Nel mondo reale succede che le persone non lavorano da oltre un anno, i giovani non trovano un impiego dopo l’università e aumentano l’ansia e la depressione. Nella complessità di una popolazione in difficoltà seria, succede poi, in alcuni splendidi casi, che si realizza la solidarietà: quel guizzo umano che risiede in ognuno e si accende all’occorrenza dell’altro. E senza dover chiedere molto, con un minuscolo contributo dal basso, pianifica grandi cose e dà prova di fiducia e condivisione.
Siamo a Pavia e i protagonisti di questa storia solidale sono i cittadini: tutti coloro che hanno collaborato a Nessuno si salva da solo, un’iniziativa che si propone "a chi gode di un reddito permanente garantito di devolvere una quota del proprio stipendio/pensione a beneficio di chi si trova in incertezza e precarietà lavorativa ed economica", spiega il sito della Caritas, tra gli ideatori del progetto.
L’iniziativa ha coinvolto 12 associazioni laiche e cattoliche dal maggio 2020, ha aiutato 34 famiglie e imprese nel Pavese, e ha raccolto circa 137mila euro: "Un’adesione ovviamente libera e spontanea, flessibile nell’entità e nella durata, secondo le intenzioni e le possibilità dei donatori".
In molti hanno scelto di elargire il 5% mensile del proprio stipendio/pensione per almeno 6 mesi, o comunque una percentuale fissa per un periodo di tempo continuativo: "I fondi raccolti, attraverso l’azione della Caritas, andranno a sostenere persone e famiglie in difficoltà", si legge sul sito.
Il fondo speciale ha aiutato anche Guido Tronconi, musicista e produttore di 44 anni, organizzatore di eventi e fondatore di un'associazione. Una leggenda locale: uno di quelli che c’è sempre stato nella vita culturale e sociale della città. Anche per questo è diventato testimonial dell’iniziativa.
Gli chiediamo maggiori informazioni sul progetto Nessuno si salva da solo: "Tutto è nato da Chiara Zaietta (professoressa di lettere del Liceo Copernico di Pavia), Paolo Montagna (docente di Fisica in UniPv), Daniela Bonanni (fondatrice di Spaziomusica) e la Caritas", racconta.
Il sostegno dei generosi cittadini e delle associazioni è stato fondamentale per evitare che Downtown Studios (l’attività fondata da Guido nel 2005) e l’associazione di promozione sociale che vi ha sede, Cielo Terra Musica, chiudessero i battenti. "Senza il loro aiuto, sarebbe stato quasi impossibile continuare. Li ringrazio ancora infinitamente per averci ascoltato e tenuto in considerazione, dopo anni di servizio alla comunità culturale pavese", dichiara.
I fondi sono stati essenziali per il mantenimento delle spese vive dello stabile in cui risiede Downtown Studios: una realtà che in questi anni si è autofinanziata ed è divenuta nel tempo punto di riferimento per tutti gli artisti indipendenti della zona. Non è solo uno studio di registrazione, ma anche una sala prove e un centro culturale che ha sempre organizzato eventi.
"Abbiamo messo in piedi dal nulla tantissimi festival in questi 15 anni, oltre a realizzare produzioni discografiche (con Martiné Records) per promuovere i musicisti di Pavia e della zona", dice Guido. E continua: "Senza questo avamposto, non si sarebbe mai sentito parlare delle molte connessioni artistiche e dei progetti realizzati in questi anni. La nostra comunità ci sostiene e riempie quotidianamente il nostro operato".
Un lavoro del tutto concentrato all’interno del triangolo costituito da Downtown Studios, Cielo Terra Musica e Il Faro di Praglasso: tre realtà che si coinvolgono costantemente, mosse dall’energia e dalla collaborazione della scena artistica territoriale.
