"Stanotte pensavo che il tempo può andare anche a molla, caricarsi di pensieri, immagini, sensazioni, allucinazioni... e poi all'improvviso scattare e lanciare tutto in giro e poi di nuovo, clic clic, si ricarica e sdeng! Riparte tutto. In questo anno, nel quale sono stato con la scomparsa di Mirko, non ho mai sentito il vuoto, ma sempre questa molla in continua ricarica e rilascio e ho scoperto quanto l'affetto, che Mirko aveva con cura inconsapevole e naturalissima sparpagliato in giro, abbia strutturato una vera e propria comunità di uomini e donne, che non si rassegna alla perdita e afferra i polpacci della vita per farla zampettare e cantare. E non ho più paura della malinconia".
Vittorio Ondedei / Ruben Camillas
Il 14 aprile del 2020, per noi che di musica ci viviamo non solo materialmente, la morte per covid di Mirko Bertuccioli cioè Zagor Camillas, ci ha colpito in una maniera che neanche potevamo immaginare. Ricordo come fosse ora i messaggi in redazione e poi quelli all'esterno, gli sguardi, il dolore come quando scompare uno di famiglia. Ne stavo parlando pochi minuti fa con Vittorio, che con Mirko era il co-fondatore de I Camillas e che ci ha voluto regalare il pensiero qui sopra. Stavamo contando tutti i tributi che sono stati fatti a Mirko. Mi è venuto da dire quanto un fatto tragico abbia generato un sacco di cose belle quest'anno e lui mi ha risposto: "Perché Mirko fa succedere le cose". Verità.
Il 2020 ha fatto schifo da così tanti punti di vista da non sapere quale sia il primo, ma ci ha anche stretto agli affetti, e Mirko (consapevole o meno) era uno di questi, per tutti quelli che hanno abitato la scena. Citarmi fa un po' stronzo e ne sono al corrente, ma l'anno scorso ho scritto un pezzo dal titolo Ciao Mirko, chi fa star bene non dovrebbe morire mai, e ad oggi non riesco a trovare parole più adatte per descrivere questa perdita. Fortuna che nel mondo musicale e non solo, in molti hanno omaggiato la sua figura in maniera ben migliore di me. Ci sono stati talmente tanti pensieri verso Mirko che mi sono fatto aiutare proprio da Vittorio per venirne a capo, se ne abbiamo dimenticato qualcuno ci corigerete.
Partiamo dalla fine: sulla pagina Facebook La leggenda di Zagor, è uscito poche ore fa un trailer misterioso, che somiglia a quello di un documentario su Zagor Camillas, ma ancora non ne sappiamo niente e Vittorio fa il vago, quindi non resta che attendere novità. Di sicuro, quando Mirko alla fine dice "Italiani, brava gente, siate più leggeri", sale un gran groppo alla gola.
Due sono i libri usciti sui (o dei) Camillas in quest'anno, entrambi per People Edizioni: La storia della musica del futuro, scritto anche da Mirko e pubblicato nel 2020, un saggio/romanzo psichedelico che descrive con dovizia di particolari esattamente cosa dice il titolo, e I Camillas, che storia, scritto da Vittorio Ondedei e uscito nel 2021, in cui descrive il "disequilibrio tranquillo" in cui la band ha prosperato per la sua carriera, insieme a tante storie dolci e feroci.
"La storia de I Camillas, io lo so, è un cestino di giunchiglie, solido e leggero assieme. Ma i rametti non si intrecciano da soli. Ci vogliono mani appassionate, che afferrino i bastoncini flessibili, li torcano, li facciano passare sopra e poi sotto e poi ancora sopra. Tesi, si sosterranno a vicenda e nel cesto ci mettiamo quello che vogliamo, banane o bambini o bulloni", scrive Vittorio presentando il libro.
A Lugano, il 17 e 18 luglio 2020 si è tenuto il concerto La gioia delle infradito, con Calcutta, Duo bucolico, Alessandro Fiori, Pop X, Auroro Borealo e altri, insieme a I Camillas per omaggiare Mirko. A giugno 2021 invece uscirà il doppio album Luccichini dappertutto, la registrazione del live del 22 agosto 2020 in cui sono intervenuti Lo Stato Sociale, Bluebeaters, Calcutta, Pop X, Maria Antonietta, Auroro Borealo, Colombre, Giacomo Laser e Brace, insieme a I Camillas, per cantare insieme le canzoni della band e commemorare la memoria di Mirko. Qui sotto, potete rivedere il concerto per intero.
Lo Stato Sociale, durante il concerto in streaming del Primo Maggio 2020, aveva suonato La canzone del pane in sua memoria.
La canzone del pane, in versione punk rock, era stata suonata anche dai musicisti della scena di Pesaro, che volevano salutare così uno dei loro appartenenti più celebri e influenti. Quest'ultima accezione, da ritenersi solo in senso buono.
La stessa scena pesarese è contenuta in un doppio album dedicato alla memoria di Mirko e Guagno, batterista dei Brothers in Law (che con i Soviet Soviet e i Be Forest rappresentavano le punte di diamante della new wave pesarese), anch'egli scomparso nel febbraio 2020. Una compilation con l'artwork di Alessandro Baronciani che riassume perfettamente la provincia e la sua potenza.
Nel 2020, i Camillas hanno anche pubblicato nuova musica rimasta nel cassetto: il singolo La scuola tedesca feat. Flavio Giurato (scritta originariamente nel 2014) è diventata la nostra canzone dell'anno, perfetta per descrivere un anno di perdite, ma anche per rinnovare la passione e la coerenza che Mirko ha messo nella sua storia musicale, perché nemmeno le classifiche sono solo una questione di sette note e di come intrecciarle tra loro.
Per finire, ma chissà poi quanti altri omaggi a Mirko ci sono stati, anche Bugo gli ha dedicato il suo album post sanremese, la riedizione di Bugatti Cristian. Perché Mirko sembrava fosse un amico anche di chi non lo conosceva, rappresentava il volto puro della scena, la passione, l'ironia, era la persona dalla cui bocca poteva uscire la cosa che ti faceva più ridere o più pensare del mondo. Per quanto suoni ridondante, retorico e spesso falso dire "ci manca" quando un artista ci lascia, qui la cosa non potrebbe essere più sincera: di Mirko Bertuccioli ne nasce uno ogni tanto tanto, e di questi tempi ne avremmo un gran bisogno.
«Non ci saranno più I Camillas, vero?».
Sì. È vero. La loro storia, fatta di giorni che scorrono, fatti di ore e minuti e momenti, di cose che accadono, di scelte, parole, suoni... tante cose che si accumulano e cambiano nel momento stesso in cui succedono, ecco, questa storia non può esserci più. I Camillas hanno sempre cercato di stare nella realtà, comunque essa fosse. E la realtà, con i suoi modi netti, spesso inconcepibili e dolorosi, ha posto fine a questa storia, senza però distruggerne la fertilità e l’energia positiva. La scomparsa di Zagor Camillas è una lama sottile, infilzata a fondo, ma il cui manico continua a luccicare, a riflettere il mondo ed illuminarlo. E quindi, care mie storie, continuate ad essere quello che siete, correte via e ditelo a tutte e tutti cosa sono stati I Camillas e cosa continuano ad essere!
(Vittorio Ondedei, I Camillas, che storia)
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L'articolo Un anno senza Mirko di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-04-14 10:03:00
COMMENTI (1)
Segnalo un pezzo che a me pare essere un omaggio indiretto ai Camillas ed a Mirko. "Il matto della posta" de i Turbetto. Che' poi, da Pesaro a San Marino sono 48 minuti di macchina...
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