Il nuovo disco dei Dumbo Gets Mad, "Thank you Neil", uscirà il 20 Novembre per Ghost Records/Bad Panda Records. È ispirato alla trasmissione americana di astrofisica "Cosmos: a spacetime odissey", e proprio per questa forte componente psichedelica, abbiamo pensato di chiedere alla band quali sono secondo loro i migliori compositori di musica "visionaria" italiana. Eccoli.
Piero Umiliani - "Elzeviro"
Piero Umiliani, il maestro definitivo di una scuola e di un'epoca (metà '60 e fine '70) che rappresentano, a mio gusto, uno degli orgogli artistici / musicali più alti del nostro paese. Una mente apertissima e una classe impareggiabile hanno dato vita a continue sperimentazioni musicali, dal jazz alle library, dal pop all’elettronica.
Ho scelto proprio un pezzo che fa parte di “Musica Elettronica, Volume 1”, ma in realtà qualsiasi pezzo della sua discografia sarebbe riuscito a servire egregiamente la causa.
Luciano Berio - "Sinfonia"
Il caos è per una mente sincera il timoniere dell'esistenza. Quando un'intelligenza superiore riesce in qualche modo a governarlo, si è davanti ad una vera opera d'arte. "Sinfonia" di Luciano Berio, commissionata dalla New York Philharmonic Orchestra nel 1968. Ogni tanto, quando riguardo questa registrazione del 1995 diretta da Pierre Boulez, mi viene da pensare che sia stata composta da un alieno. Geniale e visionaria!
Krisma - "U (I Dig You)"
Ok il pezzo non è loro, ma il fatto che l'anno prima i Krisma fossero al Festivalbar mi fa pensare che ci sia stato un periodo in Italia nel quale non c’era una definizione precisa di musica pop, ma diverse strade percorribili. Poi?
Questa è la cover di Who degli Odyssey (Vangelis, Fitoussi, Dassin).
Brainticket - "Egyptian Kings/Jardins/Rainbow"
Produzione italiana di Gianni Grandis per uno dei tanti capolavori dei Brainticket, band che ha avuto un rapporto stretto con l'Italia, dove ha registrato i primi tre album della sua discografia compreso “Celestial Ocean”.
Il progetto, capitanato dal belga Joel Vandroogenbroeck, ha avuto fra i suoi membri anche la cantante Gianfranca Montedoro, successivamente in un altro progetto pazzissimo e tutto italiano, i Living Music, e il batterista italo svizzero Cosimo Lampis.
Riccardo Zappa - "Frammenti"
"Frammenti" di Riccardo Zappa e l'opening track del suo disco a mio avviso più riuscito, "Celestion". L’immagine del retro della copertina mi ricorda tanto la vibe homestudio di Todd Rundgren, e questo disco è un piccolo capolavoro delle sperimentazione chitarristica (non tamarra) italiana.
Elektiktus - "Flying At Sunset"
“Electronic Mind Waves” di Elektiktus (più conosciuto come Andrea Centazzo) è uno di quei dischi che rimangono in stato vegetale per decine di anni, poi vengono caricati su un blog e la nicchia impazzisce.
Originariamente stampato dall’etichetta di Mina (al tempo in fissa con il kraut), questo disco è stato registrato con un paio di synth, 2 tape machine e qualche percussione. La sperimentazione molto spontanea del percussionista friulano è talmente genuina che il disco prende via via una forma unica, scolpita da arpeggiatori impazziti e atmosfere cosmiche.
Qua un estratto piuttosto viaggione.
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L'articolo La musica italiana più visionaria secondo i Dumbo Gets Mad di Dumbo Gets Mad è apparso su Rockit.it il 2015-11-11 12:05:00
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