È morto all'età di 66 anni Ernesto Assante, uno dei giornalisti musicali più famosi del nostro Paese, capace di cambiare il linguaggio del giornalismo in questo settore con i suoi articoli su Repubblcia e traghettarlo verso l'epoca contemporanea (con attenzione al mondo del digitale).
Era nato a Napoli nel 1958, aveva iniziato la carriera al Manifesto ed era passato nel 1979 a Repubblica, testata per cui ha sempre lavorato, fino a diventare la prima firma in ambito musicale assieme al "socio" Gino Castaldo, quasi un duo creativo. Assante ha scritto di migliaia di dischi e concerti, raccontato fenomeni artistici e grandi interpreti, intervistato leggende della musica.
Al contempo ha avuto una lunga carriera radiofonica, con il debutto nel 1975 a Roma International Sound, poi varie collaborazioni in Rai: “La civiltà dello spettacolo”, “Un certo discorso”, “Pomeriggio musicale”, “Stereonotte”. Insieme a Gino Castaldo, dal 2010 al 2017, ha condotto su Radio Capital il programma "Playlist".
In tv, sin dagli anni 80, è stato consulente musicale per Domenica In, Orecchiocchio e Doc, più di recente “L'importante è avere un piano” (con Stefano Bollani), “Una storia da cantare” (con Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero) e “Ci vuole un fiore” (con Francesco Gabbani e Francesca Fialdini).
Ha scritto numerosi libri su grandi della musica e i cambiamenti nei generli musicali. Tra i giganti raccontati da lui, e molto amati, Bruce Springsteen, Lucio Dalla, Lucio Battisti.
Qua un bel ricordo sulla sua Repubblica.
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L'articolo È morto Ernesto Assante, firma di Repubblica: ha cambiato il giornalismo musicale di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-02-26 22:42:00
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