10 giorni, 10 annunci da 10. Mentre la natura intorno germoglia, la diciottesima edizione di MI AMI Festival – hai già preso i biglietti? – si sta preparando a sprigionare tutta la sua energia, protetta dall'acqua, dal fuoco e dalla luce delle Tre facce della medaglia, il tema di quest'anno. Così, dal 22 marzo fino alla fine del mese, ogni giorno un nuovo nome verrà aggiunto al già ricco cartellone del festival, in programma dal 24 al 26 maggio (scopri qua tutto quello che c'è da sapere sul festival): noi vi racconteremo l'artista di turno qua, con un piccolo approfondimento su chi è e perché non potete proprio perdervelo.
Selton - 25/05/24
Non può tornare chi non se n'è mai andato. Chi ha creato un angolo tropicalista anche in una città come Milano. Per trovarlo basta seguire il ritmo inconfondibile che mescola pop e Brasile, quella Loreto Paradiso dove i Selton hanno trovato casa (Selton). Un posto magico, di incontro fra culture, che ci aveva dato (il) Benvenuti, uscito nel 2021.
Ramiro, Daniel e Dudu non sono persone che possono stare ferme a lungo. Sappiamo che qualche tempo fa sono volati a Londra, negli studi di un certo signor Damon Albarn, chissà che non stia bollendo qualcosa in pentola. Prova a dare un’occhiata al labiale del reel con loro sulla pagina di MI AMI, potrebbe esserci nascosto un indizio… Intanto sul loro profilo Instagram è scomparso tutto, c’è solo un link in bio affiancato a un quadratino verde. La certezza, per ora, è una sola: MI AMI, 25 maggio. Perché all’Idroscalo saremo un popolo solo, sotto la Collinetta.
Cinque brani fondamentali dei Selton
Pedro pedreiro con Enzo Jannacci (Banana à Milanesa, 2008)
Ci vuole coraggio per arrivare al primo disco in Italia e fare una cover di Chico Buarque, adattata in italiano pure da Enzo Jannacci. Ma quando è proprio quest'ultimo a dare il suo contributo, allora non poteva esserci primo passo migliore: Pedro Pedreiro è una delle tante perle nascoste nel primo disco dei Selton, Banana à Milanesa, con tanti riadattamenti di brani già noti e dove, oltre a Jannacci, compaiono Cochi e Renato. Per Milano i Selton sono già di casa, e viceversa.
Piccola sbronza con Dente (Saudade, 2013)
Saudade, un titolo quasi inevitabile per questo disco, dove questo sentimento nostalgico pervade tutte le tracce. Compresa Piccola sbronza, col testo di Dente, brano animato da un arrangiamento gioioso mentre si canta di una storia finita male con una ragazza con qualche problemino con l'alcol, fino al tragicomico paradosso: come si fa a bere per dimenticare una storia, se è proprio il bere che ce la fa ricordare?
Voglia di infinito (Loreto paradiso, 2016)
E sulla scia dei cuori spezzati, Voglia di infinito sembra la continuazione ideale di Piccola sbronza. Quel senso di leggerezza festaiola è sempre lì, mentre il cuore sta ancora cercando di recuperare i cocci lasciati sparsi in giro. Per questo si gira il mondo all'avventura, facendo di tutto per evitare il volto ancora tatuato nel cervello.
Sampleando Devendra (Manifesto tropicale, 2017)
Sampleando Devendra si apre con una chitarra acustica dal passo incerto, per poi costruire tutto un paesaggio dalle ombre malinconiche in cui si alternano spagnolo, portoghese e italiano: è un omaggio alla musica di Devendra Banhart, come suggerisce il titolo, ma è soprattutto un invito a riacciuffare la nostra vita quando cerchiamo di non viverla da protagonisti.
Karma sutra con Margherita Vicario (Benvenuti, 2021)
Dentro alla grande festa di Benvenuti, il loro disco più recente, c'è anche Karma sutra, brano ispirato da un'esperienza di vita vissuta per Ramiro e con Margherita Vicario nel ruolo femminile della storia. È lei a dare il plot twist al brano, dove la dinamica del "guarda che non sei tu, sono io" finisce per ritorcersi contro Ramiro, il tutto sempre con un tocco di leggerezza a smorzare i cuori spezzati.
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L'articolo La saudade della madonnina: le più belle canzoni dei Selton di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-03-25 18:07:00
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