"Resina", l'erbario in musica degli Emanuele Via & Charlie Tè

La band nata dal pianista degli Eugenio in Via Di Gioia con quattro musicisti classici ha dato vita a un disco struggente, tutto dedicato agli alberi. Un track by track "sostenibile", dove le radici sono ciò che conta di più

Emanuele Via & Charlie T sdraiati e felici
Emanuele Via & Charlie T sdraiati e felici

Magari è solo un mio capriccio, ma vi confesso che quando i momenti non sono felici e la tensione è tanta, per ripigliarmi mi metto a sfogliare degli erbari. Magari uno di quelli sublimi, che si possono trovare nei volumi conservati a Palermo, a Parigi o in una sperduta biblioteca della bassa Sassonia. Ma nel caso vanno bene anche gli erbari di oggi, che a volte trovi al supermercato.

Quando mi sono approcciato per la prima volta ai suoni caldi e "vegetali" di Resina degli Emanuele Via & Charlie T – band nata dall'incontro del pianista Emanuele Via, membro degli Eugenio in Via Di Gioia, con il quartetto composto dal violinista Matteo Mandurrino, la violoncellista Chiara Di Benedetto, il contrabbassista Fortunato D'Ascola e l'arpista Antonella De Franco – è come se nella mia testa fosse apparso, un erbario che (ri)suona. Dell'album parliamo qui, ed è uno dei lavori più struggenti e curati degli ultimi tempi, una sorta di gita in un bosco fatta in compagnia degli strumenti classici e di un'attitudine, invece, decisamente contemporanea. 

Della mia passione per gli erbari ne ho voluto parlare proprio con loro, e così la band ci regala un track by track del disco totalmente green, ecologico e sostenibile. Magari un filo strano, ma tanto "da vicino nessuno è normale"

Abete

Il legno di abete è molto noto a noi musicisti, infatti è largamente utilizzato per la realizzazione delle tavole armoniche degli strumenti a corda (legno di abete rosso). Una varietà di abete rosso si chiama addirittura “legno di risonanza” ed è utilizzato per la costruzione degli Stradivari, famosi e apprezzati in tutto il mondo. Non a caso, Abete è la prima traccia dell’album, proprio per riconoscerne l‘importanza in musica. A questo albero che si distingue per imponenza ma anche eleganza, abbiamo accostato a passaggi musicali decisi e netti, altri intimi e meditativi. Si tratta di una pianta che evoca facilmente paesaggi nord europei così, anche nel nostro immaginario musicale, prendono forma richiami al romanticismo scandinavo.

Acero

 

Anche il legno d’acero presenta caratteristiche ideali per la costruzione di strumenti musicali, uno su tutti l‘arpa. Infatti è proprio l’arpa ad introdurre il nostro brano omonimo e a caratterizzarlo fortemente in tutti i passaggi. L‘acero è una pianta diffusa un po’ in tutto il mondo, soprattutto in Asia, per questo abbiamo associato ad esso dei passaggi riconoscibilmente orientali.

Ciliegio

 

Il legno di ciliegio è ornamentale, grazie alla ottima attitudine che presenta alla lavorabilità. Anche il suo colore è molto caldo e piacevole. Questa è la pianta primaverile per eccellenza, tutti conosciamo la bellezza di questi alberi quando sono in fiore. Per questo per noi musicalmente ispira calore e colori, che abbiamo provato ad esprimere attraverso il tema del violino e i saltelli del violoncello.

Betulla

 

Anche se la betulla è una pianta che può raggiungere grandi dimensioni e adattarsi a diversi ambienti, il suo legno è tenero, chiaro e delicato ma si presta a svariati utilizzi. Ecco che allora abbiamo pensato a una musica delicata, traportata in diverse tonalità, in cui gli strumenti si supportano a vicenda fra un passaggio e l’altro, per esprimere appunto la versatilità.

Ginepro

La pianta di ginepro è molto resistente, ha bisogno di poca acqua e sviluppa la propria forma seguendo la direzione del vento. Può vivere molto a lungo e il suo legno è resinoso e profumatissimo. Spesso lo si trova sulle spiagge o sui pendii che si affacciano sul mare, con il tronco proteso in orizzontale. Queste caratteristiche di durabilità e adattamento hanno ispirato in noi un moto musicale perpetuo, scandito dall’arpa che piano piano accoglie tutti gli altri strumenti.

Larice

 

Il larice è un albero dalla struttura imponente e può vivere addirittura migliaia di anni. Si tratta di una conifera con una particolarità, non è un sempre verde. Il suo legno è estremamente robusto e resistente ma gli eventi atmosferici, come il ghiaccio e la neve, agiscono su di esso col passare degli anni, questo legno si modifica e si deforma in forme sempre uniche. Non è raro trovare gli esemplari più vecchi che resistono solitari nelle montagne. Così la musica che associamo al larice ha un andamento dilatato, che attende; il silenzio non è mai interrotto ma accompagnato da cigolii, scricchiolii e respiri. Il tocco di arpa e piano rimandano alla caduta delle foglie, mentre le note legate degli archi ricordano il lento oscillare dei lunghi rami.

Noce

Il noce è un albero maestoso, storicamente ritenuto sacro e da rispettare. Pare che qualsiasi altra pianta faccia fatica a crescergli vicino per via di una sostanza tossica che emette dalle radici. Il legno del noce è fra i più pregiati e utilizzati in arredamento e anche per la costruzione di strumenti musicali. Alcuni antichi popoli, per dell’aspetto simile al cervello umano dei frutti, consideravano le noci come un vero e proprio tocca sana per la mente! Per noi musicalmente rappresenta la sintesi dell’intero album, con momenti energici, melodici, armonie più elaborate ma anche staccati ‘duri’, per ricordare la forza di questa pianta.

Cedro

L’albero di cedro ha caratterizzato fortemente la storia di antiche importanti civiltà. Fenici, Greci, Egizi e anche Romani utilizzavano il suo legno per la costruzione di navi, abitazioni, monumenti. La pianta è maestosa e il legno resistente e profumatissimo. Per quanto riguarda invece la musica questo legno ispira rimandi al passato attraverso lunghi tappeti d’archi, melodie nostalgiche e temi esotici

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L'articolo "Resina", l'erbario in musica degli Emanuele Via & Charlie Tè di Mattia Nesto è apparso su Rockit.it il 2020-05-22 11:25:00

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