Con Tremante, Smarrito di Oberdan si apre il sipario su Mixopera Vol.2, l’EP che reinterpreta in chiave contemporanea alcune pagine operistiche di Gaetano Donizetti. Il primo di cinque brani che raccontano "un approccio contemporaneo alla musica operistica e al mondo del compositore bergamasco", spiegano Stefano Protopapa e Pierpaolo Moschino di FLUIDOSTUDIO, etichetta milanese alla direzione artistica del progetto. Che ha l’obiettivo, continuano: "Di avvicinare il pubblico più giovane alla musica classica, ma in chiave 'clubbing'". Seguendo una strada elettronica, sperimentale e molto affascinante.
Mixopera comincia con l’edizione 2021 del festival Donizetti Opera organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, in programma quest’anno dal 18 novembre al 4 dicembre nella città natale del compositore. "In un luogo eccezionale nel centro della città (proprio di fronte al Teatro che ospita il festival), il 29 novembre celebreremo il compleanno di Gaetano con una festa speciale", anticipano i ragazzi di FLUIDOSTUDIO.
Sarà la presentazione di Mixopera Vol.2: un grande evento (in una location segreta da annunciare) con djset, performance live, le esibizioni delle drag queer del cast di Drama (il noto queer cabaret nazionale). E, ovviamente, la partecipazione di alcun* artist* coinvolt* nell'album, che porteranno live le loro reinterpretazioni delle opere di Donizetti: Tremante, Smarrito di Oberdan; La favorite (Ballabile Remix) di Hey Cabrera!; Dispersion di David Blank; Pusher&Stylist di Moscowa SUI Muri e L’aio nell’imbarazzo (Overture Remix) di Playgirls from Caracas.
Tratto da Chiara e Serafina di Donizetti, quello di Oberdan è il primo brano della compilation di FLUIDOSTUDIO: "Inizialmente non conoscevo quest'opera, mi è stata suggerita dai ragazzi dell’etichetta e appena ho approfondito mi è sembrata molto intrigante", afferma Leonardo Antinori in arte Oberdan (polistrumentista classe ’95 pesarese, ex Gastone).
E continua: "L'ho interpretata come un'aggrovigliata e assurda storia di un amore impossibile", che si rifà all’intreccio narrativo di Donizetti: l’amore di Serafina per Don Ramiro ostacolato da Don Fernando; e la sparizione di Don Alvaro che, catturato dai pirati, è stato fatto apparire come un traditore, ritornato in patria dopo 10 anni di schiavitù. “Tutti questi elementi mi hanno fatto riflettere. Ho provato a empatizzare con una persona sola, prigioniera su una barca (come Don Alvaro) col mare in tempesta, lontano da una persona amata”, commenta Oberdan.
Ma anche a decifrare, attraverso la musica, come spesso siano necessarie tanta pazienza, perseveranza e fede affinché una cosa si realizzi nella maniera più corretta, dice: "Il modo migliore per uscire vivi dalle tempeste è nascondersi in una grotta o qualcosa di ben riparato e aspettare un po' di tempo, che tanto la tormenta poi passa e si può uscire di nuovo a fare il bagno".
Tra il frastuono delle batterie, i bassi e i beat à la Gigi Dag (il nome-bozza del brano non a caso era proprio questo, ndr) la voce tremante e smarrita di Oberdan prova a illuminare sensazioni ed emozioni della sua vita personale, "quando non si conosce bene sé stessi o gli altri e il rischio è prendere delle decisioni che ci disorientano ulteriormente", commenta.
Sensazioni ed emozioni miste e ispirate alla storia raccontata da Donizetti nell’opera Chiara e Serafina, andata in scena per la prima (e unica volta) nel 1822. L’esito non fu trionfale e all’epoca non si usava riproporre successivamente titoli già rappresentati (se non quelli di enorme successo). Così di quell’opera in questi duecento anni si sono perse le tracce. Nessuna messa in scena, nessuna registrazione moderna. Fino ad oggi, con il brano scelto da Oberdan: un lavoro che ha il merito di proporre, anche a un nuovo pubblico, questa riscoperta “originale” in una chiave di lettura ultracontemporanea.
Com’è lo scopo complessivo del progetto Mixopera: svelare, attraverso le nuove composizioni, il lato più attuale e avanguardista di Gaetano Donizetti, artista dall’attitudine "rock" molto vicino alla nostra sensibilità e al nostro mondo. Cui i ragazzi e le ragazze di FLUIDOSTUDIO si sono affezionat* parecchio in questi due anni, tanto da organizzare la sua festa di compleanno, come abbiamo visto, il 29 novembre per presentare il tape. E a immaginare un Volume 3 ispirato ancora a lui, per continuare a indagare sulle sue numerose opere: "Ci siamo avvicinati tantissimo alla storia e all'opera di Donizetti tanto da arrivare a chiamarlo semplicemente Gaetano, tra di noi", sorridono Protopapa e Pierpaolo Moschino.
"A differenza di Mixopera Vol.1 quest'anno abbiamo reso il progetto più ambizioso, proponendo agli artisti e alle artiste coinvolt* anche brani originali, e non solo remix come è successo, invece, lo scorso anno”, aggiungono. Sono nati, così, il brano dei Moscowa SUI Muri, Pusher&Stylist: una fantomatica notte di follie e festa proprio con un redivivo Gaetano Donizetti; o il brano di David Blank, Dispersion: ispirato a uno dei momenti più cupi di Donizetti, Lucia di Lammermoor.
Mixopera è un lavoro collettivo affidato ad artisti e contemporanei che vuole accorciare le distanze con la musica classica attraverso la reinterpretazione e la fruizione di alcune delle opere di un grande compositore italiano. Con il desiderio di far rivivere il mondo del club e di assimilarlo a quello del teatro di una volta: "Un tempo luogo unico di convivialità, condivisione e militanza", ci salutano i ragazzi di FLUIDOSTUDIO.
Appuntamento al 17 novembre (per ascoltare Mixopera Vol.2 su tutte le piattaforme) e al 29 novembre durante il festival Donizetti Opera a Bergamo. Per festeggiare assieme il compleanno di Gaetano e ballare sulle sue opere. Sotto cassa e a occhi chiusi. Tremant*, smarrit* o chissà.
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L'articolo Mixopera Vol. 2: Donizetti goes to club di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2022-11-04 16:45:00
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