Nel traffico che mi porta al centro di Napoli e nella passeggiata tra la macchina parcheggiata e Ostello Bello, ripenso ai festival nella mia città, ora che è al centro dell'attenzione mediatica e musicale. Sono pochi, come sempre, quel poco tendenzialmente è urban o rap. I locali? Anche quelli, pochi, tragicamente diminuiti. E fa strano (ed è bello) pensare che proprio a Napoli sia atterrata un'emanazione del MI AMI, festival che si porta Milano fin nel nome, rampa di lancio per praticamente chiunque si sia consegnato alla storia della musica italiana recente.
È la seconda tappa del CLUB TOUR di MI AMI presented by Dr. Martens, una grande anteprima dell'evento di fine maggio a Milano (dal 24 al 26), voluto per portare il giro la bella musica nuova per tutta l'Italia e dare sostegno ai live club, polmone di tutta la filiera dei live. A Roma la sera prima era andata alla grande, venerdì 1 marzo si suonerà a Bologna (con Planet Opal, Milanosport e TA GA DA), poi la volta di Torino domenica all'Off Topic e la gran chiusura il 14 marzo, quando sarà Napoli a venire a Milano con i Thru Collected.
Torniamo a questa serata napoletana di un giorno che "non esiste", il 29 febbraio. Non è in un locale "classico", siamo all'Ostello Bello, un ostello – che già ha ospitato Palchi Belli in collaborazione con Rockit negli ultimi due anni – al centro della città, agli ultimi piani di un palazzo vicino alla posta centrale, in un crocevia di macchine e traffico quasi anni '70. Questo posto guarda la città dall'alto: sta diventando sempre più primo palco di tantissime realtà emergenti della musica e della stand up comedy. Mi accorgerò, andando via, che la voce e la musica dal terrazzo, riecheggia come una nuvola mentre tu cammini al livello terreno. Wow.
L'età del pubblico è di giovani e giovanissimi, sintomo di una ipercontemporaneità della line up della serata. Si comincia a "vibare" – neologismo imparato ieri, sentito tra il pubblico – mentre Aaron Rumore mette i dischi accanto al palco, in attesa che a salire sul palco sia la prima band. I Sianlout, formazione a tre con due voci e laptop, hanno già un piccolo seguito che canta a memoria le loro canzoni superelettroniche. Quando è il turno di Visconti, ben più elettrico e piacevolmente sporco nei suoni, annuncia con orgoglio e chiara emozione "È la mia prima data a Napoli, sono contentissimo, oggi ho mangiato la pizza: si, sarà banale ma è un classico". Così com'è un classico il suo rock & roll cantautorale, che non capisci se è una band o un cantautore con un buon chitarrismo e una grande suono alle spalle. Tanto va bene in entrambi i casi.
Appare un coccodrillo di peluche nel pubblico, è una presenza sorridente e che svetta nei profili delle persone davanti al palco, mentre c'è chi, curioso, si avvicina al banchetto del Merch, riceve stickers e spillette in regalo e si impressiona leggendo le line up della storia del MI AMI sulle cartoline delle edizioni passate. Gli Scumma Do Mar, local heroes, giovanissimi e potenti, esaltano il pubblico e anche il coccodrillo di peluche, con grande capacità tecnica e una tenuta live evidentemente figlia di tanta improvvisazione in saletta, che è diventata la loro cifra stilistica.
Terrazza e saletta sono stracolme, c'è chi esce a fumare, c'è un cagnolino che si incuriosisce a guardare il palco attraverso le vetrate, ci sono altri musicisti che si congratulano con i colleghi nella line up, c'è il pubblico che parla dei concerti che ha visto e vuole andare a vedere, sento qui e là parlare delle Thrucofeste, i party dei napoletani Thru Collected che di questo minitour saranno protagonisti dell'ultima data. A chiudere la serata, i Brucherò Nei Pascoli, colpevoli del reato di pogo unito a slogan che il pubblico canta con fare liberatorio a squarciagola. La potenza che una volta faceva "che schifo avere vent'anni" dei Coma Cose, qui la ritrovo nel "Fanculo il rap italiano", intonato dalla folla con la mano alzata.
Ecco, la musica è finita, gli amici se ne vanno, scendo i tre piani dalla terrazza di Ostello alla strada, dal festival milanese alla mia cara vecchia amataodiata tentacolare partenopea. E intanto, sulla testa, nel cielo, una nuvola di parole e chiacchiere, dal terrazzo di Ostello Bello. Forse, si può fare anche qui.
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L'articolo MI AMI CLUB TOUR a Napoli: una nuvola di musica nel cielo di Partenope di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2024-03-01 12:13:00
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