Rap e violenza: quando mancano alternative, le cose vanno a finire male

Ragazzi che si picchiano o peggio, che usano la violenza come promo e viceversa. Abbiamo lanciato un dibattito su quello che sta accadendo, e oggi scrive per noi Federico Traversa. Che ci racconta come certi fenomeni nascano per l'abbandono, la vera emergenza da affrontare

Artwork di Simone Stefanini
Artwork di Simone Stefanini

Negli scorsi giorni abbiamo provato a innescare un dibattito su quanto sta succedendo in alcuni settori del rap italiano, una sorta di "radicalizzazione" da cui sono scaturiti alcuni episodi di cronaca parecchio pesanti. Solo di recente, prima il "sequestro" del rapper Touché, poi la faida – da cui Touché si è dissociato – verso un collega ritenuto colpevole, Simba la Rue. Dopo il rapper ed educatore Kento, interviene nel nostro dibattito un giornalista e scrittore: Federico Traversa aka F.T. Sandman, si occupa da anni di musica e questioni sociali. Storica voce di Radio Popolare, recentemente ha pubblicato il libro Rap Criminale – Tupac, Biggie e gli altri martiri del gangsta rap edito da Il Castello.

Federico Traversa
Federico Traversa

Qualche giorno fa è stato accoltellato, per fortuna senza riportare ferite gravi, il giovane rapper Mohamed Laine Saida, in arte Simba La Rue. Pare per una storia di dissing fra la sua crew e quella di Baby Touché, un altro mc, che a sua volta qualche giorno prima era stato sequestrato e malmenato dagli amici di La Rue. Visto che in Italia, a differenza degli Stati Uniti, fatti del genere accadono molto raramente, la stampa ha dato ampio risalto alla notizia e il rap, nella sua declinazione gangsta, è finito al centro dell’attenzione mediatica.

Il gangsta rap è nato come espressione non filtrata di quanto accade nei ghetti americani, non-luoghi dove i bambini per lo più vengono su senza un padre, trovano i riferimenti maschili necessari per crescere nei duri delle gang e le possibilità per uscire dalla povertà nello spaccio sulle strade o nella musica rap. Spesso le due cose viaggiano insieme: le etichette indipendenti che producono i rapper vengono finanziate grazie al giro di crack. Nei ghetti ci sono regole d’onore assurde, codici che determinano chi vive e chi muore. I valori, complice la povertà, diventano disvalori: si crede che il denaro sia l’unico Dio, lo spaccio una buona strada per uscire dalla miseria, le armi delle amiche fedeli con cui affermare la propria forza in strada, lo scontrarsi con i nemici un modo per guadagnare rispetto e onore.

E questo vale tanto nelle gang quanto nella musica. Per questo gli mc continuano a morire, beccandosi come i famosi capponi dei Promessi Sposi. È una questione di povertà, ignoranza, mancanza di cultura e di possibilità diverse. Mentre svolgevo le ricerche per scrivere Rap Criminale mi sono imbattuto in una sinistra statistica: l’hip hop ha un tasso di omicidi più elevato rispetto a qualsiasi altro genere musicale, si stima da 5 a 32 volte superiore, e l'omicidio è stata la causa del 51,5% delle morti dei musicisti hip hop americani negli ultimi 25 anni.

video frame placeholder

Fortunatamente in Italia le cose vanno diversamente e determinate dinamiche non si sono sviluppate. Da noi certi fenomeni restano casi isolati, perpetrati per lo più per emulazione. Ma attenzione: se si continuano a lasciare le periferie nel degrado, senza occuparsene, non è detto che certi fenomeni non possano radicalizzarsi anche da noi.

È intollerabile che una società che ambisca a definirsi civile tolleri il concetto stesso di ghetto e lasci che i problemi di chi non ha niente finiscano sempre raggruppati e nascosti sotto il tappeto come fossero polvere. Dove c’è istruzione, condivisione, socialità e poca miseria si spara dannatamente di meno. Alla fine, le uniche due cose che andrebbero colpite con una pallottola sono l’ignoranza e la povertà.

---
L'articolo Rap e violenza: quando mancano alternative, le cose vanno a finire male di Federico Traversa è apparso su Rockit.it il 2022-06-24 12:07:00

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia