Non servono grandi studi o grafici, basta un po' di spirito di osservazione per notare che l'età media dell'appassionato di rock si sta alzando. Non che sia necessariamente un male, il tempo passa per tutti, l'importante è non perdere del tutto di vista le proprie passioni quando intervengono cambiamenti importanti nella propria vita. Un figlio, per esempio. È vero, i primi due-tre anni sono per il genitore una turbinosa routine di notti insonni, vestiti imbrattati e smadonnamenti vari che in confronto il tour americano di 30 date in 30 giorni della vostra vecchia band hardcore sembrerà una gita in campagna, dunque la voglia di ascoltare qualcosa che non sia la ninna nanna di Mozart (o meglio ancora: il silenzio) sarà parecchio latitante.
Per fortuna, però, questo momento passa. E allora si torna al discorso delle passioni da non perdere di vista: pian piano si rispolverano i vecchi dischi, si fa capolino a qualche concerto, anche pomeridiano, si cerca di recuperare qualche novità. Ma c'è di più: non perdere di vista le proprie passioni significa anche e soprattutto condividerle con qualcuno e... guarda un po', accanto a voi ora c'è un potenziale fan in miniatura delle vostre band preferite, che potete fargli scoprire e amare, almeno finché non sarà abbastanza grande per bollarle come roba da matusa (per dirla con gli Aristogatti).
(Paul McCartney e sua figlia Heather nel 1970)
Ma una cosa alla volta: se comincerete subito a propinargli discografie intere di Radiohead, Nirvana o CCCP senza passare dal via il povero tre-quattrenne potrebbe non prenderla molto positivamente e rifiutare in toto tutto ciò che in futuro gli proporrete. A quelli ci arriverà, forse anche presto, ma prima potrebbe aver bisogno di qualcosa di propedeutico. Abbiamo perciò provato a stendere una lista di una decina di dischi che, per un motivo o per l'altro, possano fare da "ponte" tra le canzoncine per bambini tipo "Wheels Of The Bus", "La vecchia fattoria" e le mille sfaccettature della musica pop e rock. Lista parzialissima, benché testata: ogni marmocchio fa storia a sé, è vero, ma chissà, vale la pena tentare.
1. Manfred Mann - Hit Mann
Gli anni '60 sono una miniera di pop zuccheroso e un po' stravagante, con un aspetto giocoso che un bimbo non può non cogliere. Scontato nominare i Beatles, provate allora con i Manfred Mann, che un po' di pezzi ad hoc ("Ha! Ha! Said the clown", "Mighty Quinn!, "My Name Is Jack") ce li hanno. Step successivo: i Kinks.
2. Jonathan Richman & the Modern Lovers - The Beserkley Collection
Le prime canzoni di Jonathan Richman sono piene di falsetti e rimandi ironici al mondo dell'infanzia, e ritornelli naif come "Ice Cream Man" e "New England" sono perfetti per appiccicarsi in testa. Se poi volete improvvisare un balletto, c'è anche "Egyptian Reggae".
3. Eels - Daisies of the Galaxy
Quando Mr. E è in buona, come in questo disco, lo spleen degli Eels rimane in dosi abbastanza controllate da poterli far ascoltare a un bambino, che avrà modo di apprezzare l'orecchiabilità e il tono divertito di pezzi come "I Like Birds" e "Mr. E's Beautiful Blues".
4. Paul Collins Beat - The Kids Are The Same
Due requisiti importanti per piacere a un bambino di quest'età, specie se maschio: melodie collose ed energia. Per cui rivolgersi ai padrini del power pop americano sembra la scelta azzeccata: cominciate con "The Kids Are The Same", da lì sarete praticamente pronti per fargli ascoltare i Ramones.
5. Kraftwerk - The Man Machine
Se glieli introducete a dovere, e magari glieli fate anche vedere per un paio di minuti su YouTube, i Kraftwerk possono affascinare il vostro marmocchio per lo stesso motivo per cui affascinano voi: metà uomini metà robot, praticamente dei supereroi della musica. E in più potete ballarli, rigorosamente "a scatti", con due hit come "The Robots" e "The Model".
6. Madness - Our House
Sempre alla voce giocoso-stravagante, superata la fase ska i Madness hanno sfornato una serie di pop songs superbamente folli, con tanto di campanelli e clacson in pieno stile house of fun: tra di esse "House Of Fun" appunto, "Baggy Trousers", "Driving In My Car".
7. Enzo Jannacci - Vengo anch'io. No tu no
Se c'è un cantautore italiano che, a un primo livello, può essere colto anche da un bimbo, quello è senz'altro Jannacci: "Vengo anch'io. No, tu no" e "Ho visto un re" sono travolgenti per intuitività. Per l'approfondimento dei vari livelli di lettura dei testi c'è sempre tempo, tanto. Nel frattempo fatevi un giro allo zoo comunale.
8. Edoardo Bennato - Sono solo canzonette
Restando in ambito italiano, e sempre restando al primo livello di lettura, non si può non menzionare Bennato che, tra Capitan Uncino, Peter Pan e il Gatto e la Volpe ha fatto un lavoro unico di riposizionamento dell'immaginario infantile in ambito rock'n'roll.
9. Jackson 5 - ABC
Anche qui, forse può essere d'aiuto un video per ammirare le prodezze anche coreografiche del piccolo Michael e fratelli: ad ogni modo, una piccola prova del fatto che oltre lo Zecchino d'Oro (e Ti lascio una canzone, brrr...) c'è tutto un mondo da scoprire. E da far scoprire.
10. Beach Boys - Pet Sounds
Certo, quanto a semplicità e resa nell'immediato sembrerebbero più indicati i Beach Boys del primo periodo, "Barbara Ann", "Surfin' Safari" ecc. Ma "Pet Sounds" non si allontana molto da lì quanto a melodia (anzi, in alcuni casi fa di più) ed è forse il primo vero capolavoro della musica contemporanea che potrete far ascoltare da subito al vostro bambino. La copertina con le caprette è un buon aggancio, può essere un ulteriore punto a loro favore.
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L'articolo Kids Rock: 10 dischi da far ascoltare ai vostri bambini di Silvio Bernardi è apparso su Rockit.it il 2016-01-25 14:46:00
COMMENTI (6)
Bennato con mio figlio di due anni ha funzionato: ma il pezzo è Il rock di Capitan Uncino....
.....oltre al disco del papà ;-)
Con mio figlio di 16 mesi Ben Harper è sempre stato una sicurezza.
mmmm ..not so sure about that list...Hendrix ? Van Halen ? Gariel ? The Police ? Pearl Jam...the list goes on..
il primo del 2008
Ottima scelta quella degli Eels! Avrei messo anche quello dei Fleet Foxes
Col il mio 7enne dopo le sigle dei cartoni animati giapponesi siamo passati ai Kraftwerk poi a martello i Franz Ferdinand / FFS. Poi gli ho sporto una compilation dei The Who... ed ora ascolta quasi soli quelli. Sto provando a introdurre Battiato e gli Iron Maiden. Cmq come tutti si a costano più facilmente a suoni che riconoscono, al già sentito e al ritmo. Poi andare per gradi...