(Foto di Paolo Proserpio)
300 battute scritte, le video interviste e i live filmati da Glasshouse, qualche video trovato in rete. Vi raccontiamo il MI AMI 2009: gruppo per gruppo. Di Nur Al Habash (NA), Easter Apa (EA), Nicola Bonardi (NB), Michele 'Wad' Caporosso (Wad), Elisabetta De Ruvo (ED), Carlotta Fiandaca (CF), Sandro Giorello (SG), Mara Guzzon (MG), Elisa Orlandotti (EO), Mario Panzeri (MP), Carlo Pastore (C-Pa), Alessandra Perongini (AP), Stefano 'Acty' Rocco (Acty), Alex Urso (AU), Marco Villa (MV), Marco Verdi (MVe).
VENERDI'
Ministri, Dente, Mariposa, Masoko, Le Man Avec Les Lunettes, The Record's, Tousand Millions, Blatta & Inesha, Nic Sarno, 3 is a Crowd
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MINISTRI
(Foto di Marco Becker)
Ci siamo quasi. Manca poco per celebrare la migliore rock band del nostro Paese. Non sono ancora perfetti i Ministri, forse c'è bisogno di furbizia e dimestichezza con le grandi folle, ma la loro esibizione al MI AMI ribadisce che non si scherza più. Centinaia di persone con le mani alzate a seguire parola per parola le canzoni prendendosi a spallate. Questo è Rock. Questo è un concerto. // Acty
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DENTE
(Foto di Paolo Proserpio)
Se ogni anno al MI AMI si aspetta qualcuno, io quest'anno aspetto Dente. Nel 2007 era sulla collinetta ed era ancora chiaro, oggi sale sul Pertini al buio, davanti a un pubblico schiacciato che canta a memoria e si emoziona. Si emoziona per un cantautore che gioca al poser rock con un piede sulla cassa e spara coriandoli colorati. // MV
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MARIPOSA
(Foto di Simone Merli)
Cosa puoi dire dei Mariposa che non hai già detto altre mille volte? Niente. E allora si ripeta il concetto: geniali. E poi: divertentissimi, folli e pure belli a modo loro, come le loro canzoni inimitabili, come le mise improbabili che sfoggiano sul Pertini e come il canto gregoriano con cui concludono il set. Meravigliosi. // NB
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MASOKO
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Non capirò mai perchè la gente non capisce i Masoko. Sono catchy, ironici, carini. Uniscono Renato Zero agli Hives, e scusate se è poco. Dente, loro super fan, sale sul palco e intona "Cool", momento memorabile di questo MI AMI. Si dannano come criceti nella ruota, e la gente sta lì intontita. Forse sono troppo avanti. Forse sono troppo. Io gli rimprovero solo di non aver eseguito "Superattico"! // C-Pa
LE MAN AVEC LES LUNETTES
(Foto di Marco Becker)
Sul Pertini c'è ancora l'odore buono della pioggia appena passata, la gente si avvicina curiosa e i Les Man Avec Les Lunettes partono da subito con le migliori delle intenzioni: canzoni buone e genuine come il pane, melodie-cioccolatino da sciogliere in bocca, pop attitude allo stato puro. Una grande sorpresa per i nuovi ascoltatori, una assoluta conferma per i fan di vecchia data. // NA
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THE RECORD'S
(Foto di Paolo Proserpio)
Il Magnolia si sta affollando, e mentre il cielo finge di imbronciarsi, i bresciani The Record's calcano il palco Pertini. Look smart-inglese e attitudine beatlesiana, la loro prova live è impeccabile, tecnica perfetta e carica contagiosa. Alternano in modo equilibrato e originale rock'n'roll e melodia, un po' come il MI AMI fa incontrare la musica bella e i baci. // MG
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THOUSANDS MILLIONS
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Non so se hanno fatto "Red House", è la loro bomba, solo per quella meriterebbero un contratto discografico con una indie americana. Sono i primi del MI AMI e la confusione è d'obbligo. Li sento di sfuggita, ma la botta c'è tutta, le canzoni pure. Il pubblico resta incollato alle transenne. Un grande gruppo, non potevamo partire meglio. // SG
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BLATTA & INESHA
(Foto di Sandro Giorello)
Inesha non lo avrebbe mai suonato Eminem, nemmeno ai tempi dell'hip hop. Lo avrebbero deriso. Gli avrebbero detto sei un Toy. Gli avrebbero così tanto rotto le palle che lui sarebbe passato a miglior electro-vita. A violentare gente bevuta e senza pensieri, assetata di macro-beat. Avrebbe fatto quello che ha fatto con Blatta al MI AMI 2009 ("Without me" di Eminem compreso). // Wad
