Ci siamo fatti una domanda molto semplice: perché non dare spazio alle cassettine, ai cd fatti in casa, alle pennette piene di mp3 che ascoltano i musicisti in furgone, durante gli spostamenti del tour? Tutte le playlist di questa nuova rubrica sono curate personalmente dagli artisti in questione. Ventunesima puntata del nostro viaggio nella musica ascoltata dalle band in tour. È il turno dei Plastic Made Sofa.
Pink Floyd - "Atom Heart Mother" (1970)
È tardi quella sera di agosto, nel 2011, quando imbocchiamo il tratto finale della Salerno-Reggio Calabria. La discesa verso il mare è costellata di angusti tunnel dalle luci arancioni, la cui intermittenza sembra staccare la testa del guidatore dal resto del corpo. Le prime note del pezzo si colorano dei bagliori della segnaletica stradale impazzita. La sensazione di essere in un altro mondo prende il sopravvento sulla decadente realtà autostradale. Un'esperienza lunga quarant'anni rimasta intatta come una reliquia sotto una teca di vetro.
The Drums - "Let's go surfin" (2009)
È il 2010, siamo in California a bordo di un Mercedes che sfreccia lungo la costa L.A.- San Diego con più cavalli che kg di carico. Stiamo tornando a casa a Venice Beach quando il pezzo in questione incendia un pogo selvaggio tra i sedili posteriori del furgone. Siamo felici e il sacchetto di carta che copre l'etichetta del bourbon nasconde la quantità di euforia che già abbiamo consumato strada facendo. La festa è tipicamente un "Van-Party", un format di nostra invenzione, dove si brinda duro senza esclusione di colpi. Purtroppo i nostri festeggiamenti si interrompono brutalmente ad un posto di blocco in periferia, dove una volante si si insospettisce e, pur non fermandoci, ci segue fino a casa. Alla domanda dell'agente (che nessuno di noi capisce) rispondiamo "Plastic Made Sofa! (probably?) the best band in the world." Gli allunghiamo una copia del nostro "Charlie's Bondage Club" ed un sorriso. Lui fa il bravo e se ne torna sull'automobilina nera e bianca, e noi ce la tiriamo per come l'abbiamo scampata, in grande stile.
Led Zeppelin - "When the Levee breaks" (1971)
È una domenica pomeriggo di giugno 2014 quando stiamo percorrendo l'A4 in direzione Milano: oggi si suona al MI AMI! Simone monopolizza con violenza l'autoradio e impone Led Zeppelin “When the levee breaks”. Siamo all'ingresso del Magnolia, a due ore dalla "tentata presa della collinetta". Normalmente i Led Zeppelin non riscuotono grande successo sul nostro furgone, ma per quella volta abbiamo fatto un'eccezione. Volume a chiodo e braccio fuori dal finestrino. Come berretti verdi con gli auricolari prima di paracadutarsi nella giungla. Tutti carichi per l'assalto.
Queen - "Bohemian Rapsody" (1975)
Stasera suoniamo all'Arci Ohibò di Milano, fa freddo, è marzo e ho circa 39 di febbre. Mi trascino da tutta la settimana. Ricordo un bellissimo pianoforte a muro sul bordo palco. Poco prima del check, Mattia inizia a suonarlo. Sento qualche nota, riconosco il pezzo, Bohemian Rapsody, resuscito. Riemergendo dal backstage attacco la chitarra e accenno il solo di Brian May incrociando lo sguardo severo del tecnico che sta allestendo il palco (cazzo ero sicuro di saperlo!) Per fortuna la nostra esibizione è riuscita molto meglio di quanto mi sia riuscito quel solo febbricitante.
Renato Carosone - "Caravan Petrol " (1958)
Siamo sulla Roma-Napoli, pomeriggio assolato, con la faccia nelle mozzarelle acquistate al nostro mozzarellaio di fiducia a Orte. Dai finestrini entra aria di fuoco e di asfalto. Non c'è niente di meglio di un po' di ironia per attutire la differenza climatica Milano - Messina, credeteci. Se vi capita fermatevi.
NOFX - "Linoleum" (1994)
Siamo in uno dei nostri viaggi della fortuna, di ritorno dalla Calabria. Alle spalle lasciamo una tempesta di piccoli ricordi in fuga dalle spiagge, dai palchi e dalle facce delle persone che sotto il palco (ancora non ci spieghiamo come) cantavano le nostre canzoni. Approdiamo in Toscana verso le sette del mattino, abbiamo viaggiato tutta la notte. Fede sta guidando, mentre Mattia e Charlie (cosa ci faceva Charlie con noi?!?) lottano con il peso delle proprie palpebre. In un attimo le casse della multipla su cui stavamo viaggiando cominciano a vibrare, mettendo a repentaglio la salute dei coni. Sono i NOFX che bussano impetuosamente ai nostri timpani, regalandoci le energie per arrivare sulla prima lingua di sabbia, dove ci addormentiamo fino al brusco risveglio tra bambini ululanti e commenti poco gentili.
Temples - "Mesmerize" (2014)
Stiamo salendo alle pendici del Gran Sasso, provincia di Pescara. Al "Rock your Head" ci aspettano da diverse ore per soundcheck, siamo nettamente in ritardo. Il suono che accompagna la nostra ascesa è bianco di nuvole che si fanno sempre più fitte, mentre la temperatura scende. Non sappiamo dirvi come sia successo esattamente, ma in quel momento abbiamo ascoltato tutti la stessa canzone, anche se nell'autoradio non stava suonando niente.
Tyler the Creator - "Yonkers" (2011)
Siamo a Civitavecchia. Abbiamo finito di suonare da poco, un ragazzo ci ha dato appuntamento qualche chilometro più a sud sulla costa, dove a sua detta esiste un locale ottimo per trascorrere il resto della serata. Di fronte alle serrande chiuse, condita dalla nostra visibile delusione, questa canzone ha cominciato a suonare. Se non fosse stato per questo pezzo non avremmo mai vissuto l'avventura che ne è seguita, che ci guardiamo bene dal raccontarvi.
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L'articolo Mixtape Furgone #21: Plastic Made Sofa di Simone Stefanini e Alice Tiezzi è apparso su Rockit.it il 2014-09-23 11:25:00
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