Pescato fresco #17: tre nuovi artisti nella vasca degli squali

Anche voi come Ariete ogni tanto vi sentite affondare in un mare di guai? Nema problema, seguite il nostro pesce guida e ascoltate la buona musica che arriva dai fondali questa settimana

La lampuga (Coryphaena Hippurus)
La lampuga (Coryphaena Hippurus)

La lampuga – o corifena – è un pesce un po' indeciso. Vive nei mari tropicali, sulle coste del Madagascar e delle Azzorre, ma anche nell'Adriatico. È azzurro a strisce nere e gialle, ma anche verde con puntini verdi oppure tutto di una sfumatura tra azzurro e grigio. Nell'ambiente è conosciuto come Coryphaena hippurus (Linnaeus, 17858) ed è famoso per questa capacità di cambiare colore quando si sente minacciato o a caccia. È questo pesce "muta forma" il protagonista del nuovo appuntamento con Pescato fresco.

Riguardo al motivo della sua presenza nel Mediterraneo – visto che è un pesce tropicale – si sa poco, ma potrebbe essere arrivato per ascoltare i tre nuovi artisti che abbiamo pescato questa settimana. Una cantante dalle origini yemenite che canta R'n'B su beat elettronici, una band noise-punk che sfonda il palco e i coni degli amplificatori e un musicista glitch che suona sintetizzatori con elmetto da rugby e paradenti.

Samia

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Con la sua voce profonda dal timbro pieno riesce a ipnotizzare chi ascolta Cadiamo a pezzi, il suo ep d'esordio. Samia balla con il microfono. Si allontana, lo respinge, poi si avvicina di nuovo sussurrando dolcemente. Attorno alla voce esplode una ritmica tra il funk e la dance, che riprende le origini yemenite e somale grazie allo stile percussivo. Con le sue canzoni ci porta in un club R'n'B, dove tutti ballano mentre lei dal palco canta con una voce graffiante e irresistibile.

Perché ascoltarla: Per ballare coi pantaloni a zampa di elefante senza sembrare fuori moda.

Kha!

I Kha! sono un trio milanese che vorrebbe spaccare tutto, letteralmente. Suonano con un carattere così punk da voler essere in sala prove con loro per vedere cosa combinano. I riff di chitarra sono minimali, ma annegati nelle distorsioni, e sembrano sfidare la batteria a una gara noise dove vince chi fa più rumore. Si scambiano plettrate taglienti e rullate che arrivano dritti in faccia a chi ascolta Ghoulish Sex Tape, il loro primo album.

Perché ascoltarli: Per fregarsene del galateo, nella vita e nella musica.

Juck

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Juck è un musicista glitch e appassionato di rugby milanese. Si fa fotografare sul campo o sugli spalti, sempre con l'elmetto in testa. Anche i titoli delle canzoni portano vicino alla meta, sulla linea dei 22. Il suo ultimo ep si chiama Paradenti, necessario anche per ascoltare la sua musica. I suoi sintetizzatori ti prendono e ti sbattono a terra, poi ti sollevano e ti scaraventano via, con gli stessi guantoni da box del video di Effetto, ma senza il pelo morbido. È elettronica martellante che segue una sola regola: non fermare mai la cassa.

Perché ascoltarlo: Per trovare quella botta di energia che ti fa andare in meta.

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L'articolo Pescato fresco #17: tre nuovi artisti nella vasca degli squali di Martino Fiumi è apparso su Rockit.it il 2023-02-14 10:27:00

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