Il loro album d’esordio c’è piaciuto parecchio, e pochi giorni fa lo abbiamo selezionato come disco della settimana. I Diamine sono un duo electro-pop romano, che pubblica per Maciste. Tra il french-touch e l’itpop, Che diamine è un lavoro ricco di allusioni, che verte su sonorità in grado di catapultarci in quella sensazione di piacevole malinconia che solo la fine dell’estate sa regalarci (o il fatto che l'estate non inizi nemmeno). Andrea e Niccolò lo raccontano così, con questo track by track
Supersonica
L’andamento ritmico di un reggae lunare, una storia d’amore del 3000 rivolta ad ascoltatori del futuro. Il linguaggio utilizzato è molto semplice, il testo insegue la sensazione di una vitalità in eccesso e fuori misura.
Ma di che
La realtà si fa un giro fuori, qui la accompagniamo nella zona lontana dal senso logico. Le parole significano cose diverse a seconda dell’immagine che una persona ne ha. Sono persuaso dall’idea che il linguaggio reale non sia quello delle parole che sembrano più un tentativo. Le cose dei sentimenti, infatti, non si risolvono a parole, hanno un altro linguaggio. Le parole sono un tentativo di tracciare conversazioni già in atto con altri mezzi.
Via del macello
Si va avanti in qualche modo a Via Del Macello tra una cosa e l’altra mentre si sta cercando di determinare quali sono le sensazioni a cui ci si può affidare? Con la leggerezza di un adolescente, il personaggio si fa le sue domande in un bagno di incertezza utile da frequentare per costituire una buona critica alle cose.
Bolle di Sapone
Ci siamo chiesti come mai gli accordi maggiori fossero un nostro limite e li abbiamo voluti usare. La speranza può essere una trappola tremenda, se si utilizza come scusa per attendere passivamente che le cose si sistemino da sole, ma di buono possiamo prendere da lei l’energia per accorgerci che il benessere è una nostra responsabilità.
Da qualche parte
Tutto quello che viene dopo le domande che cominciano con un “e se” apre le porte a universi paralleli mai avvenuti. Ho avuto la sensazione di percepire per un attimo la coesistenza di più realtà nello stesso momento. Anche se finisce, non si esce da nessuna storia d’amore così come ci si è entrati.
Chiunque tu sia
Consapevoli del rischio ci si tuffa nell’amore per una sconosciuta. “Non posso farci niente” sono le frasi con cui si esprimono sentimenti senza giustificazione logica. Qui si lascia la presa e si cambia dimensione trasportati dalla cortesia che abbiamo offerta dalla possibilità di un incontro più alto.
Isolamento
L’isolamento è una condizione in cui non si è scelta la solitudine, ma la si deve sostenere. Abbiamo vissuto oggi nella vita esteriore un sentimento interiore conosciuto bene da chi, senza accorgersi, auto-restringe il proprio mondo secondo i suoi limiti. I rapporti profondi sono fatti di materiali esplosivi, il primo passo è aprire gli occhi.
Niente di personale
Cerchiamo di far ballare la fine di una storia, senza rancore, senza prenderla sul personale. Un esperimento.
Così via
Ero stato colpito da una parte del diario di Cesare Pavese in cui chiude un paragrafo di considerazioni molto scure con un “e così via” alla fine. La musica di Niccolò portava alla luce questa continuità che ci è obbligata all’infinito e cantai quelle parole senza scriverle. Seguendo il flusso non va mai come ti puoi aspettare.
Diamine
Una sorta di preghiera, una canzone che abbiamo scritto per un futuro che stava arrivando. Ci siamo spianati la strada. C’è una parte di noi che sente le cose prima che accadono. Il brano è un presentimento che aveva ragione.
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L'articolo Il primo disco dei Diamine sa di un'estate diversa da tutte le altre di Marco Beltramelli è apparso su Rockit.it il 2020-05-05 16:49:00
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