Music is The Best, un'edizione tutta "al femminile"

Calliope è la vincitrice dell'edizione 2024 del premio legato alla piattaforma di scouting di Panico e finanziata da Regione Emilia Romagna. Clio M si aggiudica invece il premio Rockit. Ecco le loro parole e le loro ambizioni

Clio M, foto di Giuseppe Lanno
Clio M, foto di Giuseppe Lanno

È Calliope, il progetto della cantautrice toscana classe '94 Giulia Agostini, la vincitrice dell'edizione 2024 di Music is The Best, premio legato alla piattaforma di scouting lanciata da Panico, dedicata ai talenti emergenti del panorama musicale italiano. Clio M, il progetto solista di Clio Colombo (ex Clio and Maurice), si aggiudica invece il premio ROCKIT.

I loro nomi sono usciti dopo le due serate live che si sono tenute al Diagonal Loft Club di Forlì e al Covo Club di Bologna, selezionati tra le numerosissime proposte giunte da tutta Italia: EDODACAPO, June, Malakas e MVR. Grazie alla vittoria di Music is the best, finanziato per il secondo triennio dalla Regione Emilia-Romagna, Calliope usufruirà della produzione e della promozione del proprio progetto discografico e sarà affiancata nel suo percorso da un team coordinato da Panico, che curerà per lei anche l’organizzazione di un mini tour in Italia. Clio M potrà usufruire del piano ROCKIT PRO, pensato per chi fa musica, chi la suona e chi la produce.

Abbiamo parlato con le due artiste.

Calliope, foto di Giuseppe Lanno
Calliope, foto di Giuseppe Lanno

Cosa porti a casa da questa esperienza?

CLIO M: Sono molto contenta di aver partecipato a MITB, soprattutto per la giornata di formazione insieme a professioniste e professionisti del settore. È stata una bella occasione per confrontarsi con figure dell’industria musicale indipendente. Porto a casa una visione più ampia di quello che mi circonda, che mi dà una spinta in più a lavorare ai prossimi progetti.

CALLIOPE: MITB mi ha piacevolmente sorpresa. Non solo perché per noi era la prima volta al Covo, ma anche perché non mi aspettavo di trovare tanta umanità e professionalità riunite insieme nello staff. La giornata di formazione con gli addetti ai lavori di alcune delle realtà indipendenti più importanti in Italia è stata illuminante e mi ha fatta sentire compresa e meno sola: vedere che i professionisti del settore sono partiti dal basso, proprio come me, con gavetta e porte in faccia, mi ha dato tanta forza e morale. Mi ha colpito l’umiltà di queste persone, e tutto questo mi fa sognare e sperare in una musica migliore.

Come sei arrivata al tipo di suono che hai oggi?

CLIO M: Vengo da un duo che si chiamava Clio and Maurice, in collaborazione con Martin Nicastro che mi accompagna ancora oggi. Parto quindi dal suono del nostro primo EP, Fragile, che si basava su voce, violino ed elettronica. Tabula, il mio primo disco uscito in primavera, allarga la palette sonora dei miei lavori precedenti: ho cercato di utilizzare più paesaggi sonori per esprimere una visione che è sia personale sia politica. Ho cominciato a scriverlo in piena pandemia, e questo si riflette anche nella natura quasi apocalittica del suono in alcuni brani.

CALLIOPE: Ho iniziato a fare musica relativamente tardi, provenendo da una famiglia in cui il linguaggio musicale è per lo più territorio sconosciuto. I miei genitori ascoltavano musica soltanto tramite la radio, nei brevi tragitti quotidiani in macchina. Solo mia madre metteva a ripetizione il disco Emozioni di Battisti e Mogol, e sicuramente la mia “formazione” musicale parte da lì e in generale dal cantautorato italiano. A 18 anni ho scovato l’unica insegnante di canto vicino al mio paesino e ho cominciato a prendere lezioni. Poco a poco, da autodidatta, mi sono approcciata anche al pianoforte e alla chitarra. Ho sempre letto molto, grazie anche al mio lavoro di bibliotecaria, che tutt’ora mi concede il lusso di essere sempre a stretto contatto con i libri, e con il tempo è nato il bisogno di mettere in musica le poesie che scrivevo. Prediligo una scrittura immaginifica, e di conseguenza avevo la necessità che anche il suono del progetto fosse onirico e profondo, creando veri e propri paesaggi sonori in cui l’ascoltatore possa perdersi per ritrovarsi catapultato dove desidera.

Come definisci la tua musica?

CLIO M: Sono un po’ di anni che me lo chiedo, quello che si avvicina forse di più è il pop sperimentale o avant-pop che si voglia. In realtà penso che la definizione di pop, per come la intendiamo a livello internazionale, vada più che bene. La fonte di ispirazione principale è sempre stata Björk, ma negli anni mi sono avvicinata a tante altre artiste come Rosalía, FKA Twigs, Caroline Polachek, Pomme. Sicuramente sento in parte il retaggio dei miei studi: ho cominciato a cantare grazie al soul e al jazz, che ho esplorato anche in accademia e che mi ha insegnato tanto.

CALLIOPE: Definirei la mia musica sincera e necessaria. È sempre il bisogno di esprimere un particolare concetto o esigenza interiore che mi spinge a scrivere una canzone, e per questo ciò che canto è estremamente trasparente. Mi sono accorta, di conseguenza, che cerco e ascolto artisti e artiste capaci di trasmettermi verità nel messaggio che portano. Anche se raccontano una storia personale o qualcosa che non mi riguarda direttamente nel momento dell’ascolto, se percepisco la sincerità e l’urgenza del messaggio, finisco per ascoltare quel brano a ripetizione. I poeti moderni e contemporanei sono una parte fondamentale della mia ispirazione. In ambito musicale apprezzo molto artisti e artiste come: Vasco Brondi, Lucio Corsi, Maria Antonietta, Andrea Laszlo De Simone, Margherita Vicario, Iosonouncane, La rappresentante di lista, Ginevra, Florence+The Machine, London Grammar, AURORA, Daughter, The xx e la lista potrebbe continuare ancora a lungo.

Cosa succederà nel tuo 2025?

CLIO M: Sto scrivendo nuova musica insieme al mio produttore Giuliano Pascoe che si trova a Berlino e punto a finire le registrazioni entro i primi mesi del 2025. In questo nuovo lavoro sto sentendo il bisogno di svuotare il mio suono e di andare in una direzione più minimale. Sono molto soddisfatta di come sta andando finora e non vedo l’ora di poter condividere qualcosa!

CALLIOPE: Per cominciare, e un po’ prima del 2025, visto che succederà a brevissimo, diventerò mamma. Poco dopo, lavoreremo all’uscita del mio primo disco e all’organizzazione del tour insieme al fantastico team di Panico Concerti. Non vedo l’ora di vivere tutto ciò che mi aspetta; intanto cerco di stare nel presente e viverlo a pieno. Come scrive Chandra Livia Candiani: “Mi esercito a restare in questo momento, non ad aspettare che passi. Questo momento è la mia vita, non lo sto perdendo.”

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L'articolo Music is The Best, un'edizione tutta "al femminile" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-10-25 09:52:00

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