Tra i concerti collaterali all’imponente cartellone della settima edizione della “Festa delle Invasioni” che si svolge a Cosenza - come da tradizione - nel torrido mese di luglio, l’area festival ospitava il progetto “Pentole & Computer”, ideato e messo in scena dal percussionista rossanese Gennaro De Rosa del progetto Mandara e da Marco Messina della 99 Posse/Resina.
Incontratisi durante il missaggio del nuovo album dei Mandara, pubblicato da poche settimane, De Rosa e Messina hanno scoperto un’affinità elettiva che, come in un work in progress, sta segnando un passo decisivo nella realtà della musica indipendente italiana. In poco più di un’ora il duo ha riversato una quantità infinita di stimoli sonori sul pubblico presente, partendo dall’incontro apparentemente illogico tra glitch elettronici e percussioni acustiche realizzate con qualsiasi oggetto o superficie capace di generare suoni.
Il primo impatto di questo live set lascia sgomenti: sembra che i due musicisti siano slegati e quasi si sfidino a duello. Da una parte Messina con i ritmi hype da club londinese, e dall’altra De Rosa con la tribalità etnica che arriva da un lontano oriente. La civiltà dell’occidente contro la cultura del sud del mondo? Niente di tutto questo. Bastano poche battute, chiudere gli occhi e lasciare che il ritmo trasporti in una nuova dimensione, che abbatte ogni barriera. Niente è lasciato al caso e tutto il suono prodotto risulta il riflesso di un’armonia che frulla il Kraut rock, annichilisce la dance, modernizza la world music, quasi fosse il tipico suono di una metropoli come New York. Un trionfo della contaminazione, l’elevazione agli onori degli altari del concetto di crossover, un nuovo linguaggio sonoro che sublima il concetto di creatività.
Tutto questo è il frutto dell’incontro di due spiriti realmente liberi ai quali rivolgere un plauso incondizionato.
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L'articolo Pentole e computer (Messina e De Rosa) - Cosenza di Eliseno Sposato è apparso su Rockit.it il 2004-07-07 00:00:00
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