Si chiamano entrambi merluzzo nordico, ma è molto facile confonderli, in quanto entrambi hanno tre pinne dorsali e due anali (non ridete). Il primo è detto anche merluzzo bianco (Gadus morhua), è un pesce endemico dell'Oceano Atlantico settentrionale e se essiccato sotto sale diventa quello che conosciamo come stoccafisso; il secondo, invece, è il merluzzo grigio (Gadus macrocephalus), tipico del Pacifico settentrionale e che, seguendo lo stesso procedimento del suo cugino, viene poi trasformato in baccalà. Quindi il baccalà alla vicentina con che pesce si fa? Se avete risposto merluzzo grigio: sbagliato! Per confonderci le idee, i veneti chiamano il baccalà lo stoccafisso, cibo che hanno importato dalla Norvegia già dal 1432, a quanto si dice. Ma siamo già abbastanza confusi da tutte queste omonimie ittiche, quindi rimandiamo la storia a un'altra volta. Quello che invece tocca fare, invece, è andare subito a scoprire gli artisti che vi presentiamo questa settimana: Valori, Tommi e Moth e Glazyhaze.
Valori
Giulia Valori, in arte Valori, è nata a Roma ma è una londinese d'adozione e ci ha fatto drizzare le antenne sin dal suo primo singolo, Impercettibile, uscito appena qualche mese fa. Lì la sua voce tracciava una crepa sottilissima che invitava a guardare dentro quel guscio da cui si stava schiudendo. Non a caso il suo primo ep, uscito lo scorso 16 giugno, si chiama Crisalide: quattro tracce dagli arrangiamenti minimali, dove il suo cantato ruba la scena attraverso una delicatezza ipnotica. È così che Valori ci guida dentro una graduale trasformazione, trovandoci alla fine a cercare quei dettagli dentro di noi che scopriamo essere diversi. O che magari sono sempre stati così, siamo noi a renderci conto di averli guardati con la prospettiva dettagli.
Perché ascoltarla: Per scoprire quanto è facile cambiare.
Tommi e Moth
Domanda che può sembrare scema: ve lo ricordate il Mondiale vinto dall'Italia in Germania? Ecco, Tommaso Martini di Venezia e Pietro Piccioni di Perugia, meglio noti come Tommi e Moth, no. Non perché soffrano di una qualche strana amnesia, ma puramente per motivi anagrafici, essendo nati rispettivamente nel 2005 e nel 2006. A dimostrazione di quanto stiamo invecchiando, ma soprattutto di quanto questi due ragazzi siano davvero precoci. Hanno cominciato a muovere i primi passi su Soundcloud qualche anno fa, ognuno da casa sua, fino a collaborare con collettivi del giro hyperpop come DANZƏ e Pseudospettri, come ci avevano raccontato l'anno scorso. È da poco uscito il loro primo ep Voci dal corridoio, dove i loro pensieri vengono masticati da produzioni glitchate e imprevedibili, a tracciare strade nuove e sintetiche per il pop di oggi.
Perché ascoltarli: Per annullare i chilometri che ci separano.
Glazyhaze
Non sappiamo quanti anni abbiano, ma sappiamo che sono molto giovani. Non sappiamo da dove vengono di preciso, se non da un puntino imprecisato del Nordest. Irene Moretuzzo e Lorenzo Dall’Armellina sfuggono, sembra quasi non vogliano farsi trovare. Oppure è solo un modo per entrare meglio nella filigrana del loro shoegaze dalle sfumature dreamy, con quei riverberi inafferrabili di chitarra che si propagano nell'aria e danno forma a ombre enigmatiche, che a guardare è un pop avvolto da nebbie colorate. Pure il titolo del loro primo album rivendica questo lasciarsi sfumare dentro all'ambiente che li circonda: Just Fade Away. Perdetevi anche solo un attimo dentro di loro, ne varrà la pena.
Perché ascoltarli: per smaterializzarsi dentro un sogno.
---
L'articolo Pescato fresco #29: tre nuovi artisti alla vicentina di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-06-20 18:00:00
COMMENTI