La montagna suonerà come mai ha fatto prima

Qualche tempo fa vi avevamo raccontato la storia di Dave Cocks, del suo basso che sapeva di rocce e libertà. Sabato 25 giugno sopra Domodossola, tra le sue cime, echeggerà di nuovo per il Mountain Sound Festival

Immagine quasi in tempo reale dell'Alpe Lusentino dalla webcam di Domobianca Ski
Immagine quasi in tempo reale dell'Alpe Lusentino dalla webcam di Domobianca Ski

La montagna sta sempre lì. Era lì 2 milioni di anni fa, anzi probabilmente pure di più ma vai a fidarti di Google. C'era di sicuro 2mila anni fa, mentre l'uomo iniziava a conteggiare il suo tempo sulla Terra in una certa maniera. C'era due anni fa, quando mi chiusi in una stanza con me stesso per scrivere uno dei pezzi più dolorosi che mi siano capitati, che iniziava proprio così.

È ancora lì, ne sono certo perchè questa volta ci sono anch'io qui con lei. Due anni più vecchio, più stanco, più maltrattato dalla vita, con due anni di gioie e legnate sul groppone. Ma nemmeno il Covid – che ultimamente ha deciso di comprimere tutti i momenti apicali di questi miei anni venti – può impedirmi di vedere il suo verde brillare, respirare la sua aria che sa di esistenza, essere felice per il solo fatto che a pochi passi da me esistano simili enormi monumenti alla libertà.

E poi la montagna suona. Lo sapeva bene Dave Cocks, ex bassista dei Piatcions e dei Throw Down Bones, che nelle corde del suo strumento faceva riecheggiare ogni pietra, ogni corteccia, ogni volto, ogni goccia, raggio di sole e atomo di questo luogo che sta nell'anima prima ancora che su una carta geografica. La montagna suonerà più forte che prima il 25 giugno, quando saranno passati tre anni dall'ultima nota di Dave. 

 
 
 
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Sono stati tre anni impossibili. Di impegni rinviati, promesse mancate con sé stessi e gli altri, logoramenti e ritrovamenti. L'idea di fare un evento per Dave, che facesse vivere per sempre il suo amore per la musica e per questa terra, era venuta naturale sin da subito. Da queste parti, la Val d'Ossola, siamo cresciuti con eventi dedicati ad amici musicisti che non ci sono più, dalle varie edizioni del festival dedicato a Bando fino a Facciamo rumore in memoria di Giò, una piccola (e rumorosa) istituzione dalle parti del Lago Maggiore. 

C'era la scintilla, c'erano le motivazioni e il cuore. Non c'erano i soldi, ma quello manco servirebbe dirlo. Mancavano un bel po' di competenze e abilità organizzative. Ciò ha comportato qualche scazzo, cambio di location, tanti inevitabili e affatto utili "cosa avrebbe fatto" e "cosa avrebbe voluto", pure uno spintone da sbronzi. Ordinaria amministrazione. Quella che proprio non si poteva prevedere (a meno di non essere Bill Gates) era una pandemia globale.

Che ci ha ricacciato in gola quella voglia – ma in questo caso sarebbe meglio dire necessità – di celebrare, assieme a un sacco di altre cose cui non vorremmo rinunciare mai più. Ora, in Ossola, come dappertutto, è il momento di riprendere tutto ciò che si era dovuto interrompere, o che non si è mai potuto cominciare. Sabato sarà così la prima edizione del Mountain Sound Festival.

Sarà all'Alpe Lusentino, sopra Domodossola, un posto dove molti tra noi sono cresciuti e dove qualcuno ha perso ciò che di più caro aveva. Una giornata di musica acidissima e di ricordi dolcissimi. Con diversi dj ed artisti a esibirsi a oltre mille metri di altitudine. Una line up scelta in base all'attitudine più che alle sonorità: metal, elettronica e poi psichedelia e shoegaze (generi con cui Dave negli ultimi si è affermato a livello internazionale) si fonderanno, tutto sarà decisamente underground.

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Qualche nome? Prima i local heroes, i Bad Coburns e i Muschio, instrumental trio lacustre che da 11 anni regge la scena. Poi il suono internazionale di Dreamweapon, ex bassista portoghese che ha creato una miscela di suoni minimalisti e allucinanti, e gli YOBS (da Liverpool, mica UK), un gruppo di delinquenti capitanato dall'ex-Suicide Party/Electra CMPLX/Weird Sex Joey Ackland. E ancora, fighissimi, The Gluts, una band tra psiche e post-punk di base a Milano, che a ottobre ha pubblicato il suo ultimo lavoro Ungrateful Heart per Fuzz Club Record. 

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E ancora Bienoise aka Alberto Ricca, compositore e musicista (anche lui con vista Lago) da anni tra i più affascinanti speminentatori sonori in circolazione. Infine saranno sul palco del Mountain Sound Festival i Throw Down Bones, la band di Dave, il cui percorso riprende dopo tre anni di silenzio con il socio Fra, Marion Andrau e Raph Mura.

Non sarà affatto semplice emotivamente, ma dopo ogni resistenza deve arrivare un giorno della liberazione. Siete tutti invitati. La montagna ci sarà, a darvi il benvenuto, a suonare più forte che mai. 

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L'articolo La montagna suonerà come mai ha fatto prima di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2022-06-20 16:39:00

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