Qualcosa si sta muovendo nell'industria musicale siciliana

Una nuova generazione – dedita principalmente al rap, ma non solo – sta provando a riportare ad alti livelli il music business dell'isola, fondando etichette, creando connessioni e organizzando situazioni live. Ecco i loro nomi, quello che fanno e dove potrebbero arrivare

L'elfo e Don Pero nel videoclip di "Nuovo Bellini"
L'elfo e Don Pero nel videoclip di "Nuovo Bellini"

La Sicilia va un po’ a rilento quando si parla di sviluppo e business, e non solo. Quest'affermazione, in senso assoluto e nella sua genericità ahinoi abbastanza difficile da contestare, perde di verità se si guarda quello che sta succedendo nell'industria musicale dell'isola negli ultimissimi anni. La regione, infatti, sta assistendo alla nascita di realtà molto interessanti, che hanno portato alcuni artisti, soprattutto rapper, a collezionare risultati di una certa importanza.

Certo, i problemi ci sono ancora. E poi la Sicilia soffre storicamente di un divario interno: a livello di sviluppo economico pare resistere una forte differenza fra i due poli principali, Palermo e Catania. Non parliamo delle aree interne o altre zone dell'area meno sviluppate. Però, insomma, qualcosa si muove, qualcosa di interessante.

Abbiamo scelto di raccontarvelo, concentrandoci sui nuovi nomi e non su quelli storici. Senza pretesa di esaustività alcuna. 

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Le etichette indipendenti di Catania, dove tutto ha inizio

Il capoluogo etneo ha fatto da apripista con la nascita delle prime etichette discografiche indipendenti che hanno portato il Marchio made in Sicily nella scena musicale italiana, grazie ad alcuni artisti di spessore. Oggi la città è sede di due nomi di spessore, Pulp Records e Shut Up Records, due label indipendenti che sono riuscite ad affermare artisti come L’Elfo, Don Pero e Don Said. Altri artisti appartenenti alle due realtà catanesi stanno crescendo parecchio: si parla sempre di più di Black Prince, Enzo Benz e il producer NRY.

Fino a qui siamo al rap (street e non solo). Ma il lavoro delle etichette discografiche in questione non si incentra solo su questa scena, e si confronta con generi come il cantautorato e il pop più in generale, anche con la firma di artisti non siciliani. Su questi versanti da menzionare per la crescita artistica sono: Kid Gamma, Soap, MARGHERITA PRINCIPI, Brando Madonia. L’intero roster di Pulp, una realtà in crescita da tempo, vanta prospettive interessanti. 

Rimanendo a Catania o, meglio, nel catanese vi è una label nata da pochissimo che ha deciso di lanciarsi nell'agone lavorando con artisti che fanno trap, punk e rock. Si tratta di MATRICE17, che asce nel 2023 ed è dunque "freschissima" come gli artisti che si ritrova. Per fare un po’ di nomi: EDY, Misty ed Heresia, l’enfant prodige. Infine, vi è Giaguaro Empire, del rapper catanese Skinny. L’artista classe 2002, ha fondato la sua realtà assieme al proprio manager nel 2021.

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Non è tutto rap, non è tutto recentissimo. Nel capoluogo etneo c'è una realtà indipendente che fa da anni un lavoro prezioso, assieme a quello della sua "frontwoman" Carmen Consoli: Narciso Records, che nasce nei primi anni del 2000. Il roster è composto da cantautrici e cantautori. 

Tra gli artisti citiiamo Shaka Muni, di Catania, e, spostandoci fuori dai confini della provincia, Sosa B2, di Siracusa, la patria di Don Pero.

Cosa succede dall’altra parte della Sicilia, le etichette indipendenti di Palermo

Rispetto al catanese, motore economico storico dell'isola, a Palermo c'è meno fermento. Citiamo tre nomi: Southside Records, MIND e Lo Stato dell’Arte. Sotto l’aspetto dei dati, l’etichetta indipendente che sta riscontrando i primi risultati più soddisfacenti è, al momento, Southside Reocords, grazie soprattutto ai lavori dei suoi producer più conosciuti: Achille G, diverse volte certificato, e wherestheplug. L’etichetta fondata nel 2021 riunisce sia produttori sia rapper ed è l’unica a Palermo che ha un accordo di distribuzione con Ada Music Italy (Warner). 

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MIND è un’etichetta discografica che si concentra sul cantautorato e il pop principalmente, ma svolge un ruolo importante in città per via della sua attività nell’organizzazione di musica dal vivo (di cui c'è un gran bisogno), in cui i propri artisti emergenti – ma anche chi non ne fa parte – hanno occasione di farsi conoscere. Lo Stato dell’Arte, invece, è una label indipendente che grazie al suo fondatore, Picciotto, ha anche una forte missione sociale. L’artista palermitano, dagli albori della sua carriera, mette il massimo impegno oltre che nella musica nel sociale, tentando di portare un cambiamento positivo nella propria città. Artisti abbastanza conosciuti nella scena locale che compongono Lo Stato dell’Arte sono VIVI e Robson de Almeida. 

E poi Mezzanotte, di cui vi abbiamo parlato qua. Al di là delle etichette, menzioniamo il progetto di Sciame con altri giovani rapper come Pablo My G. Ancora, il producer Alex 3o5, i rapper Issel, Turi Moncada e altri artisti.

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L'articolo Qualcosa si sta muovendo nell'industria musicale siciliana di Filippo Calascibetta è apparso su Rockit.it il 2024-04-15 14:22:00

COMMENTI (1)

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  • H.Moebius 8 mesi fa Rispondi

    in questa lista apparirebbero anche foreverboymush, natimernero etc se non fossero opportunisti che persino tra amici si affossano, chiaramente finendo per non creare niente e restare nel niente