Nel 2020, Bob Dylan pubblicò a sorpresa il singolo I contain multitudes, il cui titolo riportò in voga un celebre verso di Song to myself, mastodontica poesia di Walt Whitman. Una frase che ci è utile per raccontare la musica di Ditonellapiaga. Sarà sabato 25 al MI AMI Festival a Milano, e sarà imperdibile.
Margherita Carducci – così all’anagrafe – è una cantautrice romana di ventisette anni, con all’attivo un EP, un album (e un secondo in uscita), qualche singolo e una partecipazione al Festival di Sanremo, in duetto con Rettore. L’arte del Camouflage (questo il titolo del primo disco), di cui Ditonellapiaga è padrona, fa sì che, all’interno degli stessi lavori, si muova disinvolta tra la canzone d’autore, la dance anni ‘80, la musica latina, l’EDM, l’industrial, il folk e il pop più o meno sperimentale.
Di per sé, il ping pong tra i generi musicali non è nulla di inconsueto. A volte è mosso da un capitalista e alleniano “basta che funzioni”, altre invece da un percorso di evoluzione e crescita personale dell’artista. Le moltitudini di Ditonellapiaga, però, non sono né transitorie né tantomeno una mera ricerca del successo. Al contrario, sono proprio queste moltitudini che ne plasmano l’identità – come anche, per esempio, quelle di Margherita Vicario o di Fulminacci, per intenderci.
Certo, alla base di Ditonellapiaga ci sono degli elementi fondanti e stabili. La voce calda e potente, che devia spesso in falsetto, è riconoscibilissima. Le produzioni dei BBprod prima e di okgiorgio poi sono curate, rarefatte, elettroniche. Soprattutto, i testi delle canzoni sono una narrazione puntuale di quelle che Bojack Horseman chiama loosely-related wacky misadventures. Ovvero, raccontano quelle disavventure della vita tipiche della fine dei vent’anni. Parlano dei quattro jagermeister a fine serata, delle gite al Carrefour Express la notte cercando risposte, dell’asfissia di certe serate nei club – il tutto condito con un pizzico di spleen.
Dentro queste moltitudini, sono nate 5 (+1) canzoni da non perdere.
COME FAI
Come fai, brano contenuto in Camouflage, è una classica ballata di disamore in quattro quarti. La voce inizia sola su un synth, raggiunto da un metronomo prima e da uno shaker poi. Cambiano fiori sul mio copriletto / cambiano quadri ma sopra al soffitto resta sempre il tuo adesivo / che se salto non ci arrivo. Chi è che non empatizza con una wacky misadventure del genere? Mettici poi la voce calda e sinuosa e la produzione mai scontata, che laddove sembra dispiegarsi in un inciso orchestrale rimane sospesa – e tutto quello che ho provato a dire prima è riassunto qua.
PROZAC
Sempre in Camouflage, è racchiuso il pezzo più lisergico della discografia di Ditonellapiaga. La base industrial martellante è interrotta da canti religiosi e da qualche inciso a bpm accelerati alla Charlie XCX. Il testo è futurista, a tratti onomatopeico nel racconto di un momento di astinenza e psichedelia. Questa traccia, nel disco, è collocata subito prima di Come mai – qualora le moltitudini di cui sopra non fossero ancora chiarissime.
DISCO (I LOVE IT)
Finché c’era il Festivalbar, o finché non era ancora arrivata Roma Bangkok a sparigliare le carte del mercato discografico estivo, succedeva che i cantanti facevano i dischi, e sceglievano poi un singolo da estrarre in estate. Oggi non si usa più: il singolo estivo viene quasi sempre rilasciato da solo, al massimo è una scusa per un repack dell’album – ma non è mai un pezzo già edito. Disco (I love it) fu il singolo estivo di Ditonellapiaga del 2022. È un pezzo dance anni ’80, tra synth e riverberi, con un hook che non lascia scampo. Mettimi un disco, disco / che voglia di disco, disco. Se il singolo estivo, negli ultimi anni, è diventato il nome che si dà a quei featuring assurdi bombardati dalle radio, che sembrano più un #adv che un brano, la sua nemesi è la canzone estiva. Un brano uptempo, felice, colonna sonora dei viaggi in macchina e degli ombrelloni Algida nelle riviere – e questo pezzo appartiene proprio qua.
FOSSI COME TE
Primo singolo rilasciato in vista di FLASH, il secondo disco in studio, Fossi come te per la prima volta vede Ditonellapiaga abbandonare la produzione dei BBprod, e collaborare con okgiorgio e BRAIL. Brano rarefatto, malinconico, con un arrangiamento che parte alla chitarra e cresce commovente e mai incalzante. Fossi come te ti direi che è bello / togliere le reti prima di ogni salto / e smettere di credere che non esiste il lieto fine. Una laica preghiera che svela un inedito lato introspettivo e lo-fi dell’artista.
TU CON ME HAI CHIUSO
L’ultimo singolo rilasciato prima di FLASH è uno statement forte, un non ritorno. Il rullante tiene il tempo di quattro quarti nell’inciso, in un pezzo scritto per necessità di mettere un punto. Nella copertina del singolo l’artista è vestita da sposa, con una corona in testa, il rossetto rosso acceso e un’espressione dilaniata. Un capolinea, una porta chiusa – che però, come insegna un noto proverbio, preannuncia l’inizio di qualcosa di più grande.
PER UN'ORA D'AMORE
Quando siete felici, fateci caso – indica la saggezza popolare. Quando trovate una cover ben eseguita nell’era della sovraesposizione alle cover a causa dei talent show, fateci caso – mi permetto di riscrivere io. I BBprod hanno dato vita a una piccola magia, creando una base lounge, su cui il celebre brano dei Matia Bazar diventa la colonna sonora perfetta per un aperitivo al tramonto. L’atmosfera inizialmente cupa si schiarisce man mano che le strofe incedono, e il risultato finale è un pezzo che non ha nulla da invidiare a gente come KAASI o i Two, Another. Sarà l’estate che è ormai alle porte, ma fosse per me, sarebbe illegale ascoltare questa cover senza una caipirinha in mano in un beach club.
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L'articolo Le migliori canzoni di Ditonellapiaga di Filippo Colombo è apparso su Rockit.it il 2024-05-07 10:02:00
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