Ogni volta che Murubutu esce con un nuovo disco è inevitabile trovarsi quasi sopraffatti dalla quantità di storie, curiosità, rivelazioni, aneddoti e opere in cui ci si trova di colpo a entrare in contatto ascoltandolo. Un discorso che per forza di cose vale anche per Storie d'amore con pioggia e altri racconti di rovesci e temporali, uscito lo scorso 14 gennaio: 15 brani che ruotano incentrate sulla pioggia, appunto, fenomeno naturale protagonista di qualche milione di canzoni e attorno a cui Murubutu costruisce un flusso continuo di racconti, tra fantascienza e romanticismo, passato e futuro, realtà e finzione. Per orientarci meglio in questo percorso pieno di svolte e riferimenti più o meno criptici, abbiamo chiesto allo stesso rapper di raccontarci, traccia per traccia, il suo nuovo album.
1) Ode alla pioggia (intro) feat. Dj Caster
(voce: Murubutu. Prod: James Logan. Scratch: Dj Caster)
Perché la pioggia, al centro di tante opere letterarie e pittoriche, affascina l’uomo da sempre? Forse dipende dalla sua capacità di modificare e dilatare spazio e tempo in modo naturale. Nel brano un uomo parla all’acqua che scroscia immaginando che molti ricordi dei nostri amori passati, fuggiti dalla memoria, non scompaiano per sempre ma probabilmente rimangano sospesi nel cielo e tornino a noi solo quando piove.
2) Il migliore dei mondi
(voce: Murubutu. Prod: Gian Flores)
Un giovane scienziato di inizio '900 cerca di rivivere la relazione sentimentale da poco conclusa con la donna di cui è perdutamente innamorato, per farlo viaggia indietro nel tempo e prova a deviare il corso di un destino che pare ineluttabile. È questo il terzo singolo estratto dall’album, dopo Temporale e Black Rain, presentato attraverso il suggestivo videoclip diretto da Nicola Corradino.
3) Black Rain feat. Claver Gold e Rancore
(voci: Murubutu, Claver Gold, Rancore. Prod: James Logan)
La città della pioggia è una metropoli immensa, abitata da milioni di abitanti, divisa in senso verticale: i signori della città vivono al di sopra della coltre velenosa di nubi, arroccati sulle loro torri. Nella parte inferiore il popolo lotta per la sopravvivenza, oppresso dai continui temporali di pioggia nera. Una dittatura pluviale che mantiene il controllo sulla città bassa inibendo i pensieri, erigendosi a culto, scaricando terribili nubifragi sui focolai ribelli. La collaborazione con Claver e Rancore sulla stessa traccia era un mio obiettivo da tempo.
4) Nuvole feat. Dia e Lion D
(voci: Murubutu, Dia, Lion D. Prod: James Logan)
È la prima canzone realmente ballabile che riesco a scrivere. La magia sta tutta nella calda produzione di Logan, nella strofa di Lion D, con cui volevo collaborare da anni, e nella voce di Dia che viene dal reggae e colora le strofe in modo unico. Il testo è una piccola poesia con tanti riferimenti letterari e pittorici all'universo d'arte mobile che si muove sopra di noi.
5) Markus ed Ewa
(voce: Murubutu. Prod: Gian Flores)
Ispirato al romanzo Bernauer Straße. Al di là del Muro di Alessandra De Gaetano. Un tema che volevo trattare da tempo e che riporta agli anni della guerra fredda, della dittatura, di quelle due Berlino che in comune avevano solo il cielo, la poggia e tanti amori divisi fino a sfiorire.
6) Une chrononaute à Paris
(voci: Murubutu. Prod: Gian Flores)
Una storia di fantascienza e di amore, amore per sé stessi in questo caso. Una pittrice ha smesso di sorridere e ritrae solo la pioggia. Un incontro misterioso. Quello che parrebbe un racconto di solidarietà intergenerazionale in realtà nasconde il sogno di ogni crononauta.
7) Temporale feat. Dia
(voci: Murubutu, Dia. Prod: Gian Flores)
Il ritorno ad un luogo tanto amato dove i ricordi sono sagome che appaiono solo quando piove, in bilico fra nostalgia e volontà, fra odio e amore per il mare. Temporale è uno dei probabili futuri del brano I marinai tornano tardi, contenuto nel mio album Gli ammutinati del bouncin’ ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari del 2014.
8) Black Rain pt.2 feat. Mattak, Inoki, Dj Fastcut
(voci: Murubutu, Mattak, Inoki. Prod: James Logan. Scratch: Dj Fastcut)
L'immaginario distopico sviscerato in Black Rain 1 è gigantesco, oceanico. Non poteva rimanere rinchiuso in un solo brano. Le parole hanno rotto gli argini e si sono riversate su un'altra produzione incandescente firmata da Logan. Un onore avere con me il capo degli incastri Mattak, la leggenda vivente Inoki e un punto di riferimento dell’underground come Dj Fastcut.
9) Legio XII fulminata
(voce: Murubutu. Prod: James Logan)
Sui rilievi della Colonna di Marco Aurelio, in Piazza Colonna a Roma, è rappresentato il cosiddetto Miracolo della pioggia. Durante la guerra condotta dall’imperatore sul Danubio nel 171-174 d. C., contro le popolazioni dei Quadi e dei Marcomanni, un reparto dell’esercito romano, venne circondato dai barbari, mentre rischiava di morire di sete. A salvarlo fu una pioggia prodigiosa che rianimò i legionari, permettendogli di rompere l’accerchiamento e sbaragliare i nemici.
10) Pioggia infinita feat. Moder
(voci: Murubutu, Moder. Prod: Red Sinapsy)
Sono rimasto colpito sin dalle prime righe di questo racconto scritto da Bradbury. Arrivati alla fine si ha la sensazione di aver vissuto su Venere per anni. Una capacità evocativa e una intensità magistrale. Ci tenevo ad avere Moder nell'album per la nostra amicizia ma anche per la sua scrittura sempre così pulsante. Red Sinapsy con questo beat ci ha portato letteralmente su un altro pianeta.
11) Multiverso
(voce: Murubutu. Prod: Gian Flores)
Da sempre mi affascinano le innumerevoli strade che può prendere il destino. Da sempre mi intrigano le infinite vite possibili che ci ruotano attorno prima di fare una scelta. Quanti sentieri si aprono, quanti rimangono sospesi e invisibili ogni volta che decidiamo di percorrere una direzione invece che un'altra? Tanti quante delle gocce di pioggia e le loro traiettorie. Quanti amori nascono o non nascono mai nel turbinio dei multiversi e delle nostre vite parallele, quanti invece sono presenti in tutte?
12) Diluvio universale feat. En?gma, Dj Caster
(voci: Murubutu, En?gma. Prod: James Logan. Scratch: Dj Caster)
In un album sulla pioggia non poteva mancare il tema del più grande nubifragio mai raccontato. Per riuscire avevo bisogno della collaborazione di uno scrittore visionario e potente: ho pensato subito ad En?gma. Lavoro memorabile di Logan al beat e scratch inesorabile di Dj Caster.
13) Pentagramma dell'acqua feat. Dia
(voci: Murubutu, Dia. Prod: XxX-Fila)
Ispirato al romanzo di Miguel Bonnfoy Zucchero nero, narra la storia di Ada, che vive in Colombia, nella città più piovosa del mondo, leggendo e scrivendo tutto il giorno, in attesa che un amore immaginato arrivi e la porti via. Ad arrivare però non sarà chi aveva sognato. Nonostante la delusione Ada col tempo tempo capisce che la vita può stupirci più della letteratura. Soprattutto se è la letteratura a raccontarcelo...
14) Palazzo di gemme feat. Dhany
(voci: Murubutu, Dhany. Prod: James Logan)
È il primo pezzo che ho scritto per quest’album, contiene l’idea principale da cui muove tutto il concept: la pioggia come metafora delle nostre infinite possibilità esistenziali, tutte contenute dentro a innumerevoli gocce che riflettono il mondo, ognuna da una propria unica prospettiva.
15) Ode alla pioggia (outro)
(voce: Murubutu. Prod: James Logan)
È l’ultimo brano che ho scritto, dedicato a mia madre che non c’è più e che continuo a percepire in una dimensione presente ma lontana e che talvolta, quando la pioggia cade forte e sembra sospendere il tempo, sento un po’ più vicina.
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L'articolo Murubutu nato dalla tempesta di Murubutu è apparso su Rockit.it il 2022-01-14 09:55:00
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