Era il 1995, tra San Lorenzo di Parabiago e Parabiago, piccolo paese al nord di Milano, Noise, Cippa e Paletta erano accompagnati da Flaco e Mastino e i Punkreas, dopo le prime apparizioni per feste locali e oratori, giravano l'Italia. Non avevano il furgone, ne backliner, fonici e altro staff a seguito. Treni, zaini, dischi consegnati a mano a Zabriskie Point a Milano, da Buzzi a Busto Arsizio e così via. Una storia che pare lontana, soprattutto per i tempi così serrati che ci sono stati imposti da social media, whatsapp e tanto altro.
I Punkreas erano una band controcorrente ieri, lo sono oggi, lo saranno domani. Stanno sui social, ma ci stanno a loro modo, passano su radio e giornali, ma a loro modo, stanno bene al presidio contro lo sgombero del Leoncavallo, alla festa di Radio Sherwood, a quella di Radio Onda d'Urto ma anche all'Alcatraz di Milano dove sabato 22 marzo hanno fatto un grandissimo sold-out per la presentazione di Paranoia e Potere, la riedizione, del fortunato disco di 30 anni fa. I Punkreas stanno bene ovunque perchè hanno una forte identità, una storia profonda ed una radicata fan base.
I centri sociali e le manifestazioni erano molto battuti dal quintetto, ma non mancavano locali e circoli. La formazione non è pù la stessa ma l'anima dei Punkreas è quella di sempre, e se i centri sociali non li hanno mai abbandonati, hanno aggiunto grandi festival e i club più importanti della penisola al loro curricola di concerti. Paranoia e Potere è stato il disco di passaggio, resta il disco fondamentale della band e uno dei più importanti dischi underground di fine anni '90. È un disco di svolta per loro ed una scena intera, quella del punk-ska-rock italiano. Da li a poco da MTV alle radio commerciali inizieranno a passare brani di band italiane rompendo l'abitudine e la norma di passare musica straniera.
Radio Lupo Solitario e RockFm erano il suono che le radio della macchine di molte e molti lombardi ascoltavano. I Punkreas erano li, i Punkreas sono li. E per presentare la riedizione di Paranoia e Potere hanno chiamato amici di sempre come I Tre Allegri Ragazzi Morti e i Modena City Ramblers e ci hanno aggiunto artisti più giovani, come l'irriverente, ironico e super potente Giancane. Rivisitare un disco così importante non è mai cosa facile, per nessuna band, i Punkreas lo fanno con il loro stile che mescola consapevolezza, ironia, militanza e potenza.
Riascoltare Paranoia e Potere non fa male, soprattutto perchè alcune canzoni, tipo "Tutti in Pista", "Sfratto" o "Anacronistico" sono estremamente attuali a dimostrazione che quel mondo, quel mondo che respirava (e respira) l'aria che soffia in basso, sa cogliere le trasformazioni del mondo con assoluta anticipazione. Ma fa bene riascoltarlo anche perchè è un disco che suona nuovo grazie alle re-interpretazioni che i Modena City Ramblers han fatto de "La Grande Danza", i Tre Allegri di "La Canzone del Bosco", e Giancane di "Aca Toro".
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L'articolo Il potere resta paranoico, i Punkreas restano attualissimi di Andrea Cegna è apparso su Rockit.it il 2025-03-27 10:52:00
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