(I Golf Clvb - Foto)
Un concerto in piazza - o meglio, nel negozio di tappeti che dà sulla piazza - a tre gironi dal Natale. Una Cagliari ancora gremita di gente che riempie le vie interessata, si informa, vocifera e aspetta che qualcuno incominci. La Here I Stay Records, neonata label cagliaritana, ha organizzato una serata con molti dei suoi gruppi. Una rassegna di volti e voci nuove, Sara Loddo racconta.
Tre giorni dopo Natale, contrariamente alle mie previsioni, le strade del centro cagliaritano pullulano ancora di gente che curiosa fra i negozi. Dietro il brulicare dei veri e dei falsi acquirenti, la città nasconde una moltitudine di vicoli, che, da una parte scendono fino al porto, dall’altra portano a Castello, la città vecchia. Proseguendo giù, in direzione del mare, si arriva in piazzetta Savoia, una piazza con al centro tre grosse piante, una delle quali è addobbata da albero di natale, nonostante non assomigli nemmeno lontanamente ad un abete. In questo luogo stasera 28 dicembre si esibiscono cinque gruppi isolani. La sede del concerto è a dir poco insolita, trattandosi di un vero e proprio negozio di tappeti: un ambiente stretto e lungo con tanto di parquet, vetrina e tappeti in ogni parete.
Verso le otto la piazzetta è già gremita di gente, probabilmente molti aspettano la presentazione della serata, una sorta di discorso introduttivo che avrebbe dovuto precedere l’esibizione dei gruppi, anche se, ben presto, l’attesa si trasforma in un buffet all’aperto condito da chiacchiere e saluti.
Ci sono facce conosciute e tante facce nuove, il giro indie cagliaritano è al completo, il che lascia presumere che le band di stasera abbiano un certo valore o, perlomeno, un discreto successo fra il pubblico locale. Passa mezzora e ci si raduna tutti nella sala concerti: hanno iniziato a suonare i Junes. Mi sorprende la loro abilità nel creare atmosfere beat per niente scontate. Scorrono le canzoni e al primo cantante se ne alterna un secondo, per sommarsi poi alla voce della tastierista: tre timbri diversi, ognuno perfetto nella sua collocazione. La gente apprezza: vedo tanti visi sorridenti vicino a me e anche io non sono da meno, ma proprio non riesco a nascondere la soddisfazione per il bel concerto e, non da ultimo, l’emozione di fronte a tutto questo. Finalmente, infatti, posso vedere delle persone che già conoscevo aver raggiunto un risultato importante. È grazie alla loro decisione di formare un’etichetta che la serata ha luogo e la sensazione è che qui, oggi, ci siano delle band piuttosto valide. Dopo i Junes sale sul palco Stefano Calisti, chitarra e voce accompagnate dalla batteria, per dei pezzi indie pop sbilenchi e, al contempo, davvero intensi. La sua esibizione, purtroppo, dura poco, dieci minuti o forse meno, ma riesce comunque ad avere un certo effetto sul pubblico, che appare quasi stregato. Segue Vanvera, un cantante fra il blues e il rock, dotato di una voce baritonale à la Nick Cave, per niente male. È poi il momento dei Golfclvb, gruppo centrale della serata, probabilmente perché è il primo ad essere uscito per la Here I Stay Records. La gente, eccitata dai ritmi dei Golfclvb, si riversa nella sala, per essere poi avvolta dai toni dissacranti di un sintetizzatore suonato a mo’ di organo farfisa. Dopo un bel paio di pezzi, che, da quanto posso vedere, molti conoscono, anche i Golfclvb terminano il tempo a loro disposizione.
Ho la gola secca e, appena fuori, mi procuro qualcosa da bere. Non sono la sola, come dimostra il numero di persone che stazionano nello spazio fra la sala e la piazza, un’esigenza comune quindi. Occorrenza che impedisce, a me come agli altri, di assistere all’ultima esibizione, quella di Trees of Mint, ancora una volta indie pop fatto di chitarra e voce, seguito poi da un’improvvisazione di due componenti dei Plasma Expander, gruppo uscito recentemente per la Wallace Records, in collaborazione con la Here I Stay Records.
Mi dispiace non essere riuscita a resistere alle tentazioni: la sete e la voglia di scambiare due chiacchiere mi hanno impedito di seguire attentamente l’intera serata. La prossima volta, magari anche fuori Sardegna, starò più attenta. Lo prometto.
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L'articolo Piazza Savoia - Cagliari di Sara Loddo è apparso su Rockit.it il 2006-12-28 00:00:00
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