Trucebaldazzi - Più reale del vero #2

Dopo il successo della prima puntata era giusto approfondire. Ecco altri rapper macina visualizzazioni: chi sfida a viso aperto Trucebaldazzi, le nuove leve in giro per Modena e i graditi ritorni. Di Enrico Piazza.



Non c'è vera gloria se non ci sono nemici. Cosa sarebbero Superman senza Lex Luthor o Spider-Man senza Venom? E Il Cavaliere senza le terribili Toghe Rosse? Il nemico è quello che consacra definitivamente un personaggio, che ne conferma lo status.

Nel rap, poi, il dissing è una vecchia consuetudine. Da LL Cool J contro Kool Moe Dee fino a Inoki contro Vacca, la scena è ricca di episodi di astio e sfide a colpi di rime. Per confermare Trucebaldazzi come l'eroe del web, l'idolo indiscusso di una nuova scena musicale senza fronzoli ma con tanta rabbia, serviva solo un arcinemico degno di questo nome. In realtà, a dissare Baldazzi, ci hanno provato in tanti, ma i risultati sono stati piuttosto discutibili. Sidro e Tabe, fra i primi a sfidare il Truce, se ne sono tornati immediatamente a casa con la coda tra le gambe: troppo scarsi, troppo positivi, non facevano altro che insultare gratuitamente il rapper bolognese, che dall'alto della sua posizione di King Puttaniere Negativo non se li è cagati nemmeno di striscio. A fine estate, però, ha fatto la sua apparizione in rete una figura che può essere considerata totalmente antitetica rispetto a quella del Baldazzi: Miguel Serse.

"Pistole di Carta" è il guanto con cui Serse schiaffeggia Baldazzi e dichiara ufficialmente aperta la sfida. Il tipo si atteggia e veste da pappone, gira video in piscina insieme a ragazze carine, dice di essere pieno di soldi, sorseggia cocktail e champagne, maneggia armi palesemente finte e sfoggia treccine alla Sean Paul. Insomma, esattamente il contrario del Truce, che lavora sodo come aiuto cuoco per potersi permettere qualche mignotta ogni tanto, non usa droghe né alcol, si tiene lontano dalle armi e cura la sua pettinatura con la stessa devozione con cui affina il suo flow. Serse, anziché di Rastignano, parla di Campogalliano, dove non si lavora ma si gira in barca, e chiude il ritornello con un terribile affondo a Truce B: "Trucebaldazzi l'hai capito? La tua ex ragazza è con me che ti ha tradito!".

Al primo attacco Baldazzi non risponde, e fa bene: voglio dire, al momento Serse è solamente un moscerino che si lancia di proposito contro un camion in corsa. Ma il suo video sta girando parecchio, e altri temerari potrebbero pensare di dissare l'Mc di Pianoro, che nel frattempo manda a segno un altro colpo annunciando la sua partecipazione al secondo capitolo de "Il Mucchio Selvaggio", il film porno – rap diretto da Matteo Swaitz. E per tutti quelli che sfidano la webstar, rimane un avviso: non potete fottere con Trucebaldazzi. È lui che fotte voi.

A proposito di dissing: Lil Angel$, il fenomeno dell'estate ormai diventato una colonna portante della scena, ha pubblicato a fine luglio un pezzo in risposta a tutti gli haters che lo hanno insultato e criticato. "Deriso" è l'ennesima bomba del rapper veneto, un brano sincero e sentito, dai toni più oscuri rispetto ai precedenti e con un flow sincopato che cerca di stare dietro al beat e smentire chi accusava Angel$ di essere l'unico ragazzo di colore privo di senso del ritmo. Ma più che smentire, ahimè, conferma. Che poi non è che non va a tempo: citandolo, utilizza "una diversa metrica". Ecco, Lil Angel$ è semplicemente un Mc diversamente metrico.

Mentre l'artista di colore in preda alla rabbia vomitava strofe cariche di rancore e lontane dalla presa bene e dagli "Yeeeeeeeehhhhhhh" degli esordi, da Modena si elevava un nuovo inno all'estate: "Sono in Giro per Modena" di Mc Fred Vinile è una vera e propria perla underground, un pezzo rap neomelodico cantato da un giovane artista di origini brasiliane. Vinile si contraddistingue per una voce inconfondibile, che trasmette immagini di sofferenza, fatica e castrazione, un'espressione facciale intensa e profonda, tipo quella del tuo kebabbaro di fiducia quando ti chiede se vuoi o meno la cipolla, e dei ritornelli d'impatto, come quel "Sono in jiru per Modena" che non ti esce più dalla testa. Il pezzo in questione ha pure un testo carico di orgoglio e di amore per il nostro paese: "Questo, è Giuseppe Garibaldi, serve per non farti dimenticare che: sono in jiru per Modena". Decisamente da tenere d'occhio, anche perché dopo il primo exploit, Fred ha confermato il suo talento con il secondo struggente singolo "Forse Lei Non lo Sa".

Oltre al debutto delle nuove promesse, si assiste anche al ritorno dei pilastri della scena: Zinpo ha infatti pubblicato, appena qualche mese fa, un nuovo video che prosegue sul sentiero tracciato da "Tekno Rap", il capolavoro del 2009 che lo lanciò nell'olimpo dei rapper più hardcore e incazzati d'Italia. L'Mc milanese torna con "A Casa" e un nuovo carico di metriche eleganti e stilose come un paio di Hogan. Disagio, tatuaggi e tanto buon gusto sono sempre i tratti peculiari che caratterizzano Zinpo, ma l'inconfondibile voce del rapper, questa volta, si prodiga anche in un ritornello melodico da brividi. E che i giovani rendano omaggio alla vecchia scuola.

Assolutamente da segnalare è anche la ricomparsa sul tubo di quello che è ormai a tutti gli effetti un classico del genere, un successo di un paio di anni fa che sembrava essere sparito per sempre. Sino Spadino è stato un pioniere, e "Ti Pippa il Motorino" era una hit che in pochissimo tempo aveva raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni: vero rap underground dell'hinterland, roba da ascoltare mentre alla guida di uno scooter si sorpassa un ciclista mostrandogli il dito medio. Ma poi, all'improvviso, è scomparsa dal web senza lasciare traccia. Qualche anima pia, dopo mesi e mesi, l'ha finalmente ricaricata, e per chi se l'era persa ai tempi, ecco finalmente il ritorno di una vera e propria pietra miliare. Può piacere o non piacere, ma non si può parlare del presente senza conoscere la storia. E questa sera state attenti a dove parcheggiate il Booster: Sino Spadino è tornato. E vi pippa il motorino.

Parlando di fenomeni 2.0, è sempre difficile capire se ci sono o ci fanno. Ma con Mc Cavallo non si sbaglia. Il rapper sardo dalla testa di cavallo è una delle parodie più divertenti degli ultimi tempi. Dopo i tormentoni "Scusa Me la Tocchi la Medusa" e "Il Ballo del Cavallo", pubblica in questi giorni il video di "Basta con la Morte", il nuovo singolo realizzato in collaborazione nientepopodimeno che con GLI Eminem e un Nate Dogg miracolosamente "guarito dalla morte". Il pezzo, dedicato "a un amico morto di AIDS perché si è punto con uno spinello", gioca con uno dei temi tabù dell'hip hop e riassume in cinque minuti il genio dissacrante di Cavallo, capace di concentrare in un solo brano una serie di bestialità esilaranti e grottesche. E proprio per questo motivo anche Mc Cavallo riesce a essere, in un modo tutto suo, più reale del vero.



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L'articolo Trucebaldazzi - Più reale del vero #2 di Enrico Piazza è apparso su Rockit.it il 2011-09-12 00:00:00

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