L’associazione Cielo Terra Musica nasce nel 2008 all’interno di Downtown Studios, con l’esigenza di promuovere la socialità. Sono tante le attività che si svolgono a partire da CTM, come l’insegnamento musicale, l’organizzazione di eventi legati alla musica popolare. E le degustazioni di vino e dei prodotti tipici dell’Oltrepò, intese come rivalutazione territoriale.
Sono molti i progetti realizzati dall'associazione, ma tra i più importanti Guido Tronconi cita: La nostra terra suona, compilation che raccoglie tutti i più grandi artisti folk dell’Oltrepò e delle quattro province; e Non è solo una questione di gusto, un audiolibro realizzato presso il carcere di massima sicurezza di Voghera, dove sette detenuti raccontano le tradizioni culinarie dei loro luoghi di origine attraverso parole e musica.
Il Faro di Praglasso è la seconda sede di CTM, acquisita nel Febbraio 2020. Una nuova sfida per Guido e per tutte le persone che lavorano con lui: recuperare un antico borgo, sito nel comune di Varzi (PV) a 900 mt di altezza, e creare esperienze trascendentali attraverso la musica e la meditazione. "Per promuovere tutto ciò che concerne il territorio, sfruttare la bellezza del luogo e incentivare il turismo culturale", spiega Tronconi.
Una florida rete culturale che si è rinvigorita negli anni, ma che in pochissimo tempo è stata silenziata dalla pandemia, indebolita dalla crisi e soprattutto dall’assenza di un’adeguata attenzione politica nei confronti del settore culturale e dello spettacolo, fulcri portanti di tutto il lavoro degli spazi di cui abbiamo parlato: "Il 2020/21 ha sottolineato la fragilità della società in cui siamo immersi", commenta Guido.
"Tutti i processi sono stati bloccati integralmente o parzialmente da una piccolissima entità – il virus –, che ha fatto emergere le grosse falle del mondo iper-consumistico in cui viviamo e siamo inevitabilmente dipendenti. Con questo non nego l’esistenza del virus, e prendo atto di tutte le sofferenze che ha portato alle famiglie che hanno perso qualcuno", dice.
Non riuscire ad andare avanti? Guido non l’ha mai pensato, "poiché sono in missione per conto di 'Dio' (qualsiasi nome o provenienza egli abbia)", tanto per citare qualcuno di molto tempo fa, risponde. "Abbiamo stretto i denti, fatto sacrifici che mai ci saremmo aspettati di riuscire a fare (e dover fare)", continua.
"Anche noi ci siamo attrezzati per lavorare on-line, con tutte le limitazioni che ne derivano. Abbiamo continuato a mixare e registrare in studio, con live in streaming e una serie di attività (nel rispetto delle normative anti-Covid, ndr), per evitare che la fiamma della nostra attività si spegnesse. E il sostegno dei cittadini è stato fondamentale", dice.
Perché a Pavia Nessuno si salva da solo, e l'aiuto di chi ha partecipato al progetto ha contribuito a superare e ad affrontare il blackout lavorativo di molte altre attività, oltre quella di Guido. Tutte fondamentali per la vita sociale e culturale del territorio.
I Downtown Studios e l’associazione di Tronconi non vedono l’ora di avviare nuovamente tutte le loro iniziative: "Il programma è talmente vasto che sarebbe impossibile elencarlo. Sicuramente daremo il 1000% per rinnovare i nostri servizi e lo stabile, riprendere le possibili attività culturali e, soprattutto, fare la nostra parte per dare tutta l’energia possibile a chi ne avrà bisogno, dopo un anno di stasi", dichiara il musicista di Pavia.
"Ci impegneremo a rimanere attivi per dimostrare, e dire grazie, a tutti i generosi sostenitori che hanno creduto in noi. È stato il miracolo della bellezza, un esempio da offrire al mondo della politica", conclude Guido Tronconi.
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L'articolo A Pavia “in missione per conto di Dio” di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2021-05-04 18:00:00
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