Pescato fresco #20: tre nuovi artisti nel reparto surgelati

Dal pescivendolo lo scorfano è sempre più buono, ma questa settimana nel reparto surgelati abbiamo trovato uno freschissimo insieme a tre nuovi artisti che vi raccontiamo qui

Certo che venire usati come termine di paragone di bruttezza dev'essere parecchio deprimente. Sarà per questo che lo scorfano (Scorpaena scrofa) passa gran parte del tempo fermo immobile in un punto rialzato del fondale, in attesa che qualche succulenta preda gli passi davanti e se la pappi in un sol boccone. Senza dimenticare le sue spine, collegate a ghiandole velenifere che possono fare anche parecchio male, ma mai quanto sentirsi dire "sei più brutto di uno scorfano". Oggi proviamo a regalare un po' di amore a questo pesce così bistrattato facendogli ascoltare tre artisti nuovissimi: Ciliegia suicidio, Euforia e Maura.

Ciliegia suicidio

video frame placeholder

Non sappiamo granché di Ciliegia suicidio. Anzi, non ne sappiamo proprio nulla, a parte quello che possiamo scoprire nella mezz'oretta di I mostri col cazzo che si nascondono sotto le lenzuola, disco pubblicato lo scorso 28 febbraio. Verrebbe da dire che sono in due, un ragazzo e una ragazza, che sia tutto registrato alla buona in cameretta, che sussurrano le loro canzoncine stonate con in braccio una chitarra acustica scordatina e suonata abbastanza male. Eppure. Sono ballate introspettive che nel loro essere tutte sghembe parlano al cuore, figlie illegittime di Phil Elverum e Daniel Johnston. Con la loro soffice stortura tardo-adolescenziale si avvinghiano su sé stessi, per proteggersi da un mondo inaffrontabile. Sporchi quanto volete, ma proprio per questo magnetici.

Perché ascoltarli: Per nascondersi quando il peso delle aspettative diventa insostenibile.

Euforia

Nella provincia trevigiana, dove il grigio è ancora più grigio, non ci dev'essere granché da fare. Sarà per questo che un trio di ventenni decide di chiamarsi Euforia, come per rispondere alla noia e alla monotonia con una pacca di vitalità necessaria per non farsi risucchiare dal contesto. Per questo sono necessari sfoghi in cui mandare a Fanculo tutto quello che va storto, come recita uno dei tre singoli pubblicati fino a ora, ma anche momenti di malinconia, colori cangianti e ricordi agrodolci, come nel loro ultimo singolo Sempre in ritardo. Il tutto mescolato in un cocktail tra hip hop, urban e r&b, che stordisce senza lasciare postumi del giorno dopo. 

Perché ascoltarli: Per riscoprire i drammi impagabili della provincia.

Maura

video frame placeholder

Maura è una studentessa universitaria che rompe la routine di Bologna con fughe in sale di registrazione. Davanti al microfono si mette a nudo e con una voce sussurrata intreccia versi come una poetessa. È musica delicatissima, con parti armoniche fitte di strumenti elettronici, tastiere e nessuna ritmica. Tolte Non imparo mai ed È vero voglio che resti le sue composizioni sono un sottile tappeto su cui è il testo a sfilare come protagonista. Da poco si è ritirata nel bosco, anzi, Nel mio bosco per staccarsi dalla frenesia della città, guardare da lontano la vita di tutti giorni e scriverne una canzone. 

Perché ascoltarla: Per perdersi nel silenzio del bosco quando la città è troppo rumorosa.

---
L'articolo Pescato fresco #20: tre nuovi artisti nel reparto surgelati di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-03-07 16:30:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia