C’è chi scrive qualche canzone, entra in studio, incide un EP, fa qualche concerto e intanto scrive qualche altra canzone, rientra in studio e incide il primo album, fa altri concerti, scrive altre canzoni e così via. Poi ci sono gli Oga Magoga, che scrivono subito un’intera saga formata da un primo EP e quattro concept album dedicati alla storia di tale Glauco, un personaggio singolare, un eroe, e al contempo un antieroe, per il suo essere assolutamente normale.
Tutti gli album sono stati tutti registrati in modo diverso per enfatizzarne i contenuti: solo il primo, Shambala (del 2017), è stato inciso in maniera tradizionale, per simboleggiare la partenza di Glauco da se stesso; a quel disco ha fatto seguito il secondo, Phalena, – uscito anch’esso nel 2017 –, registrato in presa diretta per rendere meglio l’idea di interiorità del personaggio. Poi arriva il terzo, Apollineo/Dionisiaco – pubblicato nel 2019 –, che rappresenta l’idea di uscire da se stessi e dai propri luoghi convenzionali per andare alla ricerca delle influenze esterne, e che per questo è stato registrato in giro, spostandosi a bordo di un furgone/studio mobile.
Dalle esperienze legate a questo album – ad oggi il più recente, poiché il quarto e ultimo è ancora in lavorazione – è nato un docu-film, che trovate qua sotto. Per realizzarlo, il combo toscano è partito per un viaggio tra i paesi dell’Appennino tosco-emiliano insieme al regista Pietro Lorenzini, il quale ha ripreso tutti i momenti salienti di questa avventura e ha dato alla luce il mediometraggio di 40 minuti Io sono gli Oga Magoga, pubblicato il mese scorso.
Lo scopo di questo viaggio è stato quello di trovare musicisti con cui orchestrare Apollineo/Dionisiaco (di cui potete leggere la recensione qui). Non mancano inoltre esperienze divertenti e folli, che fanno di questo documentario una testimonianza tra il serio e il faceto, in cui le esperienze comuni a tante band si intervallano con situazioni decisamente singolari, come a esempio l’incontro (tutto assolutamente casuale e reale) con il cameriere che aveva dimenticato il suo anniversario di matrimonio e per farsi perdonare dalla moglie invia gli Oga Magoga (in piena notte) a casa sua per farle una serenata improvvisata.
Qual è il senso di un documentario come questo, incentrato su una band ancora sconosciuta ai più? Nel film lo spiega lo stesso Simone Angeli, fondatore e frontman del gruppo: “Abbiamo soltanto cerca di fare qualcosa di grandioso. Veniamo da una piccola città e questo ci ha insegnato a sognare in grande. Quando le cose non ci sono cominci a sognarle. Abbiamo semplicemente pensato: anche se non ne abbiamo la possibilità, noi lo facciamo uguale!”.
Qui il loro docu-film “Io sono gli Oga Magoga”.
---
L'articolo Oga Magoga Coast to Coast di Redazione è apparso su Rockit.it il 2020-04-07 20:23:00
COMMENTI