Musica per le pubblicità: Lorenzo BITW ci spiega come funzionano le sincronizzazioni

L'artista e producer romano entra nel roster di Ninja Tune Production Music, la divisione library della storica label inglese (Jaga Jazzist, Modeselektor, Kamasi Washington) che si occupa di sync/adv. E ci racconta come si lavora per la pubblicità, quanto si guadagna e che "regole" seguire

Lorenzo BITW, foto stampa
Lorenzo BITW, foto stampa

Nell’era caotica piena di informazioni che stiamo vivendo credo fortemente che le idee possano ancora fare la differenza, nonostante spesso come creativi abbiamo sempre tempi più stretti per esprimere quello che vogliamo dire. Il mondo delle musiche per pubblicità è un esempio perfetto: ai producers viene richiesto di arrivare diretti all’hook in pochi secondi e di creare canzoni con un intro breve. Un’idea forte o vincente riuscirà sempre ad emergere e arriverà comunque all’ascoltatore o spettatore “distratto” di fronte ad uno schermo. La mia musica ha sempre toccato vari generi e sound diversi e credo che alla base di ciò ci sia una voglia di sperimentare e provare nuovi linguaggi, anche per questo motivo negli ultimi anni mi sono iniziato ad affacciare con sempre più curiosità al mondo della musica per pubblicità

Le sync o sincronizzazioni sono una cosa che, anche inavvertitamente, ascoltiamo tutti i giorni, ed essendosi allargato il mercato con tutto il reparto online negli ultimi anni c’è sempre una maggiore richiesta di musica originale da usare con le immagini. Per chi non sapesse di cosa si tratta, con il termine sincronizzazione (o sync) si intendono le musiche che vengono utilizzate in abbinamento con prodotti audiovisivi. Per capirci ancora meglio, si parla di sync in riferimento alla musica utilizzata nelle produzioni tv e in quelle cinematografiche (anche se non vanno in questo caso confuse con le colonne sonore), negli spot pubblicitari o nei videogiochi, ecc. 

Mi sono interessato al mondo delle sincronizzazioni parlando con due miei amici che lo fanno di lavoro, Nick Chotkowski – anche conosciuto come Hot Kowski – e Vincenzo Pizzi, tramite loro ho iniziato a capirne i meccanismi e ad apprezzare questo lato della produzione musicale che lasciava un po’ più di “respiro” rispetto alla pressione autoimposta che ci si trova a gestire nella sfera del proprio percorso artistico ad personam. 

Ho ricevuto le prime commesse tramite etichette o publisher con cui lavoravo e che, senza che me lo aspettassi, avevano ricevuto riscontri positivi per i miei brani all’interno di questo tipo di mercato. Poi l’estate scorsa un po’ casualmente tramite Instagram, ho iniziato a scambiare dei messaggi con un ragazzo inglese che lavora dentro Ninja Tune e – etichetta musicale indipendente di Londra che ha cambiato il suono internazionale della musica strumentale, dal nu jazz in là, pubblicando artisti come Bonobo, The Cinematic Orchestra, Jaga Jazzist – da lì è partito tutto. Nei vari incontri telefonici che abbiamo fatto ho approfondito in maniera dettagliata la loro maniera di lavorare e questa cosa mi ha permesso di conoscere meglio questo mondo.

 Il mercato delle sincronizzazioni è veramente un mercato ampio che prevede modalità di lavoro molto diverse, ma che, semplificando, funziona un po’ come il mercato dei live: esistono agenzie con dei contatti diretti con il mondo della pubblicità che hanno un loro roster e cercano di fare incontrare il gusto dei producers con le richieste dei clienti. Ci sono varie modalità di lavorare, esiste una componente legata al sound-design, ovvero alla creazione di suoni partendo dalle immagini, ma c’è un lato meno tecnico e più legato a mood o sensazioni dove invece delle immagini viene dato un tema, un esempio (reference) audio da seguire.

 Faccio degli esempi pratici relativi al mio percorso, qualche anno fa ho collaborato con Nike per la soundtrack di un cortometraggio della serie “Birthplace of Dreams”, con protagonista il calciatore olandese Virgil Van Dijk. La traccia che si può ascoltare nel video però esisteva già preventivamente, Nike ha intercettato la label con cui l’avevo pubblicata (la portoghese Enchufada) perché era rimasta colpita dal brano e hanno scelto di utilizzarla, in quel caso non c’è stato quindi un lavoro ad hoc a seguito di un brief. Però, come si può notare comparando i due brani, l’audio della traccia è stato “plasmato” a misura del video, ci sono dei momenti più lunghi ed è intervallato con la voce del calciatore.

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Questa cosa introduce un tema molto importante, difatti una delle richieste principali che avviene da parte dai clienti quando il brano viene selezionato da una libreria già esistente, è che la musica in automatico sia molto flessibile alle esigenze del prodotto video a cui deve essere legato: sia nel caso di Nike che ora con Ninja Tune fornisco sempre tutte le steams (le varie parti separate) del brano, in modo da poter privilegiare nel mix finale un elemento, per esempio la chitarra, a discapito di un altro elemento presente nel brano. Un’altra cosa – ma questo se lavorate già nell’ambito delle produzioni creative lo saprete bene – riguarda l’essere “smart” e pronti ad esaudire le richieste di cambi repentini da parte del cliente, anche nel giro di poche ore.

A questo proposito, IL consiglio che mi sento di dare a chi si affaccia a questo mondo è approcciarlo come un percorso laterale a quello artistico, con delle dinamiche giocoforza più “aziendali”: non bisogna essere troppo orgogliosi di quello che si consegna o troppo attaccati alla forma originale del brano, perché le cose potrebbero cambiare e spesso viene richiesto di adattare la musica al video. Se siete molto affezionati a un brano usatelo nel vostro prossimo album o EP :)

Gli ambiti in cui personalmente ho avuto a che fare io per ora sono stati sempre legati a pubblicità online, su YouTube come su altre piattaforme, e questo da una parte è interessante perché c’è maggiore richiesta e inoltre gli spot possono durare anche molto poco, ma dall’altra toglie il guadagno dei diritti di riproduzione che invece sono presenti per esempio in TV. 

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Al livello economico le sync sono un mercato interessante e quello che cambia sostanzialmente nei guadagni di un producer è se l’incasso va diviso con un editore o meno. In questo caso, la controparte positiva di avere un editore è naturalmente la possibilità di trovare maggiori lavori, essendo in diretto contatto con brand importanti. Come dicevo in precedenza cosa rende il guadagno maggiore e se ci sono anche i diritti connessi di riproduzione, come in radio e televisione, che aggiungono guadagno altrimenti per le pubblicità online funziona che il cliente acquista la licenza del master per usarlo nella pubblicità, e questo è un budget che varia a seconda del brand e di altri fattori.

Avendo sempre lavorato con l’estero, almeno per il momento, non so se esistano delle sostanziali differenze tra quel mercato e quello italiano per questo settore, ma posso sicuramente affermare che, a differenza di quello che mi è successo in Italia, anche in tempi recenti in cui ho provato a dialogare con delle major o delle grosse indipendenti senza ricevere risposta alcuna, la divisione library di un’etichetta storica come l’inglese Ninja Tune mi ha contattato perché era rimasta colpita dalle mie produzioni, senza alcuna impalcatura di networking o conoscenze pregresse. Può essere che i miei brani siano finiti per coincidenza o per semplice fortuna alle orecchie giuste, ma quello che mi colpisce è sempre la differenza di visione e di coraggio che riscontro fuori dal nostro Paese.

La collaborazione con Ninja Tune ha dato nuova linfa vitale alla mia creatività e mi ha fatto già scrivere tanta musica nuova, dandomi una forte spinta a tornare in studio. Mi sto trovando molto bene con tutto il team di Ninja Tune Production Music ed è molto stimolante sia per i nomi presenti nel loro roster e sia per tutto quello che ha significato per me questa label. Attualmente ho un EP in lavorazione che uscirà nel corso del 2023, ma con le musiche da sync può sempre spuntare fuori un pitch (proposta) e quindi si lavora anche su commissione.

La cosa interessante della divisione Production Music di Ninja Tune è la doppia valenza: le canzoni oltre ad essere disponibili sul loro sito, che è un vero e proprio catalogo suddiviso per genere e mood sono anche su tutte le piattaforme digitali, come delle release vere e proprie.

Nello specifico le mie due canzoni pubblicate recentemente fanno parte di una compilation, Sweaty Beats, che è collegata allo sport, ma possono essere suonate in un dj-set o possono essere “ascoltate”, non hanno una sola finalità. L’unica cosa che le rende “da pubblicità” è la struttura e delle piccole accortezze tecniche che mi sono state date dalla label: il fatto di avere un finale netto e ben distinto senza fade out o le sezioni diverse presenti nell’arrangiamento, di modo che il cliente abbia vari punti da poter scegliere. Uno di questi due brani, Testa, è anche finito in playlist importanti di Spotify, aprendomi a un nuovo pubblico e confermando la duttilità di questo approccio compositivo.

Un aneddoto divertente proprio collegato a questo brano è che la prima traccia con un testo scritto da me, è una canzone nata un po’ per gioco dove ho provato a registrare la mia voce che poi in un secondo momento una mia amica ha ricantato. Proprio questa voglia di sperimentare e trovare nuove formule creative cerco di mantenerla sempre alla base di quello che faccio, e non è necessariamente collegata al fatto di avere tanta strumentazione a disposizione, ma è più legata ad avere delle idee coraggiose, forti.

Ovviamente avere delle buone idee non basta ma bisogna poi saperle portare a termine e saperle sviluppare, io personalmente in questi anni ho trovato il modo di farlo puntando anche molto sulle collaborazioni con altri producers, che non sono dei featuring ma sono più uno scambio di tecniche di produzione, suoni e strumenti. Penso che portare a termine un’idea o una bozza sia una soddisfazione incredibile e poi vederla utilizzata per uno scopo pubblicitario o sentirla suonata da qualcuno è una sensazione bellissima, e penso che anche semplicemente questo sia uno stimolo fortissimo per ogni producer.

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L'articolo Musica per le pubblicità: Lorenzo BITW ci spiega come funzionano le sincronizzazioni di Lorenzo BITW è apparso su Rockit.it il 2023-03-17 10:51:00

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