Il nome è già di per sé esplicativo: dentice (Dentex dentex), dai quattro dentoni che spiccano in mezzo ai tanti che gli cospargono la bocca. È molto diffuso nel Mar Mediterraneo, ma si può incontrare anche nell'oceano Atlantico orientale, dalle isole britanniche alla Mauritania, e occasionalmente sino al Senegal e alle isole Canarie, mentre è un ospite d'eccellenza sulle nostre tavole, date le sue carni dal sapore molto prelibato.
Il dentice è un pesce solitario, anche se da giovane lo si può incontrare in banchi. Questa volta è in ottima compagnia, visti i suoi compari musicisti con cui lo andiamo a conoscere: Maelstrom, Samuele Cyma e Flaminia.
Maelstrom
Si chiama come il gorgo tipico della Norvegia e della Scozia, ma lui è originario della Calabria ed è cresciuto in Piemonte. Insomma, un bel giro strano quello del nostro Maelstrom, nome d'arte del cantautore Alessandro Pugliese. Il suo primo disco è intitolato R.R. ed è l'acronimo del round Robin, ossia il modo in cui le ciurme dei pirati firmavano la pergamena con cui sancivano l'ammutinamento verso il loro capitano, di modo che se fosse andato a male non sarebbe stato possibile capire chi fosse il primo ad aver fatto partire la congiura. Ma al di là dell'affinità evidente tra lui e questa rubrica, Maelstrom lo citiamo perché la sua penna ci ha colpito, mentre il sound porta lontano dai sea shanties per regalarci un cantautorato dai richiami classici e riferimenti moderni, con delicatezza ed eleganza. Un piccolo disco prezioso, senza che sia sepolto sotto qualche X persa in mezzo ai sette mari.
Perché ascoltarlo: Per ritrovare un punto fermo mentre c'è mare mosso.
Samuele Cyma
Samuele Cyma è un un producer, songwriter e sound artist romano diplomato in chitarra jazz al Conservatorio Saint Louis di Roma. Uno che è in giro da qualche anno, ma il suo vero debutto sembra pronto all'orizzonte, con un disco in arrivo il prossimo autunno. Intanto possiamo goderci due singoli "doppi", Emorragie e Clorofilla, pensati come brano vero e proprio e una coda strumentale che aiuta a entrare ancora di più nel mondo sonoro che Samuele porta dentro di sé. È un gioco di incastri tra il ruolo del cantautore e quello del compositore, come se ai temi intimi e personali affrontati nella canzone corrispondesse una visione più astratta, difficile da afferrare, che può essere raccontata solo con i suoni. Lasciate che vi filtri nel cuore, può darvi una carezza anche quando non pensavate di averne bisogno.
Perché ascoltarlo: Per trovare uno specchio liquido alle nostre emozioni.
Flaminia
In casa di Flaminia la musica è più presente del pane. Per questo già da ragazza si dedica anche lei, come i genitori, a cantare e suonare, iniziando a scrivere i primi brani nel 2018, tra Nashville e New York. Dopo Lotus, primo ep di brani in inglese, ora tocca a XYZ, dove passa alla scrittura in italiano e sembra essere illuminata di una luce nuova. Una luce che sembra addirittura permetterci di sbirciare nel domani, grazie a una voce dalla punta tagliente che contorna il presente: queste fessure riesce a riempirle di un pop algido dagli echi dance, su cui danzare al rallentatore. Qualcosa di magico, quando le nebbie attorno a noi diventano troppo fitte.
Perché ascoltarla: Per sentirsi vivi tra incertezza e mistero.
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L'articolo Pescato fresco #31: tre artisti con le zanne sott'acqua di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-07-11 11:11:00
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