Mirko Boscolo meets Michel Petrucciani

"Più si avvicinava, più mi abbassavo: senza rendermi conto, ero sdraiato a pelle di leopardo sulla moquette". Mirko Boscolo racconta così la genesi di questo scatto a uno dei più grandi pianisti jazz della storia: ecco cosa c'è dietro

© Mirko Boscolo
© Mirko Boscolo - © Mirko Boscolo
31/03/2025 - 09:43 Scritto da Giulia Callino

Dentro ai tuoi occhi è la rubrica di Rockit che propone uno scatto dei maggiori fotografi della musica italiana, raccontato dalla prospettiva dell'autore. Oggi ad aprire i propri archivi è Mirko Boscolo, che ha scelto uno scatto al grande pianista jazz Michel Petrucciani.

L'Aia, 1984

Den Haag, North Sea Jazz Festival al Palazzo dei Congressi: in quattro giorni, dalle 16 alle 2 di notte suonano duemila musicisti distribuiti in 12 differenti location. Per chi ama il jazz, immaginate di dover scegliere tra Miles Davis, Blues Brothers Band, Jaco Pastorius, Dizzy Gillespie, Count Basie Orchestra, Pat Metheny, Bobby McFerrin e altri gruppi di questo calibro, che suonano contemporaneamente su dodici palchi nello stesso complesso. Pazzesco!

Paul Hackett, il patron del festival, dice di voler provocare un’overdose di jazz agli olandesi. Proprio in questo festival trovo tanta ispirazione e, a volte, anche qualche sorpresa inaspettata.

Una volta, per esempio, mi trovavo all'Hotel Bel Air: alloggiavano tutti lì e la reception era un via vai continuo di musicisti, un luogo privilegiato per scattare qualche ritratto. Vedo venire verso di me Michel Petrucciani: lo vedo per la prima volta, imbraccio la mia fida compagna di tante avventure e comincio ad inquadrare da lontano, ma era così piccino che non volevo “schiacciarlo” con una ripresa dall'alto. Mentre si avvicina, mi abbasso per riprenderlo da sotto e dare alla foto un po’ di slancio, ma era impossibile. Più si avvicinava, più mi abbassavo, fino ad averlo davanti a me: senza rendermi conto, ero sdraiato a “pelle di leopardo” sulla moquette. Mi ha guardato strano e poi si è messo a ridere come un matto, per niente turbato, mentre sono stato io a sentirmi in imbarazzo.

Amo questo scatto perché mi ricorda quell’episodio. Questa storia, insieme a tante altre, si trova nel mio libro “La Fotografia, il Jazz e Mario”, pubblicato da poco da Red Records.

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L'articolo Mirko Boscolo meets Michel Petrucciani di Giulia Callino è apparso su Rockit.it il 2025-03-31 09:43:00

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