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NIC SARNO
(Foto di Just My Photo)
Il filosofo della dance italiana arriva al MI AMI accompagnato da Bot dei Crookers e una bella signorina. Un'eleganza pazzesca. Per un'ora, il Pertini sembra l'iperuranio della fidget, il nirvana dell'electro, la catarsi dell'house. Selezione di cultura, classe sopraffina nel mix e una groova incandescente. Perle ai porci. // C-Pa
3 IS A CROWD
(Foto di Barnaba Ponchielli)
Alla gente piace vedere la faccia di…Berlusconi. E i 3isacrowd in puro electro-clowning si sparano in faccia la maschera presidenziale e se la suonano tra classic hits, RATM e nuove produzioni made in Crowd. Zero suoni educati. Che tanto non siamo educati. Brava gente, mica teste di cazzo. Per i 3isacrowd non è babbeo-tech o fighetto-house. E' violenza, timpani sfracellati e facce strane. // Wad
SABATO
Linea 77, Statuto, Sick Tamburo, Beatirce Antolini, Minnie's, Arsenico, Notimefor, Heike has the gigles, Grenouille, Useless Wooden Toys, Glitch, Color
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LINEA 77
(Foto di Paolo Proserpio)
Pertini stringe il pugno e così fanno anche le migliaia sotto il palco. I Linea 77 sono una delle migliori live band italiane e questa sera ci dimostrano perchè. Un estratto di Pasolini introduce "Nuova Musica Italiana". Poi le acque della platea si dividono e sembra come un rito tribale, la gente danza di rabbia. Sudati, come dopo un rito di espiazione. Il passaggio è compiuto. Memorabile. // C-Pa
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STATUTO
(Foto di Paolo Proserpio)
I vetero-indies, i puristi e gli avanguardisti si sono infastiditi degli Statuto al MI AMI. Questo ci ha resi molto felici. Ma, soprattutto, felice è stata la platea del MI AMI, scatenata con i nostri Madness. Un concerto Specials. Dedicato alla gente. A metà fra Sanremo e la sagra di paese. Filastrocche in surf. Stile in levare. Energia positiva. "Piera, tu non sei sincera, ma da questa sera", io ti amo di più. // C-Pa
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SICK TAMBURO
(Foto di Marco Becker)
O li ami o li odi. Al MI AMI è stata la questa lotta che produce vita. La paranoia scende sul Pertini come un ombra si allunga sulla giornata. Loro robotici, dapprima emozionati – è uno dei primi concerti in assoluto per gli ex-Prozac+ - poi travolgenti. Chi entra nelle loro corde arriva al profondo di un cuore che lacrima sangue. Parlateci per sempre. // C-Pa
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BEATRICE ANTOLINI
(Foto di Simone Merli)
Arriva avvolta in un abito rosa, i capelli neri sul viso, Beatrice Antolini sembra una bambolina di porcellana ma non lo è. La sua grinta è così tanta che sotto il palco la si può respirare. Picchia forte sulla tastiera e i suoi musicisti la seguono complici. Precisa e accattivante. Il pubblico ormai numeroso si scalda sulle note di "Funky Show" e non può che seguire ammaliato il canto della sirena punk. // AP
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MINNIE'S
(Foto di Marco Becker)
E' un momento storico in cui la gente non sa più che dire. Chi lo vota? Non lo so. Chi protesta? Boh, non so. Chi fa qualcosa? Boh, tu lo sai? I Minnie's sanno dire: dentro o fuori vogliamo Giorni Migliori (con tanto di lancio del libro omonimo di Rockit dal palco e street opera con Bean). Parole facili di una lotta durissima che nessuno sa più dire. // Wad
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ARSENICO
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Gli Arsenico salgono sul palco a volti distesi. E seppur sotto nessuno si dimeni più del minimo sindacale, loro ci sono, rappresentanti di un hardcore fresco, motivato, italiano. Pezzi del nuovo album si alternano alle sfuriate degli esordi, per una band che come poche è, oggi, capace di sintetizzare vecchio e nuovo come se il punk fosse solo uno. // AU
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NOTIMEFOR
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Sono saliti impauriti e hanno tentato di scacciare l'agitazione sparando tutto al massimo. Buona scelta. Certo qualche scivolone c'è stato, ma meglio quello che i classici gruppi che si chiudono a riccio sul palco. E le canzoni sono belle. La presenza scenica, la sicurezza, la precisione: da migliorare. Quanti anni hanno? Chi 20, chi 18. Tutto ok, allora. // Sa
HEIKE HAS THE GIGGLES
(Foto di Monelle Chiti)
Zitti e suonano. L'attitudine giusta. Emanuela è la compagna di classe che avrei voluto con me a condividere una delle due auricolari. Tutti i musicisti italiani – da Dente ai Ministri, passando per gli Amari – sbigottiti di fronte alla loro perizia invidiabile e una personalità limpida. Rock'n'roll, punk-funk, grunge... tutto nei polsi. La naturalezza e la passione. Li aspettiamo quando saranno loro. Intanto bravi! // C-Pa
GRENOUILLE
(Foto di Elisabetta Bellosta)
La vita, a pensarci bene, non è altro che una continua ricerca di conferme e di appagamento. Avevo recensito in maniera lusinghiera i ragazzi che cantano il rogo di Milano e mi ritrovo sotto il palco a cantarlo a mia volta e a squarciagola. Un po' poser (ma ci sta), potentissimi, solidi e dotati di canzoni che si ricordano. Grandi. // NB
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USELESS WOODEN TOYS
(Foto di Sandro Giorello)
Tiratissimi e pestoni come non li avevo mai sentiti: miscele repentine e alcolizzate, bassi reattivi e cassa in faccia. Cambiano frenetici tra autocitazioni e revolverate facili. Pappappa, che bomba è il remix spaccapista di Spiller per "Teen Drive In"? Ma poi basta poco. Lingue che bruciano. Hai perso le mutandine! // MVe
GLITCH
(Foto di Ilaria Doimo)
A ripensarci forse Glitch è stato raffinato e pettinato quasi quanto Spiller lo scorso anno, sempre al MI AMI. Il dancefloor del festival dei Baci in questa edizione ha dimostrato che c'è un tempo per i nomi affermati e un tempo per affermare i nomi. Sicuramente Glitch e il suo Autoreverse. Nano Rec saved your life! // Wad
COLOR
(Foto di Francesco Ratz)
Nell'atmosfera di dancekilling del Sabato, Dj Color è stato il giustiziere principale. Dj Color è l'assassino senza coltello. E' Jack Nicholson in Shining che spacca la porta del bagno, la distrugge, ma con house funk mica con l'accetta. High level, stile dritto e limpido come i coktail. Non i "pestati" eh. // Wad
DOMENICA
Marta Sui Tubi, Julie's Haircut, Super Elastic Bubble Plastic, Giorgio Canali, Valentina Dorme, Superpartner, The Leeches, Jang Senato, I Ganzi, Nokeys, Iori's Eyes, Serpenti, Rockit All Starz
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MARTA SUI TUBI
(Foto di Monelle Chiti)
Niente di meglio dei Marta per chiudere il MI AMI. Rockit li ha spinti da subito, Rockit se li tiene stretti anche e soprattutto ora che sono una band dalla caratura nazionale, che scarrozzano uno show di livello altissimo e che hanno ormai maturato un songwriting inconfondibile riuscendo a rinnovare una formula che poteva ingabbiarli. Da brividi. // NB
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JULIE'S HAIRCUT
(Foto di Paolo Proserpio)
Un album uscito a Gennaio già tra i migliori del 2009. Un compendio della svolta acida del gruppo ormai distintiva. Sempre diversi, sempre loro. Questi pezzi piacciono davvero a tutti, italiani e stranieri. Si viaggia ondulatori su "Origins", e ci si esalta in chiusura con "Satan eats seitan". Come ci dicessero: "A prestissimo". // ED
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SUPER ELASTIC BUBBLE PLASTIC
(Foto di Marco Becker)
Una potenza sonora da manuale. Linee di basso sporche e cavernose, ritmiche mai scontate, chitarre grezze che condiscono una voce grave e fumosa. Acidità lisergica e meravigliosi inserti noise tanto quanto viaggi inaspettati nella melodia. Un racconto sonoro crudo e tormentato, i Sebp squarciano le stelle di Milano e distillano adrenalina pura. // EA
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GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO
(Foto di Paolo Proserpio)
Cristo, Giorgio Canali. Canta, urla, bestemmia, tira craniate al microfono, invita tutti a farsi fottere. Con il cinico distacco dei cinquanta e la dissacrante carica dei venti, si prende il palco e il pubblico. Rossofuoco lo sostiene, il batterista picchia da far male. Pugni chiusi e si precipita cantando a squarciagola. // MV
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VALENTINA DORME
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Anni ad aspettare di riascoltarli dal vivo. Attesa non delusa, complice un nuovo album assolutamente trascinante e vecchie melodie mai dimenticate. Il tempo passa, la passione resta, e l'energia cresce piuttosto che no. Questa è l'Italia che si dovrebbe ascoltare più spesso. Certi palchi possono essere troppo stretti. Come i tempi di un festival. // ED
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SUPERPARTNER
(Foto di Elisabetta Bellosta)
La voce di Rosita si riconosce appena comincia a cantare, subito dopo esser riemersa da un set fotografico Twiggy style. "Do you remember the hill?" duetta con il suo omologo e tutti ce la ricordiamo, dondolando la testa come bamboline dagli occhioni blu. Pop nord europeo che arriva dalla Puglia con dolcezza. // ED
THE LEECHES
(Foto di Paolo Proserpio)
Per te che hai abbandonato il punk a 17 anni. Per te che non ricordavi che 5 minuti bastano per 3 canzoni. Per te che sei vecchio fuori ma giovane dentro (o il contrario): i Leeches dal vivo sono un'esperienza che dopo ti farà sentire, comunque, meglio. Jesus loves the Leeches, e anche il MI AMI. // MP
JANG SENATO
(Foto di Elisabetta Bellosta)
La r moscia di Romagna. La chitarra folk. La buona scuola italiana. Gli Jang Senato portano la melodia sul Pertini con levità, trasformano la loro scrittura nel juke box di un pomeriggio di mezza estate, dove dare i baci è più soffice. Spediti, molto sicuri sebbene un poco spaesati, trasformano l'Idroscalo nel più romantico dei parchi d'Italia. Da seguire. // C-Pa
I GANZI
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Ad un certo punto della giornata ci vuole un gruppo così, in qualsiasi festival. Un elemento disturbatore che cambi le carte in tavola, che ti rimetta in moto i neuroni ormai in modalità birra-concerto-belle ragazze. Classici anni 60, "Baluba Shake", camicie strette, vestiti a pois e cartelloni anti-matusa. Perfetti per un pomeriggio domenicale. // SG
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NOKEYS
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Primi Litfiba, Depeche Mode, Cure e un briciolo di Tool le basi di questi scuri animali da palco dalle linee nere sul corpo. Pochi pezzi chiusi da una rivisitazione in stile Nokeys di Personal Jesus, canzone che fa sempre piacere, anche la domenica pomeriggio. Nulla di nuovo, nulla di perverso, solo una tradizione abbracciata nello stile e portata avanti anche nel terzo millennio. // EO
IORI'S EYES
(Foto di Elisabetta Bellosta)
Sono giovani e quasi del tutto sconosciuti. Suonano alle quattro del pomeriggio davanti ad un pubblico che si è appena svegliato, dopo i bagordi della sera prima. Lo cullano con melodie leggere e perfette, suoni minimali, canzoni essenzialmente geniali. Secondo me saranno uno dei gruppi di punta di qualche prossimo MI AMI. // SG
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SERPENTI
(Foto di Paolo Proserpio)
Alle 15.30 parte la giornata conclusiva dell'edizione 2009 con i Serpenti. Il duo electro-pop raduna davanti al palco la folla baciata dal promettente sole pomeridiano. Patinati e orecchiabili, fanno alzare ulteriormente la temperatura media tra sound danzereccio e mosse glam-goliardiche. Ed esplode l'atmosfera da dancefloor, balli matti e paillettes! // MG
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ROCKIT ALLA STARZ
(Foto di Marco Becker)
L'ultima ora di musica la facciamo noi. RockitAllStarz tutti fuori! Si balla e si beve, tutti, birra a metà prezzo e vodka liscia. La gente oltre le transenne impazzisce. Il buttafuori mi chiede se è tutto ok. Sopra il palco la gente mixa sotto il palco la gente sballa. "Ci hanno tolto la corrente" mi dice Wad sorridendo. Sono le 2.05. Credevo fino alle 2.30. // CF
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L'articolo Palco PERTINI - Milano di Redazione è apparso su Rockit.it il 2009-06-22 00:00:00
COMMENTI (3)
bello guardarsi un po' di video! bel lavoro!
rivoto 10 a g. canali e rossofuoco.
molto dispiaciuto d'essermi perso i serpenti, cazzo.