Parlare di televisione nel 2015, o meglio della musica che trova spazio in televisione, può sembrare un esercizio anacronistico e futile visto il ruolo sempre più centrale di internet nei nostri consumi culturali. Se però si dà uno sguardo alle classifiche di vendita di dischi e singoli in Italia si capisce di colpo quanto nel nostro paese la tv abbia ancora un ruolo principe nell'informazione, anche in quella musicale.
Per questo, e per capire come questi spazi siano cambiati nel tempo, abbiamo deciso di fare una panoramica di tutti i programmi dedicati alla musica nella televisione italiana, considerando solo quelli andati in onda dalla fine degli anni '80 in poi, per una mera questione anagrafica (c'eravamo e possiamo raccontarne qualcosa).
Il quadro che ne esce fuori è che, nell'anno in cui scriviamo, solo una piccolissima percentuale di programmi televisivi è dedicato alla musica, e quella percentuale è costituita da talent show, festival o singoli eventi speciali con un target anziano. Parte di questa drastica diminuzione è ovviamente motivata dagli sviluppi di internet: nel 2015 non avrebbe senso un programma dedicato ai videoclip o alle classifiche dei singoli più ascoltati, perché questi ultimi ci vengono già proposti in continuazione su Facebook, Twitter, Tumblr, etc. Alcuni tipi di programmi però si sono letteralmente estinti, non trovando alcuna evoluzione nel presente. Ecco quali.
Le classifiche e i contenitori di video
Top of the pops (Rai2 2000/2003, Italia1 2003/2006, Rai2 2010/2011) / Select ( Mtv 1998/2004) / Hot (Mtv 1997) / TRL (Mtv 1998/2008) / Occupy Deejay (Deejay tv 2012/2014) / Arrivano i nostri (Videomusic 1997/2001) / Superclassifica Show (Tv locali, Canale 5 1977-1995 come Superclassifica Show, Italia1 1997-2001 come Super, Italia2 2013 come Superclassifica 2) / DeeJay Television (Canale5, Italia1 1983-1990) / Hitlist Italia (Mtv 1999/2011) / Dancefloor Chart (Mtv 1998/2003)
(Una puntata di Select MTV, in cui Daniele Bossari e Carmen Consoli parlano con un fan di quant'è bello "dialogare in internet" tramite IRC)
I pomeriggi di un’intera generazione accompagnati dai contenitori musicali di MTV: gli anni del liceo e relativi compiti scanditi dalle costose telefonate a Select di Victoria Cabello (“Chiedi il permesso ai tuoi genitori”, appariva in sovraimpressione) e dalle divagazioni di Andrea Pezzi durante Hot. Intermezzi parlati tra una hit e altra, niente di sconvolgente, ma un cambio netto rispetto al classico rituale delle classifiche, quello portato avanti per decenni dallo storico Superclassifica Show e poi da Top of the Pops, ultimo baluardo del genere sulle reti RAI. Classifiche e contenitore di video sono format ormai scomparsi (fatta eccezione per Deejay Tv), vittime della perdita di importanza in ambito televisivo del video stesso: non è più la tv il mezzo a cui ci si rivolge per vedere le clip dei pezzi del momento. È arrivato YouTube, che ha permesso al pubblico di scegliere cosa vedere in qualsiasi momento, senza dover subire il countdown dalle ultime posizioni alla prima o le chiacchiere del conduttore. Più pulito, più diretto. E tanti saluti a decenni di classifiche.
I programmi con ospite
Night Express (Rai1 1995, Italia1 1996/2000, seconda serata) / A night with (Mtv 1998 - 2006/7) / Roxy Bar (Videomusic, TMC, TMC2 1992/2001) / Sonic (Mtv 1997/1999) / Taratata (Rai1 1998/2001, seconda serata)
(Neffa intervista Alanis Morissette per Mtv Sonic, nel 1998)
Esclusi talent e serate stile Festival di Sanremo, la tv oggi propone un solo tipo di format per quanto riguarda la musica: la serata dedicata alla celebrazione di un musicista. È accaduto con alcuni programmi come Due e Sul Due (ovviamente su Rai2), che negli ultimi hanno ospitato serate speciali come quella con la coppia Dalla+De Gregori o la puntata tributo a nomi come Tiziano Ferro o Laura Pausini. Si tratta però di serate-evento, costruite come appuntamenti irripetibili: un approccio ben diverso da quello tenuto da programmi anni ‘90 come Night Express su Italia1 o Sonic su MTV, in cui la presenza dell’ospite era concepita come uno degli elementi di un programma settimanale, che era comunque dotato di struttura e identità proprie. Un cambiamento importante, che segue in fondo la filosofia del Festival di Sanremo: la musica in tv può andare in prima serata solo se c’è l’evento, perché da sola non basta. Significative, in questo senso, le serate di Adriano Celentano nella prossima stagione autunnale di Canale 5.
I programmi di approfondimento e divulgazione
Disco 2000 (Mtv 2000/2001) / Scalo 76 (Rai2 2007/2009) / Ghiaccio Bollente (Rai5, 2014-in onda, da mezzanotte alle 5:00 del mattino) / Brand New (Mtv 1999/2010) / Our Noise (Mtv 2006, poi rinominato Your Noise 2007/2008)
Nord Sud Ovest Est - Tormentoni on the road (Italia1 2013)
(Daniele Bossari introduce uno speciale sui Nirvana durante il programma di Mtv "Disco 2000")
Non sempre questi programmi italiani incentrati sull'approfondimento e sulla divulgazione musicale sono stati degni di questo nome (basta confrontarli con quelli di qualche decennio prima), ma negli ultimi 15 anni almeno ce ne sono stati, al contrario di quanto avviene oggi. Il loro relativo successo è stato forse agevolato dal fatto che internet non era ancora diffuso nella maggior parte delle case (o se c'era andava troppo lento), ma alcuni di questi show hanno aiutato generazioni intere di ragazzini a farsi un'idea di cosa fosse successo nella storia della musica fino a quel momento, e non è poco. Le classifiche e i contenitori video sono stati oggi sostituiti con YouTube, Spotify e simili; i programmi che ospitavano e intervistavano artisti non hanno più motivo di esistere in un'epoca in cui è l'artista stesso ad esporsi al massimo (spesso anche in maniera intima) ai propri fan; i programmi più istruttivi e divulgativi però non hanno avuto nessuna mise à jour, nessun corrispettivo moderno che potesse raccontare la musica e tutto quello che la circonda. Ed è un peccato.
I grandi festival
Sanremo (Rai1 1951 - in onda) / Festivalbar (Rai2, Canale5, Italia1 1964-2007) Lo Zecchino d'Oro (Rai1 1959 - in onda) / Wind Music Awards (2007-2011 Italia 1, 2011-2015 Rai1) / Coca Cola Summer Festival (Canale5 2013-2015)
Tra tutte le categorie di programmi che abbiamo provato a raggruppare, quella dei grandi festival è sicuramente quella che negli anni ha registrato meno novità, e che può vantare le edizioni più longeve in assoluto. Non c'è bisogno che vi raccontiamo come Sanremo sia una vera e propria istituzione, che assieme al Festivalbar ha ri-definito un concetto di "festival" tutto italiano: non una manifestazione musicale live, di più giorni e aperta al pubblico, ma un programma tv in diretta nazionale in cui dei cantanti scelti su basi discutibili si sfidano esibendosi in una canzone sola (spesso in playback), fino alla scelta del vincitore decretato dal pubblico e/o da una giuria altrettanto discutibile.
Ma se Sanremo negli ultimi 20 anni o più rappresenta di fatto una sorta di museo delle cere in via di decomposizione, bisogna ammettere che il Festivalbar a suo modo ha segnato un'epoca: nato come misurazione dei pezzi più ascoltati nei juke-box dei bar di tutta Italia (di qui il suffisso -bar) tramite un contatore applicato sulla macchina che ne contava i gettoni inseriti per ogni singolo pezzo (di qui anche l'aggettivo "gettonato"), si è sviluppato poi negli anni '80-'90 sostituendo la misurazione della popolarità dei pezzi con quella dei passaggi radio e tv unita ai risultati di vendita. Per carità, non era di certo una trasmissione di spessore culturale, ma almeno ha avuto il pregio di aver dato spazio televisivo alla musica pop e nuova, soprattutto internazionale. Cosa che manca in maniera categorica al suo legittimo successore, il Coca Cola Summer Festival.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo Com'è cambiata la musica nella televisione italiana di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-07-24 15:20:00
COMMENTI (3)
Tra i grandi Festival inserirei anche l'Eurovision Song Contest
vi siete dimenticati di Jammin che negli anni 90 andava in onda su Italia 1, c'era musica dal vivo e, almeno nelle prime edizioni, qualche tentativo di sperimentazione di nuovi linguaggi per l'Italia, poi arrivò la Maugeri e divenne una noia mortale
Per quanto mi riguarda, IL programma dei miei pomeriggi liceali era "Help" di Red Ronnie su TMC2, un caos colorato e autoreferenziale dominato dalla strabordante personalità del suo autore, conduttore, dittatore, che ebbe però il grandissimo merito di portare in tv le band cosiddette "emergenti", ovvero i ragazzini che mandavano i demo e che venivano selezionati per suonare nel finale.