Quale futuro per la musica indipendente? Per questo talk di MI MANCHI, ANCORA siamo partiti da quella che, almeno per noi, è la domanda delle domande. Perché, ahinoi, ne sottintende un'altra, ben più drammatica ma forse più corretta: c'è un futuro per la musica indipendente? Parliamo del nostro lavoro e della nostra passione – e lo stesso vale per tantissimi amici e colleghi –, parliamo di qualcosa che riteniamo vitale per la cultura e la società in Italia. Quindi sì, l'argomento ci sta abbastanza a cuore.
Siamo partiti dal presupposto che quando c'è una crisi i danni non sono per tutti, per alcuni al contrario ci sono opportunità o per lo meno la possibilità di surfare la bufera senza grossi problemi. I più piccoli e più liberi, quelli senza grandi reti di protezione, invece, rischiano tutto. Vale ovunque, e anche nella musica. Tantissime band, quelle un po' fuori dal giro o meno cool, sono due anni che non suonano. Molti locali hanno chiuso, altri senza certezze per l'inverno non riapriranno (durante la chiacchierata arriva l'annuncio di una decisione che va in tal direzione da parte del Circolo Magnolia). Molti professionisti sono stati costretti a cambiare lavoro, alle etichette mancano materia prima e luoghi in cui sfogare le proprie idee.
Insomma, la situazione è questa ed è bene parlarne assieme e capire se c'è un modo per uscirne. Assieme. Al talk, tenutosi sull'Altro Palco sabato 18 settembre e moderato da Dario Falcini, prendono parte Emiliano Colasanti di 42Records, Marta Fantin, di Factory Flaws e DICE Italy e Ilaria Nacci del Circolo Magnolia.
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L'articolo Quale futuro per la musica indipendente: riguarda il nostro talk di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-09-24 10:31:00
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