Pescarlo non è facile, dato il suo carattere timido e diffidente, però le sue carni sono molto pregiate. Il temolo (Thymallus thymallus) è un pesce d'acqua dolce che si può trovare in tutta l'Europa centro-settentrionale. Lo si riconosce per la sua pinna dorsale molto sviluppata e per il colore argenteo del suo corpo, che raramente supera i 50cm di lunghezza e il chilo di peso. Si tratta di una specie molto sensibile all'inquinamento delle acque, motivo per cui la sua diffusione negli ultimi 50 anni si è notevolmente contratta. Viste le sue caratteristiche, non poteva che accompagnare tre artisti molto particolari: Rumo, Stegosauro e Segreta.
Rumo
Rumo lo – anzi, li – conosciamo già da un po', ma non ne sapevamo granché. Un disco nel 2019, un paio di ep nel 2020 e un gran mistero dietro a chi ci fosse dietro quella maschera in plastilina con cui si presentavano, un po' come un Liberato su scala ridotta. Adesso qualche pezzo di intonaco dal muro di anonimato viene giù. Rumo sono due ragazzi di 24 anni, collocati da qualche parte imprecisata del Friuli occidentale, nella zona dei cosiddetti "magredi": uno scenario brullo e arido che ben si sposa con il dramma ambientale che si sta consumando sotto i nostri occhi negli ultimi anni. E per questo il loro ultimo ep si chiama Terre magre, dove la staticità di una provincia morente viene scossa dal loro connubio distopico di rap, soul, cantautorato, elettronica, fino a estremi hypercore e urban pop. La fine del mondo è a un passo, fatevi trovare preparati.
Perché ascoltarli: Per trovare l'arcobaleno in mezzo al grigio della provincia.
Stegosauro
Ci spostiamo appena di qualche chilometro per finire in Veneto, per scoprire un dinosauro che sembra molto più giovane di quanto la storia ci insegni. È qua che nascono nel 2020 gli Stegosauro, formazione che unisce gli arpeggi di chitarra da montagne russe del Midwest emo, le spigolosità del math rock e lo sfogo bruciante dello screamo, per un primo album – pubblicato per To Lose La Track – che ci è esploso fortissimo in faccia e nel cuore. Se poi vi diciamo che la prima traccia ha come titolo un gioco di parole sui Cap 'n Jazz talmente scemo da essere geniale e l'ultima è una strumentale tesissima che si chiama Buonanotte raga, volete davvero non mettere play?
Perché ascoltarli: Perché è la cosa più fresca mai uscita dal Giurassico.
Segreta
Segreta forse perché si sta svelando poco a poco: è nata sul finire del 2022, il primo singolo arriva nel gennaio scorso, il secondo con l'inizio della primavera. Ma i primi germogli hanno già dei colori vivissimi: r&b elettronico dove analogico e digitale si intrecciano, creando una dimensione sensoriale che fa un passo oltre il sonoro. Dopo averci portato in mezzo alle sabbie rarefatte di Deserto rosso, per raccontare l’incontro di due sconosciuti in un tempo e in uno spazio indefiniti, si arriva alla psichedelia soave di Amazzonia, in cui la natura tutt'intorno sembra risvegliarsi col passaggio delle sinuosità vocali di Segreta. Ancora non sappiamo dove ci porterà nella prossima tappa del suo viaggio dei sensi, ma siamo già pronti per seguirla.
Perché ascoltarla: Per girare il mondo senza alzarsi dal divano.
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L'articolo Pescato fresco #24: tre nuovi artisti pinna blu di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-04-04 16:23:00
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