Il 26 novembre del 2017, al Palalottomatica di Roma, Niccolò Fabi concludeva il suo tour: “Una somma di piccole cose”, ultimo album del cantautore, era uscito nel 2016, premiato dal pubblico (con il Disco d’Oro) e dalla critica (Premio Tenco come miglior album), e poco prima di quella data la raccolta “DiVenti InVenti” aveva celebrato una carriera partita nel 1997 con “Il giardiniere”, e proseguita nel tempo con la conquista di uno spazio sempre più definito e grande nella scena musicale italiana. Artista capace di individuare con precisione il punto in cui poesia e canzone trovano quel sottile equilibrio per diventare comunicazione, empatia, un universo, Fabi si è costruito un percorso che l’ha portato a crescere insieme ai suoi fan, e quando erano girate voci su una sua possibile svolta che avrebbe potuto significare l’addio alla musica (poi da lui smentita), le reazioni preoccupate si sono moltiplicate sui social nel giro di pochissimo, scatenando un’onda di affetto che dimostrava quanto fosse stato capace di seminare nel tempo, di seminare a lungo e bene.
E proprio sui social, usati negli ultimi tempi per condividere altro che non fosse un suo progetto musicale, sostenendo piuttosto quelli altrui e con tanti post su stringenti questioni politiche e sociali (dedicando al delicato tema dell’immigrazione anche una webserie), Niccolò Fabi getta a sorpresa una bomba: “Si potrebbe considerare una specie di appuntamento al buio”, una stellina, e una serie di date nei teatri tra dicembre e gennaio prossimi. Like a pioggia, commenti pieni di cuori, ricordi, racconti, una sorta di evento collettivo in cui tutti coloro che attendevano il ritorno del cantautore romano si ritrovano sotto quelle poche, ma essenziali parole, per vivere insieme il momento: comunicazione, empatia, un universo virtuale che ha tanto di reale, anzi forse è proprio uno di quei casi in cui l’incontro tra uno schermo e uno sguardo trova quest’ultimo vincente.
L’annuncio si ferma lì, con l’aggiunta dei dettagli per prevendite e info basilari (che trovate qui), ma basta perché nasca in qualche modo una promessa, e i fan che scrivono abbandonandosi al capslock o a punti esclamativi in rapida successione lo sanno: Fabi sta tornando con qualcosa in più. Ancora presto per dire nuovo album, visto che in merito non si sa nulla, ma in queste date si nasconde e si celebra la promessa di esserci, di portare avanti un discorso lungo e profondo che non aveva alcuna intenzione di mollare, di condividere e continuare. Sì, l’aveva detto, quelle parole male interpretate non erano un addio, e nel suo ringraziamento dopo il live al Palalottomatica chiudeva con un “Ci vediamo più in là…” dove i puntini di sospensione sembravano creare chissà quale attesa e quale strada da percorrere, o forse allora una strada precisa ancora non c’era, ma solo il bisogno di riprendere fiato, guardare bene indietro e intorno per fare quel respiro necessario per buttarsi un’altra volta. Adesso.
Da qui a dicembre potrà accadere qualunque cosa e proprio non ho velleità da profeta, quindi sì, un nuovo album, un nuovo progetto, una nuova sfida, tutto può essere, ma quel che conta è l’appuntamento rinnovato, la scommessa, quell’eterna promessa che lega ogni artista ai suoi fan e che ogni volta, a ogni conferma, fa sì che pause, dubbi o lunghe attese pare non ci siano state mai. E da qui a dicembre quel buio di cui fidarsi ora sarà il senso stesso della ripartenza, dell’abbracciarsi in una canzone, di aspettare qualcosa per cui vale la pena aspettare: i suoi questo lo sanno già, e Fabi sa come farsi voler bene dal suo numerosissimo pubblico. Comunicare, condividere, costruire un mondo aperto a tutti, e lui è stato ed è assolutamente in grado di farlo.
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L'articolo L’appuntamento al buio di Niccolò Fabi è una promessa di margherita g. di fiore è apparso su Rockit.it il 2019-05-07 13:30:00
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