Nella vecchia scuola americana non è difficile incontrare esempi illustri di connubio tra il rap e il rock: Cypress Hill, Run DMC, Public Enemy sono alcuni dei nomi che hanno incontrato le chitarre pesanti e le batterie pestone. Da lì nasce infatti nascono i Rage Against The Machine e il Nu Metal: Korn, Limp Bizkit e via dicendo. In Italia, al contrario, non c'è mai stata una tradizione in questo senso, semmai episodi sporadici. Complice l'affetto per un certo tipo di suono, di rado abbiamo visto esponenti del genere (e della vecchia scuola soprattutto) coinvolgere band metal in un proprio disco.
Qui, di fatto, succede quasi l'opposto. Perché è una band metal, The Old Skull, insieme a due rapper del calibro di Danno e Paura, a coinvolgere la vecchia scuola romana e napoletana: Lucci, Speaker Cenzou, Chef Ragoo, Shaone, nonché mostri dell'hardcore come i DSA Commando (nessuno è più adatto di loro per un disco del genere). E poi Rancore e tanti altri, per una quindicina di mc e dj coinvolti. Il risultato è un disco, il cui ascolto è più che impegnativo – non si scende mai, neanche per un secondo, sin dall'intro che già richiede la nostra attenzione –, e siamo sicuri quindi che dal vivo possa essere più che d'impatto.
Quello che vogliamo sottolineare qui è lo stacco netto d'attitudine che sembra tagliare in due lo stivale del rap italiano: da un lato la patinatissima Milano fatta di business e ritornelli cantati con la e aperta e i product placement, dall'altro un suono ruvido e grezzo con un'attitudine hardcore che rompe le orecchie. Attenzione, nessun beef, ma chissà che questo album diviso tra chitarre distorte e battaglie dietro i giradischi non diventi, da semplice esperimento, un modo per fotografare e riunire una fetta della scena underground italiana.
Su Rockit puoi ascoltare il disco, che uscirà il 24 gennaio, in anteprima.
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L'articolo Rap metal all'italiana: si può fare! di Raffaele Lauretti è apparso su Rockit.it il 2020-01-23 10:43:00
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