La prima volta dei Celluloid Jam

"La prima volta" è una nuova rubrica di Rockit in cui i musicisti e le band italiane ci raccontano come hanno mosso i primi passi nel mondo della musica. Oggi tocca a Caterina dei Celluloid Jam

Celluloid Jam
Celluloid Jam - foto di Alessio Torriti

"La prima volta" è una nuova rubrica di Rockit in cui i musicisti e le band italiane ci raccontano come hanno mosso i primi passi nel mondo della musica, dai primi dischi e concerti alla prima volta su un vero palco. Il nuovo appuntamento vede protagonista Cate dei Celluloid Jam.

La prima volta che hai acquistato un disco
Sicuramente non ero stata io ad acquistarle fisicamente, ma quando avevo intorno ai 5 anni ascoltavo a rotazione le solite cassette, “Aquarium” degli Aqua, “Spice” e “Spiceworld” delle Spice Girls, più altre di Topolino e dei Puffi. E come non dimenticare le Fiabe Sonore! Io e le mie sorelle improvvisavamo interi show su “Paint the Sky with Stars” di Enya, che era la musica preferita di nostra nonna.
Una volta ottenuta una specie di paghetta, sono abbastanza sicura che il mio primo acquisto sia stato il singolo di “Livin' la vida loca” di Ricky Martin.



La prima volta che sei andato a un concerto
Mia madre è una grande fan di Renato Zero, e l'ho accompagnata a un suo concerto quando avevo 9 o 10 anni. Purtroppo non ero ancora abbastanza saggia da apprezzarlo a pieno come adesso!

La prima volta che hai suonato uno strumento o cantato
Abbastanza tardi, in realtà. Avevo 15 anni quando ho cominciato a frequentare il corso di musica extra curricolare del mio liceo, e improvvisando con la band piano piano ho iniziato a cantare.
Tutti i martedì andavo ad improvvisare alla jam session blues del Jazz Club di Firenze, e così ho conosciuto Jerro... quando diciamo che il blues ci ha fatti incontrare non ci crede nessuno!

(A Jazz Club, foto di Tom Harris)

La prima volta che sei salita su un palco
La mia prima vera volta è stata a 5 anni per il mio primo saggio di danza classica, una passione che ho portato avanti per 10 anni. Ero gasatissima col mio tutù bianco e blu, così fogata che mi sono scordata di portare i fiori alla maestra a fine spettacolo. La prima volta su un palco come cantante è stata 4 anni fa, quando ancora il progetto Celluloid Jam non era nato. Avevo deciso che il tema del concerto erano le righe, quindi mi ero disegnata strisce su tutto il corpo e avevo imposto un look su tutti gli altri musicisti... la piccola stylist nazi in me stava nascendo!



La prima volta che ti sei sentito davvero un musicista
Non penso di essermi mai sentita tale. A tratti vorrei essere inclusa nella categoria ad ogni costo, quasi per sentirmi valida come artista, altre volte penso che questa etichetta non sia affatto adatta a me. Mi definisco una performer, per me l'uso del corpo on stage è fondamentale e non credo che riuscirei a stare ferma nemmeno in gabbia. Inoltre non so suonare nessuno strumento, né tanto meno leggere la musica, però uso la mia voce, con tutte le sue insicurezze, per comporre. Credo di avere più di 20 registrazioni di motivetti, basi ritmiche o linee vocali sul mio telefono, e spesso da quelle con Jerro nascono dei pezzi, senza che io sappia di quali accordi o altro si stia parlando. Credo comunque che in futuro mi impegnerò nello studio di uno strumento...

(Cate e Jarro nel 2009)

La prima volta che hai pensato di mollare la musica
È un pensiero così naturale e frequente che non mi ricordo nemmeno la prima volta in cui l'ho formulato! Mettere anima e corpo in qualcosa comporta una discreta dose di rischio e paura, e dubitare è normale. A me quasi piace abbandonarmi all'idea di mollare: dopo un primo momento di sconforto, è un pensiero che resetta le mie priorità e non fa altro che cementificare la mia volontà nel continuare questa strada. Come un bambino che gioca, inciampa e si fa un piantino giusto per sfogarsi, ma poi torna a giocare come se niente fosse.

(Il primo concerto di Cate, foto di Marco Awerbuch)

La prima volta che hai sentito qualcuno cantare a memoria una tua canzone
Sinceramente non ricordo di preciso, però è stato poco dopo l'uscita del nostro singolo “Fire”: non si sa come ma quel pezzo resta in testa a tutti. Ormai quando la canto c'è sempre qualcuno nel pubblico che si unisce a me.

La prima volta che un tuo concerto è andato male
Quasi tutti i concerti che ho fatto nel primo periodo sono stati un incubo per me: ero molto tesa sul palco e qualsiasi imprevisto di tipo tecnico o altro mi faceva imbestialire a fine performance, e il mio umore era palpabile a tutti. Ci ho messo un po' a imparare a gestire il tutto e a fare buon viso nonostante qualsiasi problema sul palco. Ora sono molto chill per fortuna! Certo, suonare di fronte a 10 persone dispiace a tutti, ma bisogna ricordare che quelle 10 persone sono lì e cercare di mettere il proprio ego in secondo piano.

La prima volta che ti sei emozionato ascoltando un disco
Il primo disco che mi ha davvero emozionato tantissimo è stata la colonna sonora de “Il Re Leone”: avevo 2 anni quando è uscito, ed è un capolavoro che mi sono portata dietro fino ad oggi. Era uno dei miei cartoni animati preferiti da piccola, e non penso di aver mai provato così tante emozioni in una sola volta ascoltando qualcosa. L'epicità del primo pezzo “Circle of Life”, la spensieratezza di “I just can't wait to be king” e “Hakuna Matata”, il terrore per l'arrivo della mandria di gnu e la disperazione per la morte di Mufasa, l'intensità delle composizioni di Hans Zimmer (“This Land”, “Under the Stars”), il romanticismo di “Can you feel the love tonight”....
Non riesco nemmeno a descrivere cosa è stata questa musica per me. Vi prego ascoltatela tutti!

(Cate e le sue sorelle)

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L'articolo La prima volta dei Celluloid Jam di Alice Tiezzi è apparso su Rockit.it il 2016-07-04 10:34:00

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