Domenica 8 ottobre del 2023, mattina. Esattamente nello stesso giorno del 2006 il CBGB's ospitava l'ultima delle sue matinee, con i concerti alla luce del sole degli Agnostic Front, Murphy's Law, Sick Of It All e della band estemporanea di Harley Flanagan dei Cro-Mags, gli Harley's War. A loro poi si aggiunsero i Madball, dando vita a quello che per alcuni è considerato l'ultimo concerto punk HC della storia della musica.
Allo stesso modo, a un dato punto, le riviste nostrane hanno smesso di interessarsi al fenomeno, per essere rapite dalla moda successiva e/o riprendere a parlare di heavy metal – genere con un pubblico meno snob del punk e quindi più vendibile. Ciò ha condizionato e non poco le opinioni e gli atteggiamenti nei confronti di questo genere, ovviamente, accecando chi non riesce a vedere oltre le apparenze di un giornalismo più attento a restare in vita (non ho scritto a fatturare perché mentirei) che a essere specchio del reale. Oggi, però, si fa presto a liberare il campo da equivoci o dimenticanze e ci si può occupare dei fatti per vedere ciò che succede, al netto di chi è rimasto zavorrato al hip-hop o all'indie o, peggio, all'itpop.
E che succede? Succede che le serate si moltiplicano come non succedeva da quindici anni, fioriscono circuiti HC (PVHC, PDHC, BAHC, VTHC per dirne alcuni), aumentano le uscite discografiche e anche i grandi periodici di opinione si occupano dell'argomento come non accadeva dagli anni del emo 3.0. Quindi, sarà che sto leggendo Il lavoro culturale di Bianciardi, ma mi piacerebbe vedere rifiorire, se sincero, l'interesse editoriale che un tempo ci fu per Laghetto, FBYC, Bologna Violenta, Lento e gli altri. Per re-innescare (once again) in tutti la miccia, ecco qualche gustosa novità tra le varie uscite per affrontare l'autunno.
Novanta
Con quello che è il titolo forse più geniale da mesi a questa parte, il mantra di Punk For Introverts (Factory Flaws, 2023) è “qui non si poga, qui si sogna”. L’album dei Novanta, con una veste grafica debitrice ai My Bloody Valentine, rappresenta infatti un manifesto che si espande tra emotività e malinconia creata da una musica che vuole essere empatica e accogliente per chi ama l'emocore del Midwest, il dream pop e lo shoegaze. Volta vede un featuring con Etti/Etta.
Blame Art
Simbionti/Sorgenti sono la prima doppia complementare uscita in odor di single-tape (vintagismo al massimo qui) edita per l'etichetta Harker Tape. Era da un po' che non si facevano vivi i Blame Art, per la precisione dal EP Non è mai del tutto buio del 2020, e tornano in pista molto più corposi e incazzati. Simbionti, che confluirà in un disco in uscita nel 2024, trasforma l'emo della fu Levanto in screamo, pur mantenendo il gusto melodico ma su i tempi intrippanti alla ZU.
Madbeat
Se i torinesi Madbeat tornano con il singolo intitolato Per un goal nel derby (Motorcity, 2023), se confermano quanto il tema calcistico sia ancora sentito a certe latitudini HC, se riescono soprattutto a catturare l'attenzione di chi, come me, non segue una partita dai tempi di Giuseppe Giannini, un motivo ci sarà ed è presto detto: sapere coniugare il mood intriso di malinconia e consapevolezza del Oi! a quel rock alternativo che può a tratti ricordare persino i Verdena.
Fatal Flu
Ancora una band hardcore dalla provincia italiana, a nome Fatal Flu. Non ci è dato sapere se per la scelta sono stati più influenzati dal covid o dai No Use For A Name, perché i quattro giovanissimi molisani sono a cortissimo di materiale promozionale. Foto o video che siano. La produzione di questo primo doppio singolo Ieri/Domani potrebbe essere affidata sia a Greg dei Bad Religion tanto quanto ad Anthony degli Iron Regan, perché le coordinate sono quelle.
Selflore
L’immagine che ho di me è il primo album dei Selflore, uscito per una cordata di etichette che va da Non Ti Seguo Records a È un brutto posto dove vivere - che cura la versione tape. E' un disco in bilico tra suoni granitici e ricerca di una melodia comunicativa. “Per esporsi, incontrarsi e sciogliere il ghiaccio che ci divide”, dicono. Il suono delle sei tracce coniuga emo, shoegaze e certo indie italiano anni 90's affine tanto agli Smashing Pumpkins quanto ai Motorpsycho.
The Last Confidence
Il mistero della fede di questo autunno sono i The Last Confidence. La band a suo modo storica è in uscita in questi giorni con un singolo intitolato Male male che farà ballare svariati fan del pop punk, così come è consuetudine per la band bergamasca. Il pezzo vede tra l'altro il featuring con gli emiliani Wel. Bel tiro, bella melodia... ma il mistero resta lo stesso: perché i The Last Confidence (o i rinati Blink 182, fa lo stesso) fanno “scena” e La Sad no? Chi dà i pedigree?
Lappeso
Freschi freschi di release party, i monzesi Lappeso escono in questi giorni con il nuovo disco, credo il terzo oramai, intitolato semplicemente Nero (Gotama Records, 2023). Dopo le oscure convulsioni dettate dalle numerose collaborazioni sul precedente Stagno, le nuove sette tracce tornano ad essere belle scapoccione e violente come in 78 Lame. Ossessive frequenze di metallurgica post-hardcore si susseguono come scariche nervose sul tappeto di scuola Will Haven e Botch.
Elastic Riot
Con una nuova copertina iper-colorata tornano anche gli Elastic Riot con Bordernoia (Zann Records/ Troppistruzzi, 2023). Attivi dal 2007, questi bergamaschi di cui fatico a ricordare l'intero variegato percorso discografico creano una combo vincente di HC rallentato per come lo potevano intendere nella Rollins Band e noise, al quale va aggiunto un quid di catrame sludge per avere un'idea del loro sound. Oserei dire: tra Viscera///, Cult of Luna e dei Chet Pile più zorniani.
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L'articolo Otto dischi davvero punk per un autunno davvero punk di giorgiomoltisanti è apparso su Rockit.it il 2023-10-09 10:17:00
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