienze de Il Mago del Gelato o Addic Ameba, che fanno perno attorno all'afrobeat? Lo stesso approccio inclusivo e onnivoro dei Bud Spencer Blues Explosion di Adriano Viterbini, che ha suonato con Bombino e Rokia Traorè. Senza dimenticare l'Istituto Italiano di Cumbia, che esplora un genere nato in Sudamerica e divenuto globale, che torna al MI AMI dopo l'esordio nel 2017 a presentare il terzo volume della compilation dopo un incredibile tour in Argentina e Uruguay.

MI AMI è un suono che si può cantare in tutte le lingue del mondo.

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L'articolo MI AMI 2023: come suona la domenica di Carlo Pastore è apparso su Rockit.it il 2023-05-19 10:40:00

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