Settembre 1989: esce "Prospettive fiabesche di macchine rare", del futurista Fortunato Depero. È il primo degli oltre cinquecento libretti Millelire pubblicati da Stampa Alternativa, un’idea di Marcello Baraghini che andrà incontro a un successo strepitoso (più di 22 milioni di copie vendute) e metterà a soqquadro un’editoria ridotta all’angolo da una cronica mancanza di idee e di coraggio. In questi trent’anni, i Millelire hanno avuto un particolare occhio di riguardo per la musica e i musicisti italiani, come dimostrano i dieci libretti allineati nella seguente playlist.
PAOLA PALLOTTINO – TRENTANOVE CANZONI
Uno dei primi Millelire, uscito alla fine del 1989. Tra le trentanove canzoni contenute nel libretto, non poteva mancare “Gesù Bambino” (meglio conosciuta come “4/3/1943”), che Paola Pallottino scrisse per Lucio Dalla, qui riportata nella stesura originale, ovvero senza censura. Presenti anche alcuni testi poi utilizzati da Angelo Branduardi, Rosalino Cellammare (non ancora Ron) e dallo stesso Dalla (“Annabellanna”). Alcuni di essi sono rimasti inediti.
IVANO FOSSATI – IL GIULLARE
Un racconto breve di Ivano Fossati, che potremmo definire distopico. La società si sta sfaldando, il caos impera. Alberto, uomo di teatro, reagisce cancellando il proprio nome dalla banca dati nella quale sono schedati gli artisti. Alberto non sa chi prenderà il potere, il gesto servirà a impedire che la sua arte venga codificata se non strumentalizzata. Il cantautore genovese paragonerà questo suo racconto a una canzone mai scritta.
GIANCARLO ONORATO – L’OFFICINA DEI GEMITI
Libretto edito in contemporanea con “Questo soave sabba”, canto del cigno degli Underground Life, gruppo del quale Giancarlo Onorato era front-man. Una storia che abbraccia amore, bellezza e dolore, arricchita dalle tavole disegnate dallo stesso Onorato.
ALESSANDRA MELE, PIERO SANSÒ – RAPPITALIA
Alessandro Mele e Piero Sansò guidano il lettore attraverso un viaggio tra la giovane (siamo nel 1993) realtà delle posse. Rap e ragamuffin a manetta, con lo sguardo puntato sul sud dello Stivale (Salentu, sule, mare e ientu…). Con interventi, tra i tanti, di Onda Rossa Posse, Assalti Frontali, 99 Posse, Sa Razza, Sud Sound System, Nuovi Briganti.
ALBERTO SELVAGGI – MODUGNO, UNA BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA
Il libello di Alberto Selvaggi si incarica di rendere noti i lati più nascosti di Domenico Modugno. Un monumento della canzone italiana oltre a un tombeur de femmes senza scrupoli, temuto da mariti e fidanzati di Polignano a Mare, la città di origine di Mr. Volare. Una città che lo ha amato fino a un certo punto, che non gli ha mai perdonato la scelta, sia pur artistica, di spacciarsi per siciliano.
JIMMY VILLOTTI – STOCCATE DRIN DRIN
Eminenza grigia del jazz italiano e non solo (ha prodotto anche un disco degli Skiantos, per dire), Jimmy Villotti è un chitarrista coi fiocchi, particolarmente amato da Paolo Conte, che gli ha anche dedicato una canzone (“Jimmy ballando”). In “Stoccate drin drin”, Villotti sfoga la sua vis poetica e narrativa con un serie di brevi e fulminanti appunti. Introducono Gerardo Segarelli, Francesco Guccini e il già citato Conte.
ENRICO BARALDI – CIAO AMORE CIAO
Le frasi d’amore più belle tratte dalle canzoni italiane scelte dallo psichiatra Enrico Baraldi. Tra queste righe c’è di tutto un po’: da Fabrizio De Andrè a Gigliola Cinquetti, passando per Claudio Lolli e Toto Cutugno. Ma per fortuna, anche in questo caso, l’amore vince sull’invidia e sull’odio.
OMAR PREDRINI – ACQUA D’AMORE AI FIORI GIALLI
Ex leader dei Timoria, Omar Pedrini si dà alla poesia (e agli haiku) con buoni risultati, disseminando tra i suoi versi una buona dose di ironia. Opera impreziosita dai disegni di un ispirato Matteo Guarnaccia. In quarta di copertina due (falsi) interventi di Luigi Veronelli e Alberto Bevilacqua.
LES ANARCHISTES – LA MUSICA NELLE STRADE!
Libretto allegato all’omonimo album dei Les Anarchistes, uscito nel 2005, pensato come supporto al disco ma anche come itinerario musicale tra luoghi della biopolitica. Ovvero “in quei luoghi che sono il cuore pulsante e sanguinante dell’epoca moderna”.
SERGIO ENDRIGO – L’ALLEGRO ENDRIGO
Franco Migliacci, tra le pagine dell’introduzione di “L’allegro Endrigo”, racconta di come fosse stereotipata l’immagine triste e malinconica del cantautore di Pola. A sostegno delle parole di Migliacci, ecco raccolte le divertenti barzellette che Sergio Endrigo amava raccontare in compagnia degli amici, tra un brindisi e l’altro.
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L'articolo 30 anni di Millelire: i migliori libretti musicali di Stampa Alternativa di Giuseppe Catani è apparso su Rockit.it il 2019-09-24 09:46:00
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