Riotmaker Night - Pordenone

(I Carnifull Trio - Foto da internet)

La Riotmakers records è un'etichetta più che bizzarra e le sue "Nights" sono più che colorate: luci al neon, balene, spillette e palloncini. Venerdì sera, al Deposito Giordani di Pordenone, erano schierati i tre nomi di punta: Carnifull Trio, Amari e Fare Soldi. Tra immagini reali e quelle sognate, Federico Linossi racconta.



Ho, conficcate da qualche parte nella testa, le immagini di una stravagante serata di musica … però sono immagini sfocate e sospese tra il ricordo di una esperienza vissuta realmente e lo scampolo di un sogno.

Tant’è. Lo scenario è un locale variopinto e chiassoso, il tema portante: celebrare le gesta di una bizzarra etichetta discografica. Ed allora: luci al neon, spillette, palloncini, magliette sgargianti, balene multicolor, cocktail, ondeggiamenti …ad introdurre due esibizioni live ed un Dj set. Le danze si aprono con i Carnifull Trio, band che riempie il palco di camice hawaiane e collanine di fiori ed investe la sala con un intrigante frullato sonoro, ottenuto miscelando groove, funky, pop e rock. Brani dai titoli singolari, “Kissinger”, “Song for Guido”, “43140”…perlopiù strumentali, ma sapientemente infarciti da (pochi) testi “assilanti” (cose del tipo “Se ‘sta sera incontrerai, il vero amore” ripetuto ossessivamente): il tutto a prorompere intriganti scenari discomusic. A seguire, gli Amari e le loro canzoni di pop sbagliato: testi briosi (“Scusa se anche questa notte voglio stare a casa, è una scusa un’altra volta. Scusa se anche questa notte voglio stare a casa, devo salvare il mondo”) e ritmi cadenzati per un’ora di turbinio sonoro che scorre sulla scia di brani come “Bolognina revolution”, “Conoscere gente sul treno”, “La prima volta”, “Campo minato” e del loro affascinante intreccio tra hip-hop, elettronica e samples. Con la serata che viene, poi, infiocchettata da un Dj set finale che vede i Fare Soldi manipolare dischi, delirando canzoni ed inscenando autentiche allucinazioni sonore che rimbombano tra le mura del locale fino a notte fonda.

Ecco: qui termina il mio ricordo! Che a pensarci bene non può che essere irreale: gruppi così poliedrici, folli e bizzarri in Italia non esistono; e men che meno locali che eventualmente decidano di ospitarli. Suvvia, di questo passo mi manca soltanto di sognare che ci siano anche dei dischi con questa musica e che magari si metta a distribuirli qualche multinazionale.



---
L'articolo Riotmaker Night - Pordenone di Federico Linossi è apparso su Rockit.it il 2006-12-08 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia