E adesso la giostra comincia davvero. Con la finale di Sarà Sanremo, il "talent" con cui Carlo Conti ha voluto quest'anno reinstaurare la sezione delle Nuove Proposte al Festival, l'ombra dell'Ariston si staglia minacciosa all'orizzonte. Vale LP e Lil Jolie, Alex Wyse, Settembre e Maria Tomba saranno presenti a febbraio al Festival, assieme ai 30 - un numero che speravamo davvero potesse essere più basso - Big.
Tutta la trafila per arrivare alla fine di questo contest made in Rai è stata parecchio lunga. Dai 46 artisti di partenza ne sono stati scelti 24 a delle audizioni preliminari per quella che poi sarebbe stata la gara vera e proprie, strutturata attraverso 4 puntate di eliminatorie e una semifinale. I 4 artisti che saranno presenti al Festival si sono scontrati in duelli ad eliminazione diretta rispettivamente contro Mew, Selmi, Angelica Bove ed Etra che insieme a Maria Tomba sono stati selezionati direttamente attraverso Area Sanremo.
A passare, alla fine, due ex di X Factor, un ex di Amici e un duo formato da una ex concorrente dell'uno e una dell'altro. La componente vera che manca è la freschezza: 4 brani sono ascrivibili alla categoria "ballatona sanremese", l'altra metà ha un po' più di coraggio nell'osare. E ora è il momento: via col pagellone.
Mew - Oh My God: 6
Mew ha l’arduo compito di aprire la serata nello scontro diretto con Vale LP e Lil Jolie. Il tatuaggio ben visibile “No Ansia” è il biglietto da visita perfetto. Padronanza vocale, controllo del palco, stile impeccabile, l’unico punto debole è proprio la forza del brano. La formula cassa in 4/4 e ritornello aperto e cantato non riesce a convincere pienamente. Perde la sfida ma resta comunque una performance sufficiente.
Vale LP e Lil Jolie - Dimmi tu quando sei pronto per fare l'amore: 7 (Vincitrici)
Vale LP e Lil Jolie conquistano l’Ariston nella sfida contro Mew. Il brano è ben scritto (coautrice Madame) ed il glow-up di Vale LP è evidente rispetto alle esperienze televisive passate. Sembra ancora più menefreghista, con quella cazzimma necessaria per i grandi palchi e con Lil Jolie al suo fianco che riesce ad infiammarla e spegnerla con perfetta sincronia. Commozione, risate, alcune imprecisioni vocali rilevanti ed una dose di ingenuità genuina, ma quel che conta è la canzone che effettivamente continua a rimbalzarmi nella testa anche durante la pausa bagno (scusami, Marcella Bella, mi sono perso la tua presentazione).
Alex Wyse - Rockstar: 7,5 (Vincitore)
Alex Wyse si sfida con Selmi nel primo vero ballad round. Il brano è indubbiamente sanremese, di quelli che lo immagini subito con i violini dietro e l’orchestra che si gasa. Forse più impreciso rispetto alle altre serate, ma il range vocale è invidiabile ed il suo sgolato struggente è da instant applauso. Tutto giusto.
Selmi -Forse per sempre: 7
Selmi si scontra con Alex Wyse in maniera speculare, seguendo lo stesso pattern e lo stesso ritornello sgolato ma con una struttura più indie e meno pop. È come se Ultimo avesse scritto un brano dopo un Erasmus di sei mesi. L'attitude è passionale e melodica, la voce graffiata è molto particolare anche se Selmi si emoziona leggermente e perde il controllo in alcune parti dell’esibizione. Il brano è tanto radiofonico ed è un peccato perderlo per strada, forse con un altro abbinamento sarebbe andata diversamente.
Angelica Bove - La nostra malinconia: 6,5
Finalmente una versione coerente con la sua essenza. Finalmente Angelica Bove sembra indossare un vestito musicale adatto a lei. Quel famoso vestito musicale dallo stile old ma raffinato, chic/vintage, tipico di Malika Ayane o di una penna elegante come Maria Antonietta. Finalmente arriva la consapevolezza che le mancava nei precedenti episodi musicali nei talent. Angelica Bove è sempre stata una voce perfetta senza il giusto contorno, non avevo mai trovato il suo spazio, dopo ieri invece tutto ha un senso. L’esibizione ha un inizio debole (complice un cameraman che cade mentre lei canta?) e non può competere contro l’highlander di Sanremo Giovani, ma poco importa: la strada per il suo futuro musicale sembra più definita che mai.
Settembre - Vertebre: 8 (Vincitore)
Settembre arriva alla finale di Sanremo Giovani in modalità Sinner 2024. Ha superato il difficile ostacolo Grelmos, ha il singolo più ascoltato dell’edizione ed ha il doppio di visualizzazioni e streaming sulle piattaforme rispetto agli altri cantanti in gara - per quel che vale. Vertebre è una ballatona potente, sofferta, con sprazzi di napoletanità nel ritornello, dualismo linguistico in stile Geolier lo scorso anno. Tutto è plasmato per la vittoria e infatti vince, non potrebbe essere altrimenti.
Maria Tomba - Goodbye (Voglio Good vibes): 5,5 (Vincitrice)
Maria Tomba arriva in finale direttamente da Area Giovani, senza passare per le sfide precedenti. Non abbiamo uno storico, ma dal primo istante sul palco si capisce subito la sua predominante - ed apprezzabile - personalità. Outfit pigiamesco (ereditato da X Factor), canzone catchy, ballettini imprevedibili e un ritornello divertente: "Guardami gli occhi, non le poppe / voglio le coccole, non le bad vibes". Purtroppo vocalmente commette qualche errore e la canzone ha alcuni limiti, ma lei si diverte sul palco e la sua viscerale leggerezza diventa in qualche modo contagiosa.
Etra - Lo spazio tra le dita: 5
Etra è l’unico a non provenire dai talent, l’uomo misterioso dell’edizione, forse il vero emergente nel vero senso del termine. La canzone e la prova canora non sono tra le migliori ma il brano potrebbe funzionare meglio in versione studio, un po’ come il primo Tananai Big. Ha sicuramente tantissimi alibi perché giocarsi tutte le carte come ultimo cantante in scaletta, a mezzanotte, senza delle esibizioni precedenti, da unico "sconosciuto" è sicuramente molto complicato.
Alessandro Cattelan e Carlo Conti: 7
Alessandro Cattelan è noiosamente perfetto come sempre e la sua presenza è vitale, visto che è l’unico che garantisce imprevedibilità ed ironia in una serata statica. Riesce a smorzare perfettamente la compostezza ordinaria di Carlo Conti, che comunque si destreggia a meraviglia e riesce a mantenere un ritmo costante e funzionale per tutta la puntata. La puntata è finita a 00:05, che meraviglia.
Il regolamento di Sanremo Giovani: 3
Temo di non aver capito il regolamento anche dopo 4 ore di finale. Sicuramente il sonno, la birra ed alcune presentazioni avranno influito, ma la verità è che dall’inizio c’è stato un caos magistralmente organizzato. La soglia degli artisti si è abbassata a 26 anni, gli artisti delle precedenti "puntate" non hanno mai avuto visibilità perché le dirette si sono svolte solo in seconda serata e la posizione delle "teste di serie" nel tabellone sono state mal comunicate generando inevitabilmente polemiche su favoritismi vari. Quella che un tempo era la terra promessa degli artisti emergenti si è tramutata in un luogo quasi intoccabile dalle regole poco chiare, un quadro di Escher dove dopo aver delle scale di ritrovi al punto di partenza. Peccato.
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L'articolo Le pagelle della finale di Sanremo Giovani 2024: X Factor batte Amici 3 a 2 di Giuseppe Gualtieri è apparso su Rockit.it il 2024-12-18 09:58:00